La ciccia contrasta la pillola

12 gennaio 2005
Aggiornamenti e focus

La ciccia contrasta la pillola



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Ai molti guasti causati dal sovrappeso se ne aggiunge un'altro, o almeno ne viene confermata l'esistenza. Infatti un recente studio caso-controllo ha provato che nelle donne dalle misure abbondanti cala l'efficacia dei contraccettivi orali. Già in precedenza era stato dimostrato che in caso di obesità e forte sovrappeso contraccettivi alternativi, ma sempre a base ormonale, come i cerotti o le iniezioni sottocutanee depot (a rilascio graduale) non garantiscono più la medesima sicurezza. Il dato sulla pillola però è pressoché inedito.

Raddoppia la possibilità di fallimento


L'indagine è stata condotta selezionando tra le iscritte a una particolare "mutua", 248 donne che avevano avuto una gravidanza malgrado l'uso della pillola nel mese precedente al concepimento. Queste donne, di almeno 18 anni di età, sono poi state confrontate con oltre 500 donne che non avevano concepito grazie all'uso del contraccettivo orale. Entrambi i campioni si sono poi stati suddivisi in base all'indice di massa corporea così come risultava nelle cartelle cliniche relative al mese di riferimento. E' il caso di ricordare che l'indice di massa corporea o BMI si ottiene dividendo il peso in chili per il quadrato dell'altezza in metri, e che secondo le tabelle internazionali si parla di sovrappeso quando il BMI è compreso tra 25 e 30 e di obesità quando supera 30. Considerando le donne che avevano fatto uso regolarmente della pillola, che cioè non avevano mai saltato una somministrazione nel mese precedente la gravidanza, il rischio relativo di fallimento del contraccettivo era pressoché doppio già con un indice di massa corporea superiore a 27,3. Per la precisione, il rischio relativo era pari a 2,12 volte quello delle donne con indice di massa corporea inferiore. Se poi si supera il valore di 32, 2 si ha un ulteriore piccolo aumento a 2,22 volte.

Meglio affiancare un altro mezzo


Se poi si lascia perdere l'indice di massa corporea e si guarda soltanto al peso, il rischio di gravidanze indesiderate aumenta del 70% nelle donne che pesano più di 74,8 kg e ancora quelle che fanno fermare l'ago della bilancia a 86,2 kg e oltre. La spiegazione risiede molto probabilmente nel fatto che gli ormoni, essendo lipofili, vengono sequestrati, per così dire dal tessuto adiposo, oppure metabolizzati più rapidamente. In effetti, il rischio di inefficacia aumenta soprattutto per i contraccettivi con i dosaggi di estrogeni più bassi.Ovviamente qui si parla sempre di richio relativo, quindi questo non significa che la pillola diviene totalmente inefficace: più semplicemente, il basso rischio di fallimento iniziale raddoppia e, secondo i calcoli fatti dai ricercatori, questo significa un aumento di 2-4 gravidanze indesiderate ogni anno ogni 100 donne sovrappeso che usano la pillola. Sì, il rischio assoluto, dunque, non è elevatissimo, ma questo non consola certo che si debba venire a trovare in quella situazione. Di conseguenza, secondo gli autori dello studio, quando si è sovrappeso è bene pensare a sistemi di contraccezione alternativi (a cominciare dal profilattico), anche se non sarebbe una cattiva idea, in vista dell'inizio dell'assunzione della pillola, pensare anche a una consistente riduzione del peso.

Maurizio Imperiali



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