Varicocele e azoospermia

07 febbraio 2023

Varicocele e azoospermia


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20 gennaio 2023

Varicocele e azoospermia

Buonasera gentili dottori, ho effettuato il primo spermiogramma 2 mesi fa e mi ha dato come n. spermatozoi 300000 ml, dopo tre giorni effettuo un altro spermiogramma ed esce 0 spermatozoi, a distanza di un mese faccio un altro spermiogramma ed anche questo esce 0, ho effettuato ecografia ai testicoli dove esce varicocele di secondo grado al testicolo sx, effettuo esame fsh ed esce 26, 39. Volevo chiedere se l'fsh alto è causato dal varicocele e in caso se un varicocele di secondo grado può portare azoospermia e se operandolo la situazione migliora? Grazie Mille

Risposta del 07 febbraio 2023

Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI BERETTA


Gentile lettore,

avere un varicocele è in sostanza come avere delle vene varicose a livello delle borse scrotali.

Questa situazione anatomica altera la normale temperatura, a livello testicolare, che permette la regolare produzione degli spermatozoi e che è normalmente inferiore di circa 2 °C a quella intracorporea; inoltre la presenza in eccesso di sangue venoso riduce gli scambi gassosi a livello del tessuto testicolare, in particolare dei tubuli seminiferi, con un aumento significativo di produzione di radicali liberi (fattori spermiotossici).

L’indicazione ad una correzione chirurgica viene data quando si ha:
un adolescente con testicoli che non “crescono”;
un uomo con varicocele, “tumefazioni”, senso di pesantezza e soprattutto dolore;
un uomo adulto con una dispermia accertata ed “infertilità verificata”;
Non si opera un varicocele quando:
non si hanno problemi a livello del liquido seminale;
se non si ha un reflusso basale all’ecocolordoppler fatto;
se è presente solo dolore testicolare, in questi casi bisogna sempre informare il paziente che l’intervento può non essere risolutivo.
La correzione di un varicocele passa attraverso la necessità di interrompere il reflusso presente nella vena spermatica interna e questo si ottiene con un intervento chirurgico che prevede la legatura della vena spermatica a livello addominale, inguinale o sub-inguinale ma anche con tecniche che prevedono la scleroembolizzazione della vena spermatica interna ottenuta tramite l’iniezione di una sostanza che appunto sclerotizza cioè fa chiudere le pareti di queste vene incompetenti.

Senta ora in diretta il suo andrologo di fiducia.

Cordiali saluti.

Dott. Giovanni Beretta
Specialista attività privata
Ricercatore
Urologia
Specialista in Urologia
Specialista in Andrologia
Firenze (FI)


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