Una mela al giorno leva i farmaci di torno

13 aprile 2015
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Una mela al giorno leva i farmaci di torno



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Forse è il caso di modificare il vecchio proverbio. Uno studio a stelle e strisce dimostra infatti che mangiare mele tutti i giorni non tiene lontano il medico, ma serve in effetti a ridurre il numero di farmaci che il medico prescrive. Lo si legge dalle pagine della prestigiosa rivista Jama internal medicine dove sono stati pubblicati i risultati di uno studio condotto da Matthew Davis, della University of michigan school of nursing di ann arbor (Usa) e colleghi e finanziato dall'Istituto di sanità statunitense.

Nello studio sono state coinvolte circa 8.400 persone con più di 18 anni alle quali è stato chiesto di compilare un questionario alimentare per riferire ciò che erano soliti mangiare (tipo di cibo e quantità) nell'arco delle 24 ore. «Meno del 10 per cento delle persone intervistate consumava regolarmente mele, mentre il restante 91 per cento non ne consumava» spiega Davis sottolineando che in genere chi consumava mele aveva un livello educativo più alto e meno probabilità di fumare.

Per quanto riguarda il numero di visite dal dottore però, non sono emerse differenze significative tra i due gruppi e questo potrebbe far pensare, come affermano gli autori, che consumare mele non sia poi così vantaggioso per la salute. In realtà, anche se le visite dal medico erano le stesse, chi mangiava mele aveva meno probabilità di tornare a casa dopo la visita con una prescrizione per un farmaco.

«Potremmo dire che una mela al giorno leva il libretto delle prescrizioni di torno» commenta Victoria Richards, professore associato di scienze mediche alla Quinnipiac university school of medicine di Hamden (Stati Uniti). In effetti, come sostiene anche Erin Keane, dietologa del Lenox hill hospital in New York City, sembra comunque essere un segno di uno stile di vita più sano che potrebbe spiegare il minor bisogno di farmaci per chi ama le mele. «Non dimentichiamo poi che le mele sono un'ottima fonte di fibre, vitamina C e flavonoidi, che riducono il colesterolo cattivo, rinforzano il sistema immunitario e proteggono anche da alcuni tumori» conclude Keane.



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