La forza e il sorriso

06 dicembre 2007
Aggiornamenti e focus

La forza e il sorriso



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Sul potere taumaturgico del buonumore si è detto molto, ma ci sono situazioni in cui anche sorridere può essere molto difficile. Lo sanno bene gli oncologi che vedono i loro pazienti affrontare lunghi percorsi di cura. Difficile trovare la forza di reagire, per esempio, durante i cicli di chemioterapia che seguono l'asportazione di un tumore al seno. Partendo dalla volontà di aiutare queste donne è nata un'iniziativa rivolta a tutte le donne sottoposte a trattamenti oncologici. L'organizzazione del programma è iniziata un anno fa, grazie al patrocinio e al coordinamento di UNIPRO, l'Associazione italiana delle Imprese Cosmetiche, e alla collaborazione dell'Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano, che ha fornito i primi spazi e il supporto di una psicooncologa e di un dermatologo. All'interno dell'ospedale sono state organizzate le prime sedute di make up per insegnare alle donne come prendersi cura della pelle e del viso, affrontando con prodotti adatti le modificazioni di cute, unghie e capelli indotte dai trattamenti. Poco alla volta e con il supporto operativo di ATTIVE come prima Onlus (40 incontri per un totale di 200 pazienti il primo anno) l'esperimento si è rivelato un vero successo perché, oltre ad apprendere qualche utile trucco del mestiere, le donne si sono finalmente dimenticate del cancro, concedendosi di riacquistare un po' dell'autostima persa. Un obiettivo reso possibile dagli sponsor: le molte aziende cosmetiche che hanno aderito al programma, fornendo un beauty con 25 prodotti adatti alle esigenze di queste donne. I prodotti sono illustrati e utilizzati durante la lezione e poi restano in omaggio alle pazienti, così da garantire almeno 3 mesi di cure di bellezza.

La psiche aiuta a guarire


Adesso che il metodo è collaudato, il progetto è pronto per essere esportato in tutta la penisola. Per ora è quasi certo che il prossimo ad attivare il servizio sarà l'Ospedale Maggiore di Crema, ha detto Fabio Franchina predsidente di UNIPRO, e si parla anche di Roma, ma i risultati stanno davvero conquistando anche i medici più scettici. Umberto Veronesi, direttore dello IEO, e grande conoscitore del trauma che il cancro rappresenta soprattutto in una donna, ha da subito accolto con favore il progetto "La forza e il sorriso". Secondo il professore, dopo la dimissione dall'ospedale, è fondamentale il reinserimento nella vita sociale, ma perché ciò avvenga è anche importante "dimenticare la malattia" e non trattarsi nè essere trattate con troppa commiserazione. "Un atteggiamento psicologico positivo è importante per aderire meglio alla cura e per vivere meglio il periodo della malattia; tale atteggiamento si può coltivare anche migliorando il proprio aspetto, che non è quindi solo un piacere ma anche un valore terapeutico."

Elisabetta Lucchesini



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