Via il dolore per legge

02 luglio 2010
Interviste

Via il dolore per legge



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di Simona Zazzetta

La legge approvata a marzo 2010 "Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore" modifica e garantisce le modalità con cui i cittadini e i pazienti possono ricorrere a farmaci oppiacei, usati per controllare il dolore. Per renderla concretamente operativa 40 Società scientifiche e rappresentanti delle Istituzioni si incontrano a Firenze, in occasione dell'evento Impact2010 per stilare un documento di linee operative condivise. Dica33 ha intervistato Sandro Sottili, anestesista e algologo, e referente del progetto Hph Ospedale senza dolore per la regione Lombardia, per capire che cosa cambierà rispetto a prima.

Con questa legge cambia il concetto di dolore?
Dal punto di vista clinico per la prima volta una legge integra il concetto che il dolore va considerato un sintomo da gestire e da monitorare in tutti i pazienti, non solo quelli colpiti da tumore, sui quali era maggiormente focalizzata l'attenzione dei medici. Il dolore dovrà essere considerato un parametro vitale, come la pressione del sangue e il battito cardiaco.

Quali sono le novità introdotte dalla legge?
Innanzitutto è stato reso obbligatorio negli ospedali, per medici e infermieri, la registrazione sulla cartella clinica di ogni paziente dell'intensità del dolore misurato con scale validate, il tipo di farmaco in uso, il dosaggio ed eventualmente modificare o iniziare la terapia con analgesici appropriati. Inoltre è stato rimosso il riferimento al dolore oncologico, il che comporta che tutti i pazienti che manifestano dolore dovranno essere trattati. Inoltre, è prevista anche una formazione gestita dal ministero della Salute, per i medici di famiglia i quali potranno prescrivere farmaci oppiacei usando il ricettario rosso regionale. Infine, l'applicazione della legge a livello regionale sarà monitorata dalla Commissione terapia del dolore e cure palliative del ministero della Salute, che vigilerà e punirà le Regioni che non si adegueranno.

Quindi dal punto di vista pratico quali saranno i vantaggi?
Un importante vantaggio sarà la maggiore appropriatezza della terapia del dolore, che sarà somministrata quando necessaria. Per esempio, laddove prima venivano usati gli antidolorifici non steroidei, i cosiddetti Fans, per terapie a lungo termine che comportavano l'assunzione di gastroprotettori, ora è possibile, se ritenuto opportuni, adottare farmaci oppiacei. Inoltre, sono stati aboliti i ricettari speciali con cui si faceva la prescrizione in triplice copia del farmaco oppiaceo, il che significa che se il paziente ha un dolore cronico può rivolgersi al proprio medico per avere il farmaco adatto prescritto con la normale ricetta rossa con cui può acquistare il farmaco in farmacia.

Chi vedrà migliorare la propria condizione?
Esistono categorie di pazienti in cui non è facile comprendere se soffrono e quanto soffrono, come i bambini, gli anziani e gli anziani e tutti soggetti con problemi cognitivi. Questa legge obbliga il personale sanitario a misurare in tutti i pazienti il parametro del dolore usando scale numeriche quando il paziente è in grado di dare risposte o scale visuali quando è invece il medico che deve valutare. Questi importanti strumenti permetteranno a tutti questi pazienti di vedere curato questo aspetto della loro malattia.



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