Consumo eccessivo di sale: ecco tutti i rischi

20 marzo 2015
Aggiornamenti e focus

Consumo eccessivo di sale: ecco tutti i rischi



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Non è solo questione di pressione alta. Consumare troppo sale nel corso della giornata causa problemi all'organismo che si possono presentare anche nelle persone che non hanno problemi con la "minima" e la "massima".
Lo conferma dalle pagine della rivista Journal of the american college of cardiology un gruppo di ricercatori statunitensi che ha fatto il punto della situazione sull'argomento. «La maggior parte delle persone nei paesi occidentali consuma livelli di sale di gran lunga superiori a quelli raccomandati e necessari per il buon funzionamento dell'organismo» dicono gli autori che hanno passato in rassegna i dati oggi disponibili arrivando a dire che l'eccesso di sale danneggia vasi, cuore, reni e cervello anche nei cosiddetti "sale-resistenti", cioè in quelle persone che non hanno aumenti della pressione pur consumando molto sale.

Ecco cosa può succedere all'organismo a causa di una dieta eccessivamente salata. Troppo sale danneggia per esempio l'endotelio, lo strato di cellule che riveste la parete dei vasi sanguigni e che è coinvolto in una serie di processi diversi come la coagulazione del sangue e la funzione immunitaria, e inoltre può far perdere elasticità alle arterie.
«Una dieta troppo salata fa male anche al cuore poiché favorisce l'ipertrofia ventricolare, un ingrossamento del muscolo cardiaco che non riesce più a pompare il sangue al meglio» dice David Edwards, dell'Università del Delaware (Usa), coautore dell'articolo. Ci sono poi i danni ai reni e al sistema nervoso simpatico che portano conseguenze pericolose per la salute.

«Gli studi clinici dimostrano che, indipendentemente dall'aumento della pressione sanguigna, l'eccesso di sale è molto pericoloso per l'organismo ed è quindi necessario limitare questa cattiva abitudine con sforzi congiunti sia da parte dei singoli, sia da parte delle autorità e delle associazioni scientifiche» dicono Edwards e colleghi che svelano anche qualche "trucco" per ridurre il livello di sale nella propria alimentazione.
«Gran parte del sale che assumiamo con la dieta è contenuta nei cibi pronti o in alimenti molto comuni come il pane, mentre il sale che aggiungiamo a tavola o quando cuciniamo è solo una piccola percentuale del totale» dicono gli autori. Meglio quindi leggere bene le etichette e limitare al massimo i cibi pronti e preparare i pasti partendo da ingredienti freschi da insaporire magari con spezie e aromi.



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