06 marzo 2023
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Pandemia e salute mentale: gli italiani sono resilienti
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In un recente studio pubblicato sul Journal of Affective Disorders, un team di ricercatori italiani ha studiato l'andamento temporale dei problemi di salute mentale come ansia, depressione e stress tra la popolazione del nostro Paese dovuti alla pandemia Covid-19.
Oltre al numero senza precedenti di decessi e all'immenso onere sanitario scatenato dalla pandemia di Covid-19, un altro grave impatto del SARS-CoV-2 è legato alla salute mentale. Mentre la paura della Covid-19 e l'ansia di contrarre il virus hanno causato molto disagio psicologico, anche le misure di mitigazione della malattia come il distanziamento sociale, i lockdown e la crisi economica hanno avuto un impatto sulla salute mentale delle persone.
Gli autori del presente studio hanno condotto un'analisi di coorte longitudinale per esaminare l'andamento temporale di ansia, depressione e disturbo da stress post-traumatico (PTSD) nell'arco di 14 tra la popolazione maggiorenne italiana dopo il periodo di marzo e aprile 2020, quando si è verificato il primo lockdown.
Questo studio faceva parte di un programma per monitorare a lungo termine gli esiti di salute mentale tra gli operatori sanitari e la popolazione italiana.
Nel complesso, i risultati hanno suggerito dall'inizio della pandemia di COVID-19, dopo 14 mesi dal lockdown, i livelli di stress sono diminuiti nella popolazione italiana, indicando un livello di resilienza e mostrando come l'impatto sulla salute mentale, a lungo termine, sia stato minore di quanto preventivamente pensato. Tuttavia, sono ancora necessarie misure di sostegno ai gruppi specifici più a rischio, come chi ha una storia di disturbi mentali, giovani e donne e che continuano a sperimentare livelli di stress e ansia molto importanti.
Riferimenti bibliografici:Oltre al numero senza precedenti di decessi e all'immenso onere sanitario scatenato dalla pandemia di Covid-19, un altro grave impatto del SARS-CoV-2 è legato alla salute mentale. Mentre la paura della Covid-19 e l'ansia di contrarre il virus hanno causato molto disagio psicologico, anche le misure di mitigazione della malattia come il distanziamento sociale, i lockdown e la crisi economica hanno avuto un impatto sulla salute mentale delle persone.
Gli autori del presente studio hanno condotto un'analisi di coorte longitudinale per esaminare l'andamento temporale di ansia, depressione e disturbo da stress post-traumatico (PTSD) nell'arco di 14 tra la popolazione maggiorenne italiana dopo il periodo di marzo e aprile 2020, quando si è verificato il primo lockdown.
Questo studio faceva parte di un programma per monitorare a lungo termine gli esiti di salute mentale tra gli operatori sanitari e la popolazione italiana.
Nel complesso, i risultati hanno suggerito dall'inizio della pandemia di COVID-19, dopo 14 mesi dal lockdown, i livelli di stress sono diminuiti nella popolazione italiana, indicando un livello di resilienza e mostrando come l'impatto sulla salute mentale, a lungo termine, sia stato minore di quanto preventivamente pensato. Tuttavia, sono ancora necessarie misure di sostegno ai gruppi specifici più a rischio, come chi ha una storia di disturbi mentali, giovani e donne e che continuano a sperimentare livelli di stress e ansia molto importanti.