Caffè: una pausa di benessere?
Caffè e caffeina
Il caffè contiene, a seconda della miscela (arabica o robusta), 1-2 g di caffeina ogni 100 g di polvere di caffè. Una tazzina preparata con circa 6 g di polvere contiene, a seconda del metodo di preparazione (espresso o moka) e a seconda del tipo di miscela, da 50 a 120 mg di caffeina.
Attenzione: la caffeina non è contenuta solo nelle tazzine di caffè, ma è presente anche nel tè e in alcune bevande che hanno proprietà eccitanti. Quindi è importante "fare la somma" di tutto quello che si assume per evitare effetti negativi dovuti a "indigestioni" di caffeina.
Caffè: quali sono gli effetti benefici?
Il caffè è in grado di stimolare il sistema nervoso centrale, riducendo la sensazione di sonno e aumentando il senso di benessere. I suoi effetti tonici e stimolanti si percepiscono anche sul cuore e a livello delle funzioni psichiche, con il miglioramento delle capacità mnemoniche e l'aumento della facilità di ragionamento. L'effetto stimolante del caffè si percepisce anche sull'attività digestiva, in quanto stimola la secrezione gastrica e biliare. Questa bevanda ha importanti proprietà antiossidanti e, secondo diversi studi, proprietà antinfiammatorie. Può aiutare come analgesico contro il mal di testa.
Caffè: attenzione a non esagerare
Meglio non esagerare però. La tollerabilità di questa bevanda varia da persona a persona: quando si supera la soglia iniziano gli affetti negativi. Palpitazioni e disturbi del ritmo cardiaco, a tremori, insonnia, acidità di stomaco e ipereccitabilità. Troppo caffè può anche comportare stati depressivi e ipertensione. Può dare o peggiorare gastrite e reflusso gastrico. In alcuni casi ci vuole cautela. Il caffè può interferire con le molecole di alcuni farmaci (broncodilatatori, antibiotici, antidepressivi, antipertensivi). Chi segue una terapia è meglio che chieda indicazioni al proprio medico e che riduca comunque il numero delle tazzine.
Alessandra Margreth