07 ottobre 2004
Paranoie
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22 settembre 2004
Paranoie
Di recente una persona a me cara (55 anni, donna) ha preso a soffrise di paranoie. Ha paura di tutti e crede che esista un complotto contro di lei. Non si lascia avvicinare da nessuno e crede che vengano persone a molestarla. Abbiamo contattato un centro neurologico ma dopo 2 settimane non si trovano migliorameti. Non si riesce a convingerla a prendere i medicinali che i medici le hanno prescritto, e, questi, ritengono che non vi siano gli estremi per un ricovero. La mia domanda è: esiste un comportamento nei confronti di questa persona, che possa permettere di conquistare la sua fiducia e, quindi, aiutarla a uscire da questa situazione? Spero di essere stato sufficientemente chiaro e ringrazio anticipatamente per la risposta.Risposta del 07 ottobre 2004
Risposta a cura di:
Dott.ssa GIULIA MARIA D'AMBROSIO
No, non esiste alcun comportamento che la possa convincere a ragionare. Solo con tanta pazienza e affetto e moltissima determinazione si può forse condurla a prendere le medicine. Tenga presente che se la prescrizione è di alloperidolo (Serenase), è possibile che venga somministrato sotto forma di iniezione mensile, invece che di gocce pluriquotidiane. Se potesse convincerla a farsi iniettare la prima dose, non dovrebbe poi essere difficile instaurare un dialogo sufficiente a convincerla a farsi accompagnare ogni mese per la terapia. Auguri!
Dott. Ssa Giulia Maria D'Ambrosio
Specialista attività privata
MILANO (MI)