Ridurre il rischio

20 giugno 2008
Aggiornamenti e focus

Ridurre il rischio



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La principale raccomandazione suona un po' noiosa, è vero. Ma purtroppo è così: per prevenire il contagio bisogna astenersi dai rapporti non protetti con persone che siano colpite da una malattia a trasmissione sessuale. Tuttavia non sempre è possibile sapere se il partner è malato o meno, anche perché molto spesso l'infezione può essere asintomatica. La soluzione è ricorrere al rapporto protetto, il che significa usare il profilattico.
Negli ultimi tempi sui cosiddetti mezzi di barriera, nei quali rientra il profilattico, c'è stata un po' di confusione, in quanto sulla base di piccoli studi è stato prospettato un effetto preventivo del contagio batterico e virale da parte degli spermicidi, sostanze che vengono usate localmente (nella vagina o all'interno del profilattico). L'affermazione più clamorosa era la capacità di una di queste sostanze, il nonoxynol 9, di impedire anche il contagio virale, quindi anche da HIV o da Herpes Virus. Le affermazioni si basavano sulla capacità del nonoxynol 9 di inattivare i virus in vitro, cioè nella provetta. Ma come spesso accade, un conto sono i risultati in laboratorio e un altro quel che avviene nell'organismo. Di fatto, studi controllati nell'uomo hanno smentito questa capacità, costringendo anche le autorità sanitarie internazionali a fare marcia indietro.

Profilattico maschile


per ora è il mezzo più efficace per prevenire le malattie a trasmissione sessuale, comprese le epatiti B e C e l'infezione da HIV. Secondo alcuni ricercatori, il virus HIV potrebbe passare attraverso i pori della membrana del profilattico. Non esistono però dati certi riguardo a questa presunta penetrabilità del profilattico, che rimane il principale mezzo di prevenzione. Grande efficacia, dunque, ma a patto di rispettare alcune precauzioni.

Profilattico femminile


è un dispositivo da qualche anno presente sul mercato, costituito da una sorta di fodero realizzato in poliuretano che va inserito nella vagina e appoggia sul collo dell'utero. Si chiama Reality e in Italia non è in vendita, mentre è reperibile, oltre che negli Stati Uniti, in Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Olanda, Spagna, Svizzera. Ancora non sono disponibili studi clinici completi sulla sua efficacia per prevenire il contagio delle diverse malattie veneree. Poiché studi di laboratorio hanno però provato che dovrebbe impedire il passaggio dei virus, i Centers for Disease Control statunitensi ne raccomandano l'impiego ogni qual volta non sia disponibile o impiegabile un profilattico maschile. Quanto alla sua efficacia nell'impedire le gravidanze, uno studio americano ha determinato un tasso di insuccessi più alto di quello del profilattico maschile (11%).

Spermicidi vaginali

Sono disponibili in forma di gel, schiuma, candelette e spugnette imbevute da inserire nella vagina. In uno studio si è vista una riduzione del contagio di gonorrea e chlamydia rispettivamente del 24 e del 22 per cento. Altri studi hanno dato risultati leggermente migliori. Tuttavia, una riduzione del contagio del 20 per cento non è una promessa così tranquillizzante. Per quanto riguarda la prevenzione di HIV ed Herpes virus, un recentissimo studio, presentato all'International AIDS Conference svoltasi a Durban (Sudafrica) lo scorso luglio, non solo ha dimostrato l'inefficacia di un gel a base di nonoxynol 9 nel prevenire il contagio, ma ha addirittura indicato una maggiore propensione delle donne che usavano il gel a restare infettate. Inoltre, le spugnette hanno dimostrato, sempre in alcuni studi, di rendere più facili le infestazioni da Candida (un fungo microscopico). Anche per quanto riguarda la contraccezione, di norma si sconsiglia vivamente di usare gli spermicidi da soli, ma di abbinarli al preservativo o al diaframma.

Diaframmi

l'uso del diaframma abbinato allo spermicida si è dimostrato efficace contro chlamydia, gonorrea e trichomonas, ma per ora soltanto in studi limitati. In linea di massima non si deve mai dimenticare che mentre alcune infezioni (come gonorrea e chlamydia) hanno la loro porta di ingresso nella cervice, altre infezioni possono aggredire l'organismo già nella vagina, cioè prima dell'azione di barriera del diaframma (è il caso dell'HIV o dell'epatite B).

Spirale

non esiste alcuna efficacia della spirale nel prevenire le malattie a trasmissione sessuale. Anzi, l'uso della spirale è spesso complice di infezioni delle tube che conducono allo stesso risultato delle malattie a trasmissione sessuale: la sterilità.

Altri contraccettivi non di barriera

sia la pillola anticoncezionale sia la sterilizzazione chirurgica non hanno alcun effetto protettivo. Lo stesso vale per le donne che siano state sottoposte a isterectomia (asportazione dell'utero): il rischio è presente comunque. Sembra un'ovvietà, ma indagini condotte negli USA provano che a volte le donne che non possono avere figli per uno di questi motivi credono di essere al riparo anche dal contagio.

Paola Medina



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