Germi: nei bagni pubblici come a casa

18 maggio 2020
Aggiornamenti e focus

Germi: nei bagni pubblici come a casa



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Il bagno pubblico non è quel ricettacolo di germi cattivi e dannosi per la salute che molti immaginano e cercano di evitare se possibile. «Di certo batteri e virus sono presenti, ma a un'analisi accurata si nota che le popolazioni di germi sono molto simili a quelle presenti normalmente anche negli ambienti domestici» afferma Sean Gibbons, dell'Università di Chicago e principale autore di un articolo da poco pubblicato sulla rivista Applied and Environmental Microbiology.

Il lavoro di Gibbons e colleghi parte dal presupposto che oggi le persone che vivono nelle società industrializzate trascorrono il 90 per cento circa del loro tempo in ambienti chiusi e per questo motivo è molto importante conoscere quali germi - magari potenzialmente pericolosi - popolano tali ambienti. Ecco allora l'idea di studiare le popolazioni di batteri e virus presenti nei bagni pubblici, dei quali spesso ci si deve servire nel corso della giornata.

Dopo aver accuratamente disinfettato pavimenti, tazza del Wc e distributori di sapone di 4 bagni pubblici - 2 maschili e 2 femminili - i ricercatori li hanno riaperti al pubblico e hanno raccolto informazioni sul numero e sul tipo di germi presenti e sui cambiamenti nella presenza di questi microrganismi nel corso del tempo. «Abbiamo raccolto campioni prima ogni ora e poi ogni giorno per un periodo totale di 8 settimane» spiega l'autore.

Ed ecco i risultati: i batteri più comuni sono quelli che in genere vivono sulla pelle e con i quali veniamo continuamente in contatto anche fuori dai bagni pubblici, mentre i batteri fecali che si trovano nell'intestino sono molto meno presenti e rappresentano in media il 15 per cento del totale.

«In effetti le superfici dei bagni pubblici non sono ambienti adatti per la crescita di batteri abituati a vivere nell'intestino umano e di conseguenza questi germi muoiono dopo poco tempo dal contatto con tali superfici, mentre per i batteri della pelle è più facile sopravvivere» chiarisce Gibbons, che poi sottolinea come la maggior parte della popolazione batterica trovata nei bagni pubblici che è stato possibile far crescere in laboratorio sia rappresentata dal genere Stafilococco e che la composizione delle popolazioni di germi resta stabile nel tempo.

E i virus? Ci sono anche quelli, ma in proporzioni molto inferiori rispetto all'atteso e rispetto alla comunità dei batteri. Anche se i risultati di questo studio tranquillizzano almeno in parte chi ha la fobia dei germi, resta valida la raccomandazione di lavarsi bene le mani dopo aver usato un bagno pubblico.
«Se si vuole evitare di essere colonizzati dai germi altrui è importante lavarsi le mani, un gesto semplice ma che rappresenta il modo migliore per proteggersi da molte malattie» spiega Michael Schmidt, professore di microbiologia e immunologia alla Medical University of South Carolina di Charleston (Stati Uniti).



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