Covid-19: vaccino over 80, boom prenotazioni

18 febbraio 2021
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Covid-19: vaccino over 80, boom prenotazioni



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Boom di chiamate per ricevere informazioni su come aderire alla campagna vaccinale


Nel Lazio, più di un ottantenne su dieci è stato vaccinato. In Lombardia, invece, si registra un boom di chiamate, quasi 30mila in un giorno, per ricevere informazioni su come aderire alla campagna per gli over 80 che parte in queste ore. Il Piano vaccini - con 3 milioni di somministrazioni effettuate in tutto il Paese - entra nel vivo della fase 2 e in molte regioni gli ambulatori si attrezzano per le inoculazioni, con gli uffici e gli studi di medici di famiglia e farmacisti già alle prese con migliaia di prenotazioni. Ma non mancano criticità.

A Bari i medici di base lamentano disservizi a scapito di anziani e disabili e parlano del loro «mancato coinvolgimento alla progettazione di una macchina organizzativa per la campagna vaccinale, che sta mostrando tutti i propri limiti». Il presidente dell'Ordine dei medici di Bergamo, Guido Marinoni, membro del Cts regionale, critica il procedimento di prenotazione è «impensabile che i cittadini si rechino di persona dal medico di base». L'obiettivo è far in modo che si riesca a eseguire la procedura a distanza. I medici di famiglia in Puglia denunciano disagi: «Abbiamo ultraottantenni su sedia a rotelle in coda fuori dalle farmacie - dice Nicola Calabrese, segretario della Fimmg Bari e vicesegretario nazionale - che devono spostarsi di dieci, venti, trenta chilometri per la somministrazione del vaccino, che chiedono di essere vaccinati a casa e non ricevono risposte, con una priorità in base all'ordine di arrivo e non in base alle reali condizioni del paziente».
Su tutto il sistema incombe anche l'incognita delle varianti del Covid, che se dovessero risultare resistenti ai vaccini, potrebbero compromettere la programmazione. Nelle ultime ore altre 424mila dosi sono state consegnate in tutta Italia dall'Esercito che ha concluso il trasferimento nelle 102 destinazioni indicate di 292mila e 800 dosi del siero di Astrazeneca e di 132mila di quello di Moderna, arrivate tra l'11 e il 12 febbraio a Pratica di Mare.

I numeri della distribuzione potrebbero ora continuare a crescere, almeno stando alle parole dell'ex viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, secondo il quale «sono attese 15-20 milioni di dosi di vaccini anti-Covid al mese da aprile-maggio. Dunque, per l'estate dovremmo riuscire a vaccinare tutte le categorie più fragili della popolazione». Sileri spiega che «le iniziali problematiche di produzione sono state superate per i vaccini Pfizer e Moderna ed i vaccini stanno arrivando. Già nel mese di marzo - sottolinea - avremo più dosi e verranno approvati anche altri vaccini». In varie regioni, sono partite anche le campagne di vaccinazione per gli under 55, come in Sicilia. A Palermo e nelle altre province siciliane la nuova fase di inoculazioni con AstraZeneca interesserà il mondo della scuola e delle università, le forze armate e di polizia, il personale dei "servizi essenziali". Partono le prime vaccinazioni delle forze dell'ordine under 55 nel Lazio, dove è stata raggiunta la quota delle 50 mila vaccinazioni agli over 80 anni, una percentuale superiore al 12% della popolazione target, con picchi del 20% nella Asl di Viterbo. In Liguria Costa Crociere ha messo a disposizione della città di Savona il Palacrociere per contribuire ad accelerare la campagna.

In Lombardia, a pochi giorni dall'inizio delle somministrazioni, i medici di medicina generale non sanno come vaccineranno i pazienti a domicilio e soprattutto come riuscire a raccogliere le adesioni. «Speravo che le adesioni tramite il portale potessero farsi per via telefonica, ma appena ho letto le istruzioni ho capito che sarebbe stato impossibile: dopo aver inserito il numero di telefono del paziente, per poter andare avanti devo aggiungere entro 3 minuti un codice di verifica che arriva con un sms sul cellulare del paziente stesso, fare tutto questo a distanza con un over 80 è impossibile. Dovrò dirgli di venire qui in studio», spiega amareggiato alla 'Dire' Fabrizio Marrali, medico di base a Rogoredo. Il sindacato dei pensionati di Bergamo della Cisl ha già comunicato di aver attivato un sistema di assistenza. Gli ultraottantenni che vorranno dichiarare la propria adesione alla campagna di somministrazione potranno prendere un appuntamento, previo contatto telefonico, presso una delle sedi provinciali della Fnp Cisl di Bergamo. A Milano, ad esempio, è stato chiesto ai medici di non raccogliere le adesioni degli ultraottantenni che hanno problemi negli spostamenti. Era stato lo stesso presidente dell'Ordine dei medici del capoluogo lombardo, Roberto Carlo Rossi, a denunciare il poco coordinamento territoriale e a chiedere una gestione più unitaria. Ora ripete: «E chi lo sa che cosa dobbiamo fare?». Sarà una sfida. Angelo Rossi segretario provinciale bresciano della Fimmg ne è convinto. Due Asst del territorio (Garda e Franciacorta) hanno dato l'ok per far vaccinare ai medici di base i propri pazienti negli spazi individuati dalle amministrazioni comunali. «Le Aziende sociosanitarie non hanno mai avuto rapporti di integrazione reale con gli Mmg. Sarà un'occasione unica per lavorare insieme».

Fonte: Doctor33



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