Pic-nic estivo: le 5 regole per la sicurezza del cibo

29 luglio 2016
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Pic-nic estivo: le 5 regole per la sicurezza del cibo



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La spensieratezza delle gite all'aperto non deve farci abbassare la guardia contro i microrganismi che potrebbero contaminare il cibo di pic-nic e barbecue. «Quando la temperatura sale, batteri e altri microrganismi che possono essere presenti nel cibo crescono e si moltiplicano più velocemente fino a raggiungere in alcuni casi concentrazioni pericolose per la salute» spiega Al Almanza, che si occupa di sicurezza alimentare al Dipartimento dell'Agricoltura statunitense e che, assieme ai suoi colleghi, ha recentemente fornito consigli utili per godersi il cibo estivo in piena tranquillità.

«Esiste un intervallo di temperatura che potremmo definire la "zona a rischio" per la sicurezza alimentare ed è compresa tra 4 e 60 °C» spiegano gli esperti ricordando che in questo intervallo di temperatura i microrganismi sono più a loro agio e riescono a riprodursi. «L'ideale quindi è rimanere all'esterno di questo range, mantenendo freddi i cibi freddi e caldi quelli caldi» aggiunge Almanzache poi elenca le regole principali da seguire per evitare spiacevoli contaminazioni alimentari con tutte le loro conseguenze sulla salute.
  1. Non lasciare il cibo per più di 2 ore a temperatura ambiente quando il termometro resta entro i 32 °C. Se invece - come spesso succede nelle calde giornate estive - la temperatura supera i 32 °C è opportuno non lasciare il cibo all'esterno per più di 1 ora.
  2. Nel caso di pic-nic o pranzi all'aperto, attrezzarsi con contenitori che possano mantenere il freddo e il caldo da utilizzare sempre per conservare nel modo corretto il cibo.
  3. Tenere separate le bevande dal cibo, in modo da non dover aprire troppo frequentemente il contenitore con gli alimenti.
  4. Assicurarsi di cuocere bene la carne magari servendosi anche degli speciali termometri per misurare la temperatura degli alimenti.
  5. Riporre subito gli avanzi in contenitori termici (a 4 °C, la temperatura del frigorifero).
«Pochi accorgimenti che, se seguiti con attenzione, possono aiutare a ridurre il numero incredibilmente alto di casi di malattie e problemi legati alla sicurezza alimentare» conclude Almanza, ricordando che, solo negli Stati Uniti, ogni anno si registrano 128mila ricoveri in ospedale e 3mila decessi causati dal cibo.



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