Caffè: una pausa di benessere?

05 novembre 2023
Aggiornamenti e focus

Caffè: una pausa di benessere?



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La tazzina di caffè è una abitudine molto seguita e amata in Italia. Ma l'abitudine fa bene? Ci sono controindicazioni, e quali? La quantità è importante. Bere un paio di tazzine al giorno, se si è in buona salute, può in generale avere diversi effetti positivi. Anche concedendosi 1 o 2 tazze in più, non bisogna superare i 400 mg complessivi di caffeina, limite ritenuto sicuro per gli adulti sani. Naturalmente è meglio che le donne in gravidanza e allattamento evitino o limitino molto il consumo di caffè.

Caffè e caffeina


Il caffè contiene, a seconda della miscela (arabica o robusta), 1-2 g di caffeina ogni 100 g di polvere di caffè. Una tazzina preparata con circa 6 g di polvere contiene, a seconda del metodo di preparazione (espresso o moka) e a seconda del tipo di miscela, da 50 a 120 mg di caffeina.

Attenzione: la caffeina non è contenuta solo nelle tazzine di caffè, ma è presente anche nel tè e in alcune bevande che hanno proprietà eccitanti. Quindi è importante "fare la somma" di tutto quello che si assume per evitare effetti negativi dovuti a "indigestioni" di caffeina.



Caffè: quali sono gli effetti benefici?


Il caffè è in grado di stimolare il sistema nervoso centrale, riducendo la sensazione di sonno e aumentando il senso di benessere. I suoi effetti tonici e stimolanti si percepiscono anche sul cuore e a livello delle funzioni psichiche, con il miglioramento delle capacità mnemoniche e l'aumento della facilità di ragionamento. L'effetto stimolante del caffè si percepisce anche sull'attività digestiva, in quanto stimola la secrezione gastrica e biliare. Questa bevanda ha importanti proprietà antiossidanti e, secondo diversi studi, proprietà antinfiammatorie. Può aiutare come analgesico contro il mal di testa.



Caffè: attenzione a non esagerare

Meglio non esagerare però. La tollerabilità di questa bevanda varia da persona a persona: quando si supera la soglia iniziano gli affetti negativi. Palpitazioni e disturbi del ritmo cardiaco, a tremori, insonnia, acidità di stomaco e ipereccitabilità. Troppo caffè può anche comportare stati depressivi e ipertensione. Può dare o peggiorare gastrite e reflusso gastrico. In alcuni casi ci vuole cautela. Il caffè può interferire con le molecole di alcuni farmaci (broncodilatatori, antibiotici, antidepressivi, antipertensivi). Chi segue una terapia è meglio che chieda indicazioni al proprio medico e che riduca comunque il numero delle tazzine.


Alessandra Margreth





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