01 novembre 2024
Glucosio 33% Monico
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Cos'è Glucosio 33% Monico (glucosio monoidrato)
Glucosio 33% Monico è un farmaco a base di glucosio monoidrato, appartenente al gruppo terapeutico Soluzioni nutrizionali parenterali. E' commercializzato in Italia da Monico S.p.A.
Confezioni e formulazioni di Glucosio 33% Monico disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Glucosio 33% Monico disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
- glucosio 33% monico 33% im o ev 10 fiale 10 ml (conf. ospedaliera)
- glucosio 33% monico 33% im o ev 1 fiala 10 ml
- glucosio 33% monico 33% ev soluz. perfusionale 100 ml
- glucosio 33% monico 33% ev soluz. perfusionale 250 ml
- glucosio 33% monico 33% ev soluz. perfusionale 500 ml
- glucosio 33% monico 33% ev soluz. perfusionale sacca 500 ml
A cosa serve Glucosio 33% Monico e perchè si usa
Patologie che richiedono un ripristino delle condizioni di idratazione in associazione ad un apporto calorico, specialmente nei pazienti che non necessitano di sali o in cui questi vadano evitati.
Ripristino delle concentrazioni ematiche di glucosio in caso di ipoglicemia.
Indicazioni: come usare Glucosio 33% Monico, posologia, dosi e modo d'uso
Le soluzioni di glucosio sono somministrate per via endovenosa.
Le soluzioni al 20%, 33%, 50% e 70% devono essere somministrate esclusivamente per catetere venoso centrale.
Qualora dovesse essere necessario somministrare le soluzioni perifericamente, ad esempio nel trattamento di urgenza di crisi ipoglicemiche, le soluzioni devono essere iniettate molto lentamente in una vena di grosso calibro del braccio.
La velocità di infusione generalmente è di 0.4 – 0.8 g /ora per kg di peso corporeo.
Di seguito si riportano le indicazioni generali sulla scelta delle diverse concentrazioni di glucosio:
soluzioni 5% e 10%: reintegrazione dei liquidi e delle calorie;
soluzioni 20% e 33%: reintegrazione calorie e limitata reintegrazione di liquidi;
soluzioni 50% e 70%: trattamento dell'ipoglicemia dovuta ad iperinsulinemia o ad altre cause.
Adulti: la concentrazione della soluzione di glucosio e la dose da impiegare dipendono dalle caratteristiche del paziente (età, peso, condizioni cliniche, equilibrio idro-elettrolitico e acido-base).
Anziani: gli studi clinici e la pratica clinica non hanno mostrato differenze nella risposta tra pazienti anziani e più giovani a seguito di somministrazione di glucosio. Come regola generale, occorre cautela nella somministrazione di farmaci a pazienti anziani.
Bambini: il dosaggio e la velocità di somministrazione del glucosio devono essere scelte in funzione dell'età, del peso e delle condizioni cliniche del paziente. Generalmente non vengono utilizzate soluzioni di concentrazione superiore al 10%. Occorre particolare cautela nei pazienti pediatrici e soprattutto nei neonati o nei bambini con un basso peso corporeo (vedere Paragrafo 4.4).
Potrebbe essere necessario monitorare il bilancio elettrolitico, il glucosio sierico, il sodio sierico e altri elettroliti prima e durante la somministrazione, in particolare nei pazienti con aumento del rilascio non osmotico di vasopressina (sindrome della secrezione inappropriata di ormone antidiuretico, SIADH) e nei pazienti sottoposti a terapia concomitante con agonisti della vasopressina, per il rischio di iponatremia.
Il monitoraggio del sodio sierico è particolarmente importante per le soluzioni fisiologicamente ipotoniche. GLUCOSIO MONICO può diventare estremamente ipotonico dopo somministrazione, a causa della metabolizzazione del glucosio nell'organismo (vedere paragrafi 4.4, 4.5 e 4.8).
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Glucosio 33% Monico
- ipersensibilità al principio attivo;
- pazienti con anuria;
- emorragia spinale o intracranica;
- pazienti affetti da delirium tremens (se tali soggetti si presentano già in stato di disidratazione);
- pazienti gravemente disidratati;
- pazienti in coma epatico.
Soluzioni di glucosio non devono essere somministrate tramite lo stesso catetere di infusione con sangue intero per il possibile rischio di pseudoagglutinazione e di emolisi.
Glucosio 33% Monico può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso del glucosio in donne in gravidanza.
Gli studi su animali sono insufficienti per evidenziare gli effetti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul parto e sullo sviluppo post-natale. Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto..
Il glucosio non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessità
Allattamento
Non è noto se il glucosio alteri la quantità e la composizione del latte materno. Fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati sull'impiego del glucosio durante l'allattamento, è importante prestare particolare attenzione quando si decida di utilizzare glucosio in donne che allattano.
Quali sono gli effetti indesiderati di Glucosio 33% Monico
Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati del glucosio, organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati.
Alcuni degli effetti indesiderati, sotto riportati, si sono manifestati in caso di scorretta so Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati del glucosio, organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati.
Alcuni degli effetti indesiderati, sotto riportati, si sono manifestati in caso di scorretta somministrazione del farmaco, ad esempio somministrazione troppo veloce o via di somministrazione diversa da quella endovenosa.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
- stravaso
- dolore locale
- infezione alla sede di somministrazione
- trombosi alla sede di somministrazione
- tromboflebite
- febbre
Disturbi del metabolismo e della nutrizione:
- sovraccarico di fluidi e/o di soluti con conseguente diluizione degli elettroliti sierici (ipokaliemia, ipomagnesiemia, ipofosfatemia, iperidratazione)
- aumento della velocità metabolica
- iperglicemia
- iperosmolarità
- ipervolemia
- ipoglicemia
- aumento del livello di insulina
- aumento del livello di adrenalina
- iponatremia acquisita in ospedale**
Patologie vascolari:
- edema periferico
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
- edema polmonare
Patologie del sistema nervoso:
- emorragia cerebrale
- ischemia cerebrale
- encefalopatia iponatremica**
** L'iponatremia acquisita in ospedale può causare lesioni cerebrali irreversibili e morte, a causa dello sviluppo di encefalopatia iponatremica acuta (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Patologie correlate:
- Malassorbimento
Condizione caratterizzata dall'insufficiente assorbimento delle sostanze nutritive a livello intestinale. Normalmente, gli alimenti vengono digeriti e successivamente le sostanze nutritive in essi contenute vengono assorbite nel circolo ematico, specialmente a livello dell'intestino tenue. - Ustioni
Lesioni della cute provocate da temperature molto elevate. Anche particolari sostanze chimiche, l'elettricità e le radiazioni possono provocare ustioni.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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