Come preservare i tatuaggi a lungo: i consigli dei dermatologi

28 marzo 2019
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Come preservare i tatuaggi a lungo: i consigli dei dermatologi



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Se anche voi amate il corpo disegnato vi sarete chiesti: come è possibile preservare i tatuaggi dall'usura del tempo e dagli attacchi della luce? Si tratta di un problema che riguarda 60 milioni di europei e oltre 7 milioni di italiani.

I consigli dei dermatologi


NO creme alla vaselina, quelle a base di acqua perché i derivati del petrolio scoloriscono gli inchiostri del disegno.
Il sole sbiadisce i colori ed è bene usare dei filtri anti UV con un fattore di protezione solare (Spf) di 30 o più. Le indicazioni prevedono di applicare sul disegno la protezione solare 15 minuti prima di esporsi al sole e riapplicarla almeno ogni due ore.
Le lampade abbronzanti  (da utilizzare il meno possibile) schiariscono gli inchiostri. In alcune persone, la luce ultravioletta (UV) può anche reagire con l'inchiostro e provocare una reazione cutanea dolorosa.



Queste le principali indicazioni per tutti i tatuati stilate dai dermatologi dell' American Academy of Dermatology  per la manutenzione dei tattoo, specie nella stagione estiva.
Inoltre, gli specialisti avvertono che quando si decide di fare un nuovo tatuaggio - rivolgendosi a tatuatori professionisti e in possesso dell'idoneità - meglio farlo sulla pelle libera da nei perché il disegno può rendere più difficile diagnosticare i primi segni di cancro della pelle.

I tatuaggi in numero


In Italia sono circa 7,7 milioni i tatuati, il 13 per cento circa della popolazione dai 12 anni in su. Una ricerca su 8000 soggetti condotta dall'Istituto superiore di sanità nel 2017 ha mostrato poi che in Italia i tatuaggi sembrano essere più diffusi tra le donne (13,8 per cento delle intervistate)  che amano scritte legate a poesie, canzoni e citazioni, rispetto agli uomini (11,7 per cento) che chiedono disegni che rimandano alla forza e alla potenza e che gli uomini preferiscono tatuarsi braccia, spalle e gambe mentre le donne soprattutto schiena, piedi e caviglie ma anche decolleté e sotto il seno.
I dati di un'indagine europea del febbraio 2018 affermano che nel Vecchio Continente i tatuati sono circa 60 milioni con percentuali che variano da Paese a Paese. In Lussemburgo, per esempio, la percentuale sfiora il 60 per cento e in Ungheria, il 50 per cento. Ci sono meno tatuati in Germania e Polonia con valori intorno al 9 per cento. A richiedere un tatuaggio sul corpo sono le persone fra i 18 e i 44 anni anche se il primo tattoo viene fatto, solitamente, verso i 25 anni e il picco di richieste avviene in persone con una fascia d'età compresa fra i 35 e i 44 anni.



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