Girovita e indice di massa corporea: quando diventano pericolosi per il cuore

03 ottobre 2016
Aggiornamenti e focus

Girovita e indice di massa corporea: quando diventano pericolosi per il cuore



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Che l'eccesso di tessuto adiposo fosse un rischio per la salute non è una novità. Da uno studio da poco pubblicato sulla rivista Journal of the american college of cardiology emergono però altri dettagli sulla relazione tra grasso e salute, soprattutto cardiovascolare: il rischio per cuore e vasi aumenta se aumenta la quantità di tessuto adiposo che si accumula in profondità nell'addome e che presenta caratteristiche specifiche di densità.

«Esistono diverse tipologie di grasso che si accumulano a livello del girovita, uno immediatamente sotto la cute e uno più profondo» esordisce Caroline Fox, del National Heart, Lung, and Blood Institute di Framingham e coordinatrice della ricerca, che assieme ai colleghi ha condotto uno studio per comprendere quanto i cambiamenti nel tessuto adiposo addominale fossero associati a cambiamenti nei fattori di rischio cardiovascolari.

Per raggiungere il loro obiettivo, i ricercatori statunitensi hanno coinvolto nella loro ricerca 1.106 persone che avevano preso parte al Framingham heart study, un grande studio ormai arrivato alla terza generazione di partecipanti, dal quale sono già emerse e continuano a emergere informazioni preziose sulla salute di cuore e vasi e sui fattori di rischio cardiovascolari. Nello studio recente, Fox e colleghi hanno seguito per circa 6 anni i partecipanti, che avevano un'età media di 45 anni all'inizio della ricerca, valutando i risultati della tomografia computerizzata con la quale è stato possibile analizzare in dettaglio i cambiamenti nella qualità e nella quantità di tessuto adiposo. «In media abbiamo assistito a un aumento della quantità di grasso addominale sia profondo sia sottocutaneo» afferma Fox che poi prosegue: «E a conti fatti abbiamo notato un'associazione più forte tra aumento dei fattori di rischio cardiovascolare e tessuto adiposo profondo e con densità minore».

Tra i fattori di rischio che aumentano all'aumentare del grasso addominale i ricercatori statunitensi hanno osservato ipertensione, aumento dei livelli di trigliceridi e sindrome metabolica, una combinazione di caratteristiche tra le quali anche il girovita e i livelli di glucosio e di colesterolo HDL, quello "buono". E proprio la misura della circonferenza vita è diventata particolarmente importante tra i fattori di rischio cardiovascolari e metabolici: tradizionalmente per le donne si raccomanda di mantenerla al di sotto degli 88 cm e per gli uomini al di sotto dei 102 cm, anche se nuove ricerche indicano soglie un po' più basse.

Altra misura importante per la salute è l'indice di massa corporea, calcolato semplicemente sulla base di peso e altezza della persona: altezza in chilogrammi divisa per l'altezza in metri al quadrato. Questo indice serve a identificare le persone come sottopeso (indice di massa corporea inferiore a 18,49), normopeso (da 18,5 a 24,9), sovrappeso (da 25 a 29,9) oppure obese (oltre 30). L'indice di massa corporea però deve essere letto con attenzione: è un indice che non tiene conto della composizione corporea, ovvero della quantità di massa grassa e muscoli presenti nell'organismo, né tiene conto di come il grasso è distribuito.

Cristina Ferrario



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