Bisogno di aiuto

25 marzo 2005

Bisogno di aiuto


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22 marzo 2005

Bisogno di aiuto

Credo di avere un problema serio. Tutto ha a che fare con una cosa che accomuna molti studenti universitari ma che nel mio caso sta diventando un incubo, qualcosa da cui non riesco a uscire:la tesi di laurea. Non riesco a portarla a termine, l'ho chiesta ormai più di un anno e mezzo fa, ma sto ancora in alto mare, ho delle difficoltà enormi nello scriverla, tecniche e concettuali, mi sembra la cosa più difficile da fare, un ostacolo insormontabile che mi sta rovinando letteralmente l'esistenza. La cosa più grave(motivo per cui sto qui a parlarne) è che mi sto convincendo che non ce la farò mai, che sarò una fallita perchè senza la laurea non sono nessuno, tutta la mia vita, il mio futuro, lavorativo e affettivo, dipende da questo maledetto "pezzo di carta". . . I miei, il mio ragazzo, tutti si ASPETTANO che mi laurei il prossimo luglio, ma comincio ad avere dei seri dubbi che possa farcela per quella data e non oso immaginare cosa potrebbe accadere in caso contrario. . . Ho un pessimo rapporto con mio padre, ingegnere, lui e mia madre(architetto ma da sempre casalinga per scelta) non hanno mai avuto un rapporto col mio ragazzo perchè paradossalmente non è laureato. . . La laurea è diventata per motivi diversi l'incubo della mia vita. . . Sto veramente male, non so cosa fare, penso che iscrivermi all'università sia stato uno sbaglio, che avrei dovuto fare altro nella vita, forse sarei stata più serena a quest'ora. . . (preciso che comunque sono sempre stata brava negli studi, almeno fino all'Università vissuta da sempre con maggiori difficoltà) Non sto bene, ho dei sensi di colpa assurdi, pesano come macigni perchè so che devo laurearmi ma non so come farcela. . . Addirittura è diventato un problema di natura sociale perchè tutti mi chiedono "ma la laurea, a quando l'evento?" e lì invenzioni su invenzioni. . . Pianti che nascondo, ai miei per ragioni ovvie, ma anche al mio ragazzo che cerca di aiutarmi ma poverino non sa che fare oltre a dirmi "forza che l'hanno fatto in tanti". . . Lo so, e questo mi fa sentire ancora più cretina. . . Voglio sposarlo, mi sta prendendo una voglia di maternità assurda quando vedo bambini, ma NO, PRIMA LA LAUREA. . . Matrimonio?dopo la laurea, tutto viene dopo. . . Sono paralizzata, io non so se si tratti di qualcosa di patologico, ma prego chi avrà il buon cuore di rispondermi di non consigliarmi una psicanalisi perchè nelle condizioni in cui sto tutto potrei chiedere ai miei tranne i soldi per una cura! Il fatto di dipendere da loro economicamente è un'altro aspetto che mi fa sentire in colpa, figuriamoci se mi metto a dirgli "pagatemi uno psicologo". . . Vorrei semplicemente un consiglio, una parola amica, del resto anche un dottore ha dovuto scrivere una tesi, forse può rincuorarmi, non lo so. . . Mi sento sola, tremendamente sola e l'istinto è quello di fuggire via lontano, ricominciare tutto da capo. . . Ho paura. Vi prego rispondetemi, ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a capire cosa mi sta succedendo, da che cosa dipende questa crisi d'identità che sto attraversando. . . Grazie e scusatemi della lunghezza della mia lettera.

Risposta del 25 marzo 2005

Risposta a cura di:
Dott. ANDREA PIERÒ


Le sensazioni che sta vivendo in questo momento sono molto intense e spiacevoli, e legate ad un passaggio delicato della vita di ogni studente, la fine dell'essere studente. Qualcuno la chiama paura della maturità. Lei ha caricato questo momento di aspettative, desideri e risvolti di cambiamento di vita anche superiori a quelli di cui in genere si caratterizza. La stessa cosa o peggio senza rendersene conto hanno fatto le persone che l'attorniano. Provi a chiedersi cosa farebbe se domani si svegliasse laureata, e poi decida che comunque vadano le cose tutto ciò che farebbe in caso di una laurea lei per almento 1 anno non lo farà. Tenga inoltre conto che noi decidiamo su quali treni salire nella nostra vita ma non quali treni passeranno. Si imponga infine di lavoare alla tesi in orari ben precisi e definiti (non più di 5-6 ore/die):se anche queste ore passassero senza averci lavorato lei non dedichi ulteriore tempo alla tesi ma si imponga di fare altro negli orari non precedentemente stabiliti. Provi a vedere se tutto ciò l'aiuta.
Una psicoterapia potrebbe esserle utile, anche nel pubblico talora si possono effettuare cicli di psicoterapia breve o percorsi un pò più lunghi.
Auguri sentiti

Dott. andrea pierò
Specialista attività privata
Universitario
Specialista in Psichiatria
TORINO (TO)



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