21 dicembre 2012
Areflessia vestibolare bilaterale
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17 dicembre 2012
Areflessia vestibolare bilaterale
Buonasera, sono affetta da una forma severa di areflessia vestibolare bilaterale accertata con tutti i mezzi diagnostici del caso. Il mio è stato un iter molto difficile, visionata da ben 8 otorini, non avendo mai trovato un medico che abbia voluto approfondire l'evoluzione della mia malattia, ho fatto sia riabilitazione ambulatoriale che domiciliare ma devo dire che i migliori risultati li ho avuti con mesi e mesi di intensa attività motoria tra cui la corsa. Restano comunque l'osillopsia, la cefalea da contrattura muscolare collegata al movimento ed agli sforzi oltre al fatto che devo prestare molta attenzione nell'atto della deambulazione essendo molto facile per perdere l'equilibrio, specialmente al buoi, con le quali ho imparato a convivere. Fra un mese dovrò partorire. Ora l'incognita è se la mia condizione può permettermi di affrontare il dolore, la contrattura muscolare e nervosa di un travaglio e parto naturale o se sia il caso di ricorrere ad epidurale o taglio cesareo. Ovviamente all'ospedale della mia città non hanno mai avuto casi simili, per sua esperienza e casistica cosa ne pensa? Grazie, StefaniaRisposta del 21 dicembre 2012
Risposta a cura di:
Dott. FRANCESCO GEDDA
L'instabilità sicuramente peggiora l'Ansia, ma la condizione di areflessia vestibolare non è di per sè una controindicazione al parto naturale. La decisione se procedere ad un parto cesareo non è da prendere a priori, ma è necessario che lei ne discuta con il suo ginecologo.
Dott. Francesco Gedda
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata
Specialista in Otorinolaringoiatria
TORINO (TO)