12 novembre 2021
Aggiornamenti e focus, Speciale Depressione
Covid-19, Ocse: triplicati i casi di depressione
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Perdita di 1,2 anni dell'aspettativa di vita, aumento della prevalenza dei sintomi di depressione, brusco aumento delle spese sanitarie, calo del reddito reale delle famiglie. Questo il quadro sull'Italia che emerge dal nuovo report Health at a Glance 2021 dell'Organizzazione internazionale per la cooperazione e lo sviluppo (Ocse) che promuove il tasso di vaccinazione italiano all'11mo posto tra i più alti dell'area Ocse, in recupero sul 21mo dove si trovava a luglio. Il Rapporto analizza l'impatto del Covid sui paesi aderenti all'Organizzazione.
Al 1° novembre, data di riferimento del Report, sono stati 4,8 milioni i casi di contagio l'Italia e oltre 132.000 i morti dovuti alla pandemia. L'aspettativa di vita della popolazione italiana è calata di 1,2 anni durante la pandemia, da 83,6 anni nel 2019 a 82,4 anni nel 2020, mentre a livello Ocse, l'aspettativa di vita è calata mediamente di 6 mesi. Il Covid-19 ha avuto "un impatto significativo e negativo sulla salute mentale. In Italia, la prevalenza dei sintomi di depressione è aumentata di tre volte, al 17,3%, a inizio 2020, rispetto all'anno precedente". Inoltre, "la mortalità per tutte le cause nel 2020 e nei primi sei mesi del 2021 è aumentata del 12,9% rispetto alla media 2015-2019. La pandemia ha comportato ritardi nelle cure, incluso un calo del 38% dello screening del cancro al seno nel 2020 rispetto al 2019".
Italia promossa per la vaccinazione anti-Covid: il 71% degli italiani ha completato il ciclo vaccinale rispetto a una media del 65% dell'area Ocse". Infatti, prosegue il Report l'Italia si colloca (in data 1° novembre) all'11° posto per il più alto per tasso di vaccinazione tra i 37 paesi Ocse, mentre a luglio era 21 all'inizio: "In Italia è fortemente incentivata la vaccinazione diventando il primo Paese europeo che ha chiesto il green pass per tutti i lavoratori".
Reddito famiglie cresce di meno
In tutta la zona Ocse, il tasso di crescita del reddito reale delle famiglie per abitante è diminuito del 3,8% nel secondo trimestre 2021, dopo il +5,2% del primo trimestre, "questa diminuzione al livello Ocse è soprattutto legata al calo importante del reddito delle famiglie negli Usa", precisa l'Ocse. In Italia, il reddito reale delle famiglie è calato dall'1,7% del primo trimestre allo 0,1% del secondo trimestre. Il calo del reddito reale delle famiglie si è verificato nonostante l'aumento dell'1,6% del Pil/abitante nella zona Ocse.
Tra le altre sette grandi economie mondiali, il reddito delle famiglie è cresciuto in Canada, 1,4% nel secondo trimestre 2021 contro 1,2% nel primo trimestre, ma anche in Francia (0,6% contro -1,1%) e in Germania (0,2% contro -2,1%). Al contrario, è fortemente sceso negli Stati Uniti (-8,3% nel secondo trimestre contro +11,2% nel primo trimestre). Tra gli altri Paesi dell'Ocse, il più forte aumento del reddito reale delle famiglie/abitante è stato registrato in Cile (22,1%), "risultato della scelta del governo di attribuire alle persone un accesso anticipato alle pensioni", precisa l'Ocse nella nota diffusa oggi. Aumenti del reddito delle famiglie vengono osservati anche in Slovenia (6,2%), Austria (2,1%), Belgio (1,9%) e Norvegia (1,7%). Il dato è invece sceso, tra l'altro, in Grecia (-4%) Ungheria (-2,7%), Paesi Bassi (-2,1%) e Spagna (-1,2%).
Fonte: Farmacista33
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Triplicati i casi di depressione
Al 1° novembre, data di riferimento del Report, sono stati 4,8 milioni i casi di contagio l'Italia e oltre 132.000 i morti dovuti alla pandemia. L'aspettativa di vita della popolazione italiana è calata di 1,2 anni durante la pandemia, da 83,6 anni nel 2019 a 82,4 anni nel 2020, mentre a livello Ocse, l'aspettativa di vita è calata mediamente di 6 mesi. Il Covid-19 ha avuto "un impatto significativo e negativo sulla salute mentale. In Italia, la prevalenza dei sintomi di depressione è aumentata di tre volte, al 17,3%, a inizio 2020, rispetto all'anno precedente". Inoltre, "la mortalità per tutte le cause nel 2020 e nei primi sei mesi del 2021 è aumentata del 12,9% rispetto alla media 2015-2019. La pandemia ha comportato ritardi nelle cure, incluso un calo del 38% dello screening del cancro al seno nel 2020 rispetto al 2019".
Gli italiani i più vaccinati
Italia promossa per la vaccinazione anti-Covid: il 71% degli italiani ha completato il ciclo vaccinale rispetto a una media del 65% dell'area Ocse". Infatti, prosegue il Report l'Italia si colloca (in data 1° novembre) all'11° posto per il più alto per tasso di vaccinazione tra i 37 paesi Ocse, mentre a luglio era 21 all'inizio: "In Italia è fortemente incentivata la vaccinazione diventando il primo Paese europeo che ha chiesto il green pass per tutti i lavoratori".
Reddito famiglie cresce di meno
In tutta la zona Ocse, il tasso di crescita del reddito reale delle famiglie per abitante è diminuito del 3,8% nel secondo trimestre 2021, dopo il +5,2% del primo trimestre, "questa diminuzione al livello Ocse è soprattutto legata al calo importante del reddito delle famiglie negli Usa", precisa l'Ocse. In Italia, il reddito reale delle famiglie è calato dall'1,7% del primo trimestre allo 0,1% del secondo trimestre. Il calo del reddito reale delle famiglie si è verificato nonostante l'aumento dell'1,6% del Pil/abitante nella zona Ocse.
Tra le altre sette grandi economie mondiali, il reddito delle famiglie è cresciuto in Canada, 1,4% nel secondo trimestre 2021 contro 1,2% nel primo trimestre, ma anche in Francia (0,6% contro -1,1%) e in Germania (0,2% contro -2,1%). Al contrario, è fortemente sceso negli Stati Uniti (-8,3% nel secondo trimestre contro +11,2% nel primo trimestre). Tra gli altri Paesi dell'Ocse, il più forte aumento del reddito reale delle famiglie/abitante è stato registrato in Cile (22,1%), "risultato della scelta del governo di attribuire alle persone un accesso anticipato alle pensioni", precisa l'Ocse nella nota diffusa oggi. Aumenti del reddito delle famiglie vengono osservati anche in Slovenia (6,2%), Austria (2,1%), Belgio (1,9%) e Norvegia (1,7%). Il dato è invece sceso, tra l'altro, in Grecia (-4%) Ungheria (-2,7%), Paesi Bassi (-2,1%) e Spagna (-1,2%).
Fonte: Farmacista33
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