Il decalogo della vacanza con un neonato

13 agosto 2014
Aggiornamenti e focus

Il decalogo della vacanza con un neonato



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Ecco le regole più importanti che i genitori di un bebè nato alle porte dell'estate devono seguire per andare in vacanza e non rovinasi il relax.

Non è vero che i neonati non possono andare al mare. È vero che, così piccoli, non si adeguano alle temperature troppo alte. Perciò al mare gli vanno garantite le condizioni climatiche più adatte: uscire nelle ore più temperate (quelle del primo mattino e del tardo pomeriggio/sera), mantenere la sua stanza ventilata, non esporlo mai direttamente ai raggi solari.

Meglio aspettare che siano un po' più grandicelli prima di metterli in acqua, mare o piscina che sia. Anche se vanno molto di moda i corsi acquatici per lattanti e persino per neonati il cloro e la contaminazione dell'acqua delle piscine sconsigliano di immergervi i neonati.

Nelle ore più temperate, quando uscite per la passeggiata, fategli indossare abiti chiari e leggeri, di fibre naturali e lasciate scoperte braccia e gambe. Consigliabile un cappellino a falde larghe: protegge gli occhi.

Prevenire scottature e eritema? Non esponete mai il bebè al sole. Le creme è meglio usarle pochissimo e usare solo quelle contenenti ossido di zinco o titanio che riflettono i raggi solari impedendone la penetrazione, di ottima qualità, ad alto potere filtrante e non troppo grasse, per non chiudere i pori della pelle.

Le temperature montane vanno benissimo per una vacanza con un piccolo di poche settimane. L'importante è che non siano troppo brevi come un week end: il bimbo deve adattarsi al cambio di altitudine e di pressione atmosferica. Meglio evitare si oltrepassare i 2000 metri.

La miglior prevenzione delle punture sono le zanzariere sulle culle e possibilmente anche alle finestre. Non usate prodotti con fornelletti che emettono sostanze tossiche. Se li usate abbiate almeno la precauzione di ventilare la stanza prima di far entrare il bimbo. Evitate anche i prodotti da spruzzare sulla pelle.

La migliore scelta è l'auto. L'importante sono le condizioni climatiche dentro l'abitacolo: consigliabile viaggiare nelle ore più temperate della giornata. Ovviamente il neonato deve viaggiare nel suo "ovetto" o "navicella" fissato al sedile. È poi consigliabile fermarsi ogni due ore circa e ogni volta che il bimbo deve mangiare. Viaggiare in aereo solo se inevitabile tenendo presente che in aereo come in treno l'affollamento dell'ambiente può in ogni caso costituire motivo di pericolo di infezioni respiratorie.

Qualunque cosa succede ricordate che solo il neonatologo/pediatra è in grado di prescrivere farmaci ad un bambino di poche settimane e va pertanto sempre consultato nel caso di disturbi.

I luoghi chiusi durante l'estate sono spesso locali molto graditi dagli adulti, ma spesso sono troppo freddi per i più piccini. Se siete costretti ad andare, per esempio al supermercato, con loro, coprirteli bene all'ingresso, per poi riscoprirli all'uscita. Mentre a casa il condizionatore/climatizzatore non è controindicato, ma la temperatura deve essere di3-5 gradi inferiore aquella esterna. Non dirigere le bocchette dell'aria direttamente sul bambino: puntatele verso l'alto e di notte mettetelo al minimo.
È necessario prestare attenzione anche alla funzione del deumidificatore: un'eccessiva riduzione di vapore acqueo potrebbe portare a una secchezza delle mucose del neonato.

Nei primi mesi di vita il lattante non ha bisogno di bere acqua. Il latte materno, così come quello in formula, è composto per oltre l'85 per cento di acqua. Non c'è bisogno di aggiungerne altra o altri liquidi oltre al latte nei primi quattro-sei mesi. Gli riempite inutilmente lo stomaco e alla poppata potrebbe avere con un falso senso di sazietà.



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