23 giugno 2009
Bipolarismo
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20 giugno 2009
Bipolarismo
Può il disturbo in questione essere generato da assunzione di cocaina in dosi elevate per un tempo più o meno lungo (alcuni anni)? Oppure l'assunzione di tale stupefacente, con comportamento eccessivo, è stata solo una delle "manifestazioni" dell'umore dello stesso soggetto? Le chiedo questo, in quanto conosco un caro amico che soffre di bipolarismo, curato farmacologicamente, ma sempre soggetto a fasi di entusiasmo e depressione, oppure a sensazioni di forte energia ricevuta dall'esterno che sprigiona qualcosa all'interno. . . Egli ha avuto, dai 18 ai 25 anni, esperienza con la cocaina, a causa dell'ambiente che frequentava. Rientrato nella propria città e nella famiglia ha abbandonato le brutte abitudini e conoscenze, ma soffre di questo disturbo (ora ha 32 anni). . . . Sono certamente conscia di non poter fare molto per aiutarlo, tuttavia mi piacerebbe capire perché il soggetto a sua volta vorrebbe capir meglio se stesso. La ringrazio di cuore.Risposta del 23 giugno 2009
Risposta a cura di:
Dott. FEDERICO DURBANO
Sicuramente la cocaina ha un ruolo concausale nello sviluppo (diciamo noi slatentizzazione) di un disturbo psichiatrico: agisce infatti liberando i meccanismi neurochimici, e in persone predisposte può accellerare lo sviluppo di una patologia mentale sottosoglia, o determinare la rottura di un fragile meccanismo di compensazione che proteggeva dalla malattia, determinandola.
Lei non può fare molto nel caso presentato, se non stare vicino, rinforzare la necessità delle cure, monitorare i segnali di ricaduta per invitare il suo amico a prendere tempestivamente contatto con lo specialista che lo segue. Non metta però in crisi l'amicizia con atteggiamenti troppo intrusivi e direttivi, nè si assuma carichi emotivi che non è in grado di gestire: sarebbe di danno sia a lui che a lei.
Auguri
Dott. Federico Durbano
Medico Ospedaliero
Specialista in Psichiatria
MILANO (MI)
