L'ago aiuta in gravidanza

24 marzo 2005
Aggiornamenti e focus

L'ago aiuta in gravidanza



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In gravidanza, si sa, meglio non abusare dei farmaci. Ecco perché strategie alternative, come per esempio, l'agopuntura diventano di particolare interesse in campo ostetrico. Vi si può ricorrere, così, per disturbi come la nausea ma anche come le sciatiche o i problemi venosi, tipici del periodo. Le applicazioni dell'agopuntura, peraltro, investono tutta la gestione del parto: indurre al travaglio nelle gravidanze a termine, aumentare l'intensità e la frequenza delle contrazioni uterine, diminuire il dolore e favorire la dilatazione dell'utero. Uno studio svedese pubblicato dal British Medical Journal affronta il ruolo dell'agopuntura per le donne in gravidanza con dolore alla fascia pelvica. I risultati? Decisamente buoni.

Lo studio del BMJ


Il dolore della zona pelvica è una delle lamentele più comuni tra le donne in gravidanza ed è particolarmente doloroso in almeno un terzo delle donne che ne sono afflitte. I fattori di rischio noti - dicono i ricercatori - sono lavoro particolarmente duro, mal di schiena precedenti o anche precedenti dolori nella stessa zona. Quando poi si è in gravidanza il dolore diventa più intenso ed è localizzato a livello della cresta iliaca posteriore e della piega del gluteo. Ma il dolore si può diffondere, riducendo la capacità di stare in piedi e di camminare ma anche quella di sedersi. In molte puerpere poi, almeno il 7%, il problema rimane presente anche dopo il parto. Un ulteriore problema inoltre è rappresentato dalla difficile diagnosi che porta a confondere il problema con i dolori lombari. Ma una volta individuato il malanno come lo si può affrontare? Il trattamento standard contempla una cintura pelvica, un programma di esercizi domestici e l'"educazione" del paziente. Veramente efficaci? Qualche dubbio c'è, ecco perché il trattamento è stato integrato, nello studio svedese, con esercizi di stabilizzazione e agopuntura. Sono state così prese in considerazione 386 donne in gravidanza con il dolore pelvico e sono state divise, in maniera casuale, in tre gruppi: un gruppo ha ricevuto la terapia standard, un altro l'ha integrata con l'agopuntura e un terzo infine con esercizi di stabilizzazione, mirati ad aumentare mobilità e forza. I livelli di dolore sono stati monitorati ogni mattina e sera e tutte le pazienti sono state poi valutate da un esaminatore indipendente al termine del periodo di trattamento. I risultati sono stati sorprendenti. Sia il gruppo agopuntura che quello degli esercizi stabilizzanti hanno manifestato vantaggi clinici rispetto al solo trattamento standard con una maggiore riduzione del dolore. E l'agopuntura batte gli esercizi.

Marco Malagutti



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