Influencer e veganesimo: attenzione ai messaggi e alle carenze nutrizionali

27 marzo 2019
Interviste

Influencer e veganesimo: attenzione ai messaggi e alle carenze nutrizionali



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Con oltre un milione di follower sulla sua pagina Instagram, Yovana Mendoza Ayres - o Rawvana sui social - era una delle più potenti e seguite influencer del mondo vegano e crudista vegano, finché pochi giorni fa non è stata fotografata a mangiare un piatto di pesce: si è difesa spiegando ai suoi follower che aveva cominciato ad introdurre pesce e uova nella sua dieta, sotto consiglio del medico, perché stava andando incontro a seri problemi fisici. Ma quindi la dieta vegana è sana o no?

A rischio carenza di ferro, calcio e omega 3


Nella dieta vegana vengono esclusi tutti gli alimenti di origine animale, quindi oltre alla carne e al pesce, non vengono consumati i latticini tutti, le uova, e perfino il miele. La dieta crudista, è quella che prevede di consumare alimenti vegetali crudi.

«È importante tenere presente che i vegani - e i vegetariani che non seguono una dieta equilibrata e varia - possono presentare carenze di aminoacidi essenziali, che sono presenti in quantità maggiore negli alimenti di origine animale, ed altri micro e macro nutrienti» spiega Arrigo Cicero, Presidente della Società Italiana di Nutraceutica. «Tra questi in particolare la carenza di ferro, vitamina B12, cobalto e l'aminoacido istidina, che mettono l'organismo a rischio anemia; poi la carenza di proteine associata a mancanza di calcio, che può influire negativamente sulla struttura dell'osso» e infine «da non sottovalutare la possibile carenza di collagene, la cui produzione richiede l'assunzione di una grande quantità di proteine. Questa sostanza è coinvolta nella formazione di muscoli, tendini e del tessuto sottocutaneo, quindi della tonicità della pelle».

A queste carenze si può supplire con una dieta che comprenda una gran varietà di legumi e verdure differenti, da consumare in mix o si può pensare ad una supplementazione: ma «per seguire una dieta vegetariana e vegana che apporti una sufficiente quantità di micro e macronutrienti si deve mettere in conto una buona quantità di tempo da dedicare alla preparazione e al consumo di pasti. Infatti, gli alimenti vegetali devono essere preparati e ben masticati per poter assorbire le sostanze nutritive».

Uno dei maggiori problemi della dieta vegana è quella della carenza di omega 3: infatti non è possibile neppure una integrazione che non sia di origine animale «Gli omega 3 sono acidi grassi essenziali di origine ittica e anche gli integratori nutrizionali sono derivati da organismi animali» spiega Cicero «nei vegetali sono presenti solo sostanze precursori degli omega 3, ma dopo i 40 anni va a diminuire molto la capacità di convertire i precursori. Un'eventuale carenza influisce sulla funzione miocardica e sulla retina».


Se la dieta è vegetariana, va bene


Differentemente, la dieta vegetariana o, come viene definita in ambito nutrizionale, latto-ovo-vegetariana si basa su cereali, verdura, frutta, legumi, semi, frutta secca, latticini, uova. «Questo tipo di dieta può essere seguito senza problemi da persone adulte e anche bambini e ragazzi» spiega Cicero «infatti è considerata globalmente completa, ed ha dimostrato di offrire dei vantaggi in termini di prevenzione delle malattie cardiovascolari». Le diete vegetariane se ben bilanciate sono spesso associate a numerosi vantaggi per la salute: più bassi livelli di colesterolo ematico, un ridotto rischio di cardiopatia, ridotti livelli di pressione arteriosa e un più basso rischio di ipertensione e di diabete mellito di tipo 2.

I vegetariani tendono ad avere un più basso Indice di Massa Corporea (BMI). Infatti, le diete vegetariane tendono ad avere un contenuto di grassi saturi e di colesterolo ridotto, e più elevate quantità di fibre, magnesio, potassio, vitamina C, folati, carotenoidi, flavonoidi e altri fitocomposti. Queste di differenze nella composizione nutrizionale possono spiegare alcuni dei vantaggi salutistici negli individui che seguano un'alimentazione vegetariana variata e bilanciata.


Influencer solo se professionisti

«Un aspetto importante a cui prestare attenzione è quello della stabilità psicologica di chi segue questi regimi dietetici» spiega Cicero «infatti, una dieta selettiva mette a rischio di cadere nei disturbi del comportamento alimentare». Infine, per quanto riguarda gli influencer è bene fare attenzione che chi si propone come esperto in nutrizione lo sia veramente «consiglio di prestare attenzione quando si segue qualche influencer. È bene controllare che chi si propone sui social come influencer in fatto di dieta, sia una persona formata e competente in materia di nutrizione» conclude Cicero «e a non farsi ingannare dalla continua ricerca di novità. Per esempio: spesso si vedono proposti alimenti esotici, quando ci sono equivalenti nostrani con gli stessi valori nutrizionali». 
 

Chiara Romeo




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