Aiuto

27 febbraio 2009

Aiuto


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18 febbraio 2009

Aiuto

Buongiorno ho bisogno d'aiuto per favore. sono entrata in una storia terribile, sto da sette mesi con una persona alla quale ho perdonato tante cose mi sono sentita dire di tutto, ma per amore ho perdonato sperando che cambiasse qualcosa: segreti che mi teneva riguardo l'ex, mi sentivo dire delle cose assurde mi metteva in bocca parole mai dette da me, ma erano le sue, mentre parlava e magari mi insultava ed io gli facevo notare questa cosa, lui negava di avermi offeso che io sarei una pazza, ma io sentivo quei insulti era capace anche di negare una prova scritta cioè i messaggi. Parla male dei suoi amici con me, poi con loro fa finta di nulla anzi gli rispetta di più, io gli ho sempre chiesto perchè facesse cosi le sue risposte sono sempre state le stesse: lui gli amici gli usa e non deve farsi una famiglia quindi ha questo tipo di comportamento o sarei io gelosa dei suoi amici. Io sarò fatta male che vedo le cose bianche o nere questi giochi e mezze faccie false non le sopporto. Mi ha fatto tante cose e adesso è arrivato al punto di dirmi lui che gli ho fatto torppo male ha tanti dolori che non riesce a dimenticare, quando io non gli ho mai fatto nulla ho sempre cercato di fargli capire che non si fa cosi ma per lui stesso. mi ha allontanato tutti gli amici uomini e donne mentre io non potevo dirgli qualcosa perchè lui a 27 anni non prende consigli ecc. . . nonostante tutto sono molto innamorata mi innamoro sempre delle persone sbagliate. Lui dopo tutto questo adesso ma ha detto che vuole rimanere solo perchè è troppo nervoso non mi vuole intorno ma vuole stare libero si farà sentire lui se gli passerà un giorno. io lo cerco tutti i giorni ma ricevo solo dolore. sono giorni che non mangio non riesco a lavorare. Come si dimentica? AIUTATEMI

Risposta del 27 febbraio 2009

Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA ADELAIDE BALDO


La sua è una vera e propria dipendenza affettiva, cioè una situazione in cui, pur riconoscendo che una certa relazione fa solo male, la si ricerca con una tenacia quasi perversa. All'origine c'è una grande fragilità: lei probabilmente non si sente sicura di sè, non ha una identità di cui essere sicura, ha la sensazione di esistere solo se è legata a qualcun altro. A me pare che un uomo così sia molto meglio perderlo che trovarlo, non crede? Però lei va aiutata a trovare sè stessa. Si rivolga ad uno psicoterapeuta. Va valutata anche se vi sia una componente depressiva che era sicuramente preesistente, ma che questa vicenda ha messo in luce.

Dott. Ssa M. Adelaide Baldo
Specialista attività privata
Specialista in Psicologia
BRESCIA (BS)



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