14 aprile 2021
Farmaci - Betametasone L.F.M.
Betametasone L.F.M. ev o im 3 fiale 1 ml 4 mg
Betametasone L.F.M. ev o im 3 fiale 1 ml 4 mg è un medicinale soggetto a prescrizione medica (
classe A), a base di
betametasone sodio fosfato, appartenente al gruppo terapeutico
Corticosteroidi. E' commercializzato in Italia da
Laboratorio Farmacologico Milanese S.r.l.INDICE SCHEDAINFORMAZIONI GENERALITITOLARE AIC:
Laboratorio Farmacologico Milanese S.r.l.MARCHIO
Betametasone L.F.M.CONFEZIONE
ev o im 3 fiale 1 ml 4 mg
FORMA FARMACEUTICAsoluzione (uso interno)
PRINCIPIO ATTIVObetametasone sodio fosfatoGRUPPO TERAPEUTICOCorticosteroidiCLASSEA
RICETTAmedicinale soggetto a prescrizione medica
PREZZO2,30 €
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIOConfezioni e formulazioni di Betametasone L.F.M. disponibili in commercio:
- betametasone l.f.m. ev o im 3 fiale 1 ml 4 mg (scheda corrente)
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)SCARICA IL PDF DEL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (AIFA)
Foglietto illustrativo Betametasone L.F.M. »N.B.
Alcuni PDF potrebbero non essere disponibiliINDICAZIONI TERAPEUTICHEA cosa serve Betametasone L.F.M.? Perchè si usa?
Stati
minacciosi: shock (shock chirurgico e traumatico degli ustionati); gravi reazioni anafilattiche ed allergiche (edema laringeo, allergie a medicamenti, allergie post-trasfu
sionali); stato di male asmatico; edema cerebrale; infarto del miocardio; emopatie in fase di rapida acutizzazione; crisi di insufficienza surrenalica acuta in pazienti con sind
rome di Waterhouse-Friderichsen, morbo di Addison, morbo di Simmonds, surrenectomizzati e surreno-soppressi da prolungata terapia corticosteroidea; lesioni dei tessu
ti molli quali gomito del tennista e periartrite dell'articolazione della spalla (iniezione locale).Il
betametasone non sostituisce le altre forme di terapia dello shock e dello stato di male asmatico, ma può notevolmente incrementarne l'efficacia.Sostitu
zione della terapia orale: tutte le indicazioni di un trattamento corticosteroideo nei
casi in cui per condizioni particolari del paziente - vomito, diarrea persistente, chirurgia maxillo-facciale - non sia possibile ricorrere alla via orale.CONTROINDICAZIONIQuando non dev'essere usato Betametasone L.F.M.?
Ip
ersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.In
fezioni sistemiche, qualora non venga attuata specifica terapia antiinfettiva. Immunizzazione con virus attenuati; altri procedimenti immunizzanti non vanno intrap
resi in pazienti che ricevono glicocorticoidi, specialmente ad alte dosi, a causa di possibili rischi di complicazioni neurologiche e di insufficiente risposta anticorpale.Il
prodotto non va iniettato direttamente nei tendini.AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USOCosa serve sapere prima di prendere Betametasone L.F.M.?
Nei
pazienti in terapia con glicocorticoidi sottoposti a particolari stress è indispensabile un adattamento della dose in rapporto all'entità della condizione stressante.I
glicocorticoidi possono mascherare alcuni segni di infezione e durante il loro impiego si possono verificare infezioni intercorrenti a causa delle difese immunitarie ridotte. In questi casi va sempre valutata l'opportunità di istituire un'adeguata terapia antibiotica. L'uso nella tubercolosi attiva va limitato ai casi di malattia fulminante o disseminata, nei quali il glicocorticoide va usato con appropriata terapia antitubercolare. Se i glicocorticoidi vengono somministrati nei pazienti con tubercolosi latente o con risposta positiva alla tubercolina, è necessaria una stretta sorveglianza in quanto si può verificare una riattivazione della malattia. Nella terapia prolungata questi soggetti devono ricevere una chemioprofilassi.Uno
stato di insufficienza surrenale secondaria, indotta dal glicocorticoide, può essere minimizzata con una riduzione graduale del dosaggio. Questo tipo di relativa insufficienza può persistere fino ad un anno dopo la sospensione della terapia. Quindi, in qualsiasi situazione di stress che si manifestasse in questo periodo, la terapia ormonale dovrebbe essere ripresa.Poiché
la secrezione mineralcorticoide può essere compromessa, bisognerebbe somm
inistrare in concomitanza cloruro sodico e/o mineralcorticoide.A
causa della possibilità di una ritenzione di liquidi, bisogna porre attenzione nella somm
inistrazione di corticosteroidi a pazienti con insufficienza cardiaca congestizia.In
corso di terapia prolungata e con dosi elevate, se si dovesse verificare una alterazione del bilancio elettrolitico, è opportuno adeguare l'apporto di sodio e di potassio.Tut
ti i glicocorticoidi aumentano l'escrezione di calcio. La terapia corticosteroidea può peggiorare il diabete mellito, l'osteoporosi, l'ipertensione, il glaucoma, l'epilessia.Du
rante la terapia possono manifestarsi alterazioni psichiche di vario genere: euforia, insonnia, mutamenti dell'umore o della personalità, depressione grave o sintomi di vere e
proprie psicosi.Una
preesistente instabilità emotiva o tendenze psicotiche possono essere aggravate dal glicocorticoid
e.La
stessa attenzione deve essere posta nei casi di precedente miopatia steroidoindotta o ulcera
peptica.Nei
pazienti con insufficienza epatica i livelli ematici dei corticosteroidi possono essere aumentati,
così come avviene per gli altri farmaci che vengono metabolizzati nel fegato. Nei pazienti ipotiroidei o affetti da cirrosi epatica la risposta ai glicocorticoidi può essere aumentata.Si
consiglia cautela nei pazienti con herpes simplex oculare, perchè è possibile una p
erforazione corneale.Nei
pazienti anziani la terapia, in particolare se prolungata, deve essere pianificata in consid
erazione della maggiore incidenza degli effetti collaterali quali osteoporosi, peggioramento del diabete, della ipertensione, maggiore suscettibilità alle infezioni, assottigliamento cutaneo.La
posologia di mantenimento deve essere sempre la minima in grado di controllare la sintomatologia,
una riduzione posologica va fatta sempre gradualmente durante un periodo di alcune settimane o mesi in rapporto alla dose precedentemente assunta ed alla durata della terapia.I
glicocorticoidi devono essere somministrati con cautela nei seguenti casi: colite ulcerosa
non specifica con pericolo di perforazione, ascessi e infezioni piogeniche in genere, diverticolite, anastomosi intestinali recenti, ulcera peptica attiva o latente, insufficienza renale, ipertensione, osteoporosi, miastenia grave.Pur
essendo il betametasone sodio fosfato una molecola differente dal punto di vista chim
ico rispetto al metilprednisolone sodio succinato, poichè le due sostanze appartengono alla stessa classe farmacologica, si segnala che i dati emersi da uno studio clinico, effettuato negli USA, condotto per valutare l'efficacia del metilprednisolone sodio succinato nello shock settico, hanno messo in evidenza una maggiore incidenza di mortalità
nei pazienti con elevati valori di creatinina sierica all'inizio del trattamento, come pure nei pazienti che hanno sviluppato una infezione secondaria dopo l'inizio del trattamento.Popolazione pediatricaI
bambini e gli adolescenti sottoposti a prolungata terapia devono essere strettamente sorvegliati
dal punto di vista della crescita e dello sviluppo. Il trattamento dovrebbe essere limitato alle dosi minime ed al periodo di tempo più breve possibile. Al fine di ridurre al minimo la soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene ed i ritardi della crescita dovrebbe essere valutata la possibilità di effettuare una somministrazione singola a giorni alterni.Per chi svolge attività sportivaL'uso
del medicinale senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque
positività ai test antidoping.Il
prodotto deve essere utilizzato sotto il personale controllo del medico.INTERAZIONIQuali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Betametasone L.F.M.?
Gli
steroidi possono ridurre gli effetti degli anticolinesterasici nella miastenia grave, dei mezzi di contrasto radiografici nella colecistografia, dei salicilati e degli antiinfiammatori non steroidei.[…]Nei
pazienti con ipoprotrombinemia, si consiglia prudenza nell'associare l'acido acetilsalicilico ai glicocorticoidi.L'effetto
degli steroidi può essere ridotto da fenitoina, fenobarbitone, efedrina e rifampicina.Può
rendersi necessaria una modifica, usualmente in diminuzione, del dosaggio degli anticoagulanti somministrati in concomitanza.POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONECome si usa Betametasone L.F.M.? Dosi e modo d'uso
La
terapia corticosteroidea iniettiva per via generale va effettuata a dosaggi adeguati alla gravità del quadro morboso ed alla risposta individuale dei pazienti. La dose usuale è di 4
mg per volta e va ripetuta, secondo necessità, fino ad ottenere la risposta desiderata. Le dosi possono, in determinati casi, raggiungere 10-15 mg o più, in un'unica iniezione; tale
dosaggio può essere ripetuto per 3-4 volte nelle 24 ore.Se
necessario il farmaco può essere addizionato direttamente ai normali liquidi infu
sionali.SOVRADOSAGGIOCosa fare se avete preso una dose eccessiva di Betametasone L.F.M.?
Ved
ere “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego“.EFFETTI INDESIDERATIQuali sono gli effetti collaterali di Betametasone L.F.M.?
In
corso di terapia con cortisonici, specie per trattamenti intensi e prolungati, possono manifestarsi alcuni tra i seguenti effetti: - alterazioni del bilancio idro-elettrolitico, soprattutto ipokaliemia, che raramente ed in pazienti particolarmente predisposti possono arrivare all'ipertensione e alla insufficienza cardiaca congestizia;
- alterazioni muscolo-scheletriche quali osteoporosi, osteonecrosi asettica, in particolare alla testa del femore, miopatie, fragilità ossea;
- complicazioni a carico dell'apparato gastro-intestinale che possono arrivare fino alla comparsa o all'attivazione di ulcera peptica; pancreatite acuta con frequenza non nota;
- lterazioni cutanee quali ritardi nei processi di cicatrizzazione, assottigliamento e fragilità della cute;
- alterazioni neurologiche quali vertigini, cefalea e aumento della pressione endocranica, instabilità psichica;
- disendocrinie quali irregolarità mestruali, segni di ipercorticismo, aspetto simil- cushingoide, disturbi della crescita nei bambini;
- interferenza con la funzionalità dell'asse ipofisi-surrene, particolarmente in momenti di stress; diminuita tollerabilità ai glucidi e possibile manifestazione di diabete mellito latente, nonché aumentata necessità di farmaci ipoglicemizzanti nei diabetici;
- complicazioni oftalmiche quali glaucoma, cataratta posteriore subcapsulare ed aumentata pressione endooculare;
- negativizzazione del bilancio dell'azoto, per cui nei trattamenti prolungati, la razione di proteine deve essere adeguatamente aumentata.
Segnalazione delle reazioni avverse sospetteLa
segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette il monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l'Agenzia Italiana del Farmaco - Sito web: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOE' possibile prendere Betametasone L.F.M. durante la gravidanza e l'allattamento?
GravidanzaNelle
donne in stato di gravidanza il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico. In gravidanza è stata osservata una depressione dei livelli ormonali, ma il significato di questo reperto non è chiaro. AllattamentoDeve
essere valutata l'opportunità dell'alimentazione al seno da parte di pazienti sottoposte a trattamento con dosaggi elevati; ciò in quanto i corticosteroidi vengono secreti nel latte materno.GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARIEffetti di Betametasone L.F.M. sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Ved
ere “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego“PRINCIPIO ATTIVO1
fiala da 1 ml contiene: Betametasone sodio fosfato 5,263 mg pari a betametasone 4 mg
ECCIPIENTIFenolo,
sodio citrato biidrato, acido citrico anidro, acqua per preparazioni iniettabili.SCADENZA E CONSERVAZIONEScadenza: 36 mesi
Conservare
nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE3
Fiale di vetro incolore, tipo I, confezionate in cassonetto di PVC e astuccio di cartone.PATOLOGIE CORRELATEData ultimo aggiornamento: 22/11/2019Nota:
Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.Fonte:
CODIFA - L'informatore farmaceuticoTags:
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