Liberando il naso, il bronco risponde

05 luglio 2006
Aggiornamenti e focus

Liberando il naso, il bronco risponde



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Il controllo dell'asma non è cosa semplicissima, anche se fattibile con successo grazie alle terapie specifiche oggi disponibili, e anche modificando alcune condizioni che peggiorano la sintomatologia e il controllo, per esempio il fumo di sigaretta, gli ambienti polverosi o comunque il contatto con allergeni cui si sia sensibili, l'obesità e la sinusite cronica. Da non confondersi con il raffreddore, la rinosinusite è una condizione infiammatoria, spesso scatenata da infezioni batteriche, che porta a un'ostruzione delle cavità paranasali, chiamate seni. E' evidente, che con una sinusite in atto, è arduo respirare bene, cosa che può peggiorare ulteriormente la situazione di chi soffre di asma. La considerazione sembra lapalissiana, ma in realtà non era chiarissimo se, trattando la rinosinusite, si otteneva un miglioramento anche della sintomatologia asmatica. Non semplicemente una percezione di respiro più libero, ma un miglioramento dei parametri della gravità dell'asma. In precedenza, diversi studi avevano mostrato miglioramenti in questa direzione; per esempio, uno studio italiano condotto su bambini affetti da asma scarsamente controllato dagli steroidi inalatori. e rinosinusite cronica. In quel caso i bambini erano stati trattati con antibiotico e steroidi, sia sotto forma di spray nasale sia per via orale e in 15 di essi si era riscontrato un miglioramento dei sintomi e anche della funzionalità respiratoria, ma anche del numero di cellule infiammatorie presenti. Il controllo, però, era stato fatto solo fino a un mese dopo la fine della cura per la sinusite.

Funziona anche a termine


Si è invece svolta più a lungo termine, un anno di follow-up, un'indagine condotta per valutare se in caso di rinosinusite era superiore l'efficacia del trattamento medico o quella del trattamento chirurgico. Nel campione rientravano anche 43 persone affette da asma, e su queste si è concentrata l'attenzione dei ricercatori. Lo studio prevedeva che tutto il campione fosse curato o con antibiotici per tre, irrigazioni nasali e steroidi applicati localmente, oppure con la chirurgia endoscopica, steroidi applicati localmente e un breve ciclo di antibiotici; nel caso dei pazienti asmatici, però, sono stati controllati anche i parametri che indicano il controllo della malattia e i sintomi. In questo sottogruppo si è riscontrato che diminuiva la quantità di ossido nitrico esalata col respiro, fattore che indica il livello di infiammazione delle vie respiratorie, e un aumentato picco di flusso espiratorio in un secondo, che è il principale indice di funzionalità respiratoria, come si sa compromessa dall'asma. In più, tutti hanno dimostrato una riduzione dei sintomi soggettivi, che correlava al miglioramento dei parametri di laboratorio. Il miglioramento del quadro asmatico si produceva sia nei pazienti trattati chirurgicamente sia in quelli sottoposti a sola terapia medica, però con una significativa eccezione. In caso di polipi nasali, il miglioramento era più sensibile con il trattamento esclusivamente medico.

Maurizio Imperiali



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