La dieta del rientro

02 settembre 2005
Aggiornamenti e focus

La dieta del rientro



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Il tormentone è sempre il solito. Basta aprire una qualsiasi rivista o ascoltare i telegiornali in questo periodo dell'anno per sentire le più svariate proposte dietetiche per ritornare in forma. Ma esiste davvero una dieta del rientro? Non del tutto, dicono gli esperti e comunque, se dieta deve essere, meglio non improvvisare troppo. Un po' di attenzione a tavola è, comunque, necessaria per contrastare lo stress del rientro e per affrontare la nuova stagione. In più il periodo estivo porta a variazioni opportune e salutari sia per le scelte a tavola sia per l'attività fisica.

Quelli che la dieta


La prima sana abitudine da mantenere anche al rientro è il ripristino del rito della prima colazione. Un vero pasto principale durante il quale si può anche accumulare qualche caloria in più con la prospettiva dell'intera giornata per consumarle. Oltre alla colazione poi, invece di rimedi drastici, spesso più nocivi del problema da risolvere, può bastare seguire una dieta bilanciata. E la buona vecchia dieta mediterranea in questo senso può mettere d'accordo molti. Un buon piatto di pomodoro fresco, infatti, non danneggia certo la forma fisica, anzi. Per i secondi piatti, invece, in linea con le buone abitudini nostrane è bene alternare pesce e carni. Il tutto condito con olio extravergine d'oliva, poco e possibilmente a crudo. Via libera, infine, alla frutta fresca di stagione preferibilmente un po' lontana dai pasti: spezza il vuoto allo stomaco apportando anche la dose sufficiente e necessaria di acqua, vitamine, minerali nonché dei famosi antiossidanti. Quanto al dolce non è proibito del tutto, purché siano preferite le torte fatte in casa e possibilmente a colazione. E l'attività fisica?

Quelli che la palestra


Si parlava di sane abitudini e un'altra piuttosto comune da non perdere, se possibile, è quella di fare almeno una breve passeggiata al giorno. Se poi si vuole fare più sul serio vale sempre la regola di non eccedere e di mangiare adeguatamente. Già ma come? Ne parla Giuseppe Fatati, nutrizionista clinico ed esperto di queste problematiche. "Una premessa è d'obbligo" puntualizza Fatati "non è esattamente la stessa cosa se si svolge un'attività occasionale o abituale. Nel primo caso, infatti, si fa sport per un motivo salutistico contingente e spesso lo si sopravvaluta. Ma un'ora di tennis ogni tanto non può bastare a cambiare bilancio energetico e composizione corporea. L'attività continuata, invece, accompagnata a una dieta bilanciata cambia la composizione corporea e aumenta la massa magra a scapito di quella grassa". Ma quali sono gli alimenti più indicati per trarre l'energia da utilizzare più rapidamente possibile? "I carboidrati (cereali, frutta e verdura) sono la migliore fonte di energia pronta all'uso", spiega Fatati. E, al contrario di quello che si può pensare, solo una piccola parte di questi carboidrati viene convertita in grasso. "Ma l'aspetto più importante e sottovalutato" spiega il nutrizionista" è quello dell'idratazione. Basti pensare che spesso i crampi durante l'attività sportiva sono dovuti proprio a disidratazione. La soluzione è semplice e a portata di mano, basta bere molti liquidi prima, durante e dopo l'esercizio fisico per sostituire i fluidi persi sudando". E l'agognato peso forma? Raggiungerlo, si sa, è un obiettivo primario per chiunque svolga un'attività fisica. In questo modo migliora la prestazione atletica e diminuisce il rischio di infortuni e incidenti. "L'importante" dice il nutrizionista "è che il peso non venga perso o guadagnato troppo rapidamente. Attenzione, infatti, se si guadagna peso troppo in fretta si rischia di aumentare il grasso corporeo, mentre perdere peso troppo rapidamente porta a perdere massa muscolare e liquidi, compromettendo così il rendimento fisico. Per di più dopo un rapido dimagrimento si tende a recuperare peso più in fretta". Meglio perciò che qualsiasi cambiamento del peso avvenga gradualmente.

Marco Malagutti



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