Epistassi

19 marzo 2024

Epistassi: cause, sintomi e cure



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Indice


Definizione


Epistassi: definizione e generalità


Emorragia nasale, ovvero fuoriuscita di sangue dal naso, causata da microlesioni che si rompono e sanguinano a seguito di piccoli traumi, come soffiare o strofinare il naso. L'epistassi è più frequente nei bambini prima dei dieci anni.

L'epistassi può essere sommariamente distinta in anteriore o posteriore. L'epistassi anteriore è la più frequente, corrispondente a circa il 90% dei casi, ed è generalmente la più facile da gestire e trattare. L'epistassi posteriore rappresenta circa il 10% dei casi ed è più complicata da valutare e trattare, determinando un sanguinamento maggiore.

L'epistassi coinvolge ogni età, ma è più frequente nei bambini con meno di 10 anni, oppure negli adulti di età superiore ai 50 anni. Circa il 60% della popolazione ha riportato almeno una volta un'epistassi durante la propria vita.

Cause


Epistassi: cause principali


L'epistassi si verifica soprattutto durante l'inverno, quando la circolazione di virus è più comune e l'aria secca asciuga le membrane mucose delle narici, irritandole. Le cause più comuni di epistassi sono la rinite allergica, la presenza di corpi estranei all'interno del naso, le irritazioni, i traumi, il soffiare il naso con troppa forza, le infezioni delle vie aeree superiori, l'utilizzo di alcuni farmaci (aspirina, anticoagulanti), la chirurgia nasale o maxillo-facciale.

Fattori di rischio e cause più frequenti:
  • Condizioni generali quali: riniti, sinusiti, traumatismi, uso di ossigeno
  • Deviazione del setto nasale
  • Uso di farmaci: acido acetilsalicilico, clopidogrel, warfarin, steroidi nasali o decongestionati nasali
  • Patologie sistemiche che possono portare coagulopatie quali, ad esempio, epatopatie, trombocitopenia.

Approfondimenti

Sintomi

Epistassi: sintomi più comuni


Un'epistassi può provocare un flusso abbondante di sangue dal naso oppure un piccolo rivolo intermittente. Raramente è dolorosa, ma un dolore intenso può essere presente in caso di infezione locale. Quasi tutti gli episodi di epistassi avvengono a carico della parte anteriore del setto nasale, in un'area chiamata, area di Kiesselbach.

In caso di sospetto di epistassi posteriore, sanguinamento severo, uso di terapia anticoagulante e/o ipotensione, è necessario un approfondimento clinico/strumentale in un setting ospedaliero.

Inizialmente occorre valutare se il paziente con epistassi presenta ipotensione e/o sanguinamento importante.

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Diagnosi

Epistassi: come efftuare la diagnosi


La diagnosi viene formulata dal medico sulla base dei sintomi e dell'anamnesi. Egli potrà chiedere informazioni sulla quantità di sangue che solitamente fuoriesce o se l'emorragia si ferma appena si stringono le narici o si pone del ghiaccio sul setto nasale. Altri test che possono essere d'aiuto nella diagnosi sono l'emocromo, una radiografia del cranio alla ricerca di eventuali traumi, i test di coagulazione (tempo di protrombina, il tempo di tromboplastina parziale).

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Cure

Epistassi: cure e rimedi


Per arrestare un'epistassi è utile tamponare il naso con un po' di garza e specialmente stringere il naso (pinzamento). In caso di epistassi molto forte e inarrestabile, si deve ricorrere al medico. La terapia può consistere nell'uso di sostanze ad azione vasocostrittiva, o nell'applicazione di uno stick di argento nitrato direttamente sui capillari nasali per coagulare il sangue, nel tamponamento delle narici. Se si verificano epistassi forti e ricorrenti può essere consigliata la cauterizzazione, dei capillari della mucosa nasale. Lo specialista di riferimento è l'otorinolaringoiatra.

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Cure complementari

Un'irrigazione nasale con aloe vera può giovare alle mucose nasali. Disponibili anche rimedi omeopatici.

Alimentazione

Può essere utile consumare molte verdure a foglia verde, sia crude sia cotte, perché sono alimenti ricchi di vitamina K, necessaria per la coagulazione del sangue. Utili anche gli integratori di vitamina C, per aumentare la resistenza delle pareti dei vasi sanguigni.

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Riferimenti bibliografici:



Patologie e sintomi:

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