Lavoro e depressione: il potere logora le donne

28 novembre 2014
Aggiornamenti e focus, Speciale Depressione

Lavoro e depressione: il potere logora le donne



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Le donne che ricoprono un ruolo di grande autorità sul lavoro - con la possibilità, per esempio, di assumere, licenziare e determinare gli stipendi - sono più a rischio di depressione rispetto a quelle che invece non hanno tale potere. «Il contrario si verifica negli uomini: chi ha un ruolo di potere sul lavoro ha meno sintomi depressivi di chi non lo ha» spiega Tetyana Pudrovska, dell'università del Texas e autrice di un articolo recentemente pubblicato sulla rivista Journal of Health and Social Behavior.

La ricerca ha coinvolto 1.500 donne e 1.300 uomini di mezza età diplomatisi in scuole superiori del Wisconsin, negli Stati Uniti, mostrando che una donna con potere è più a rischio di depressione. Eppure, come ricordano gli autori, in teoria le donne che ricoprono questi importanti ruoli professionali hanno tutte le caratteristiche per mettersi al riparo dalla depressione: rispetto alle donne con ruoli inferiori sono più istruite, hanno un reddito più elevato, hanno maggiori soddisfazioni dal lavoro e maggiore autonomia.

«È spesso una questione di pregiudizio» spiega l'autrice, «numerose ricerche suggeriscono che le donne in posizioni di alto potere professionale devono affrontare forti tensioni interpersonali, e sono spesso vittime di pregiudizi e isolamento sociale e di stereotipi negativi».
E come se non bastasse devono anche fare i conti con molte resistenze da parte di subordinati, colleghi e superiori. Se il capo è un uomo tutto ciò non si verifica e di conseguenza lo stress e il rischio di depressione si riducono.

«Un leader donna, secondo il parere di molti, non ha la stessa decisione e sicurezza di un uomo, e quando invece dimostra di avere tali caratteristiche, viene spesso giudicata come poco femminile» aggiunge Pudrovska. Nell'uomo vale l'esatto contrario: l'autorità maschile sul luogo di lavoro è accettata e risponde perfettamente a ciò che ci si aspetta e di conseguenza maggiore è il potere professionale, minori saranno le tensioni interpersonali.

«Questo studio sottolinea l'importanza di tener conto delle discriminazioni di genere e dell'ostilità nei confronti di un leader donna» conclude l'autrice, precisando che i risultati ottenuti mettono solo in luce un'associazione tra ruolo professionale elevato e depressione, ma non dimostrano che la posizione lavorativa è la causa del disturbo.



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