Acido Acetilsalicilico Zentiva Italia

08 maggio 2024

Acido Acetilsalicilico Zentiva Italia


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Cos'è Acido Acetilsalicilico Zentiva Italia (acido acetilsalicilico)


Acido Acetilsalicilico Zentiva Italia è un farmaco a base di acido acetilsalicilico, appartenente al gruppo terapeutico Antiaggreganti piastrinici, Antipiretici, Analgesici FANS.

A cosa serve Acido Acetilsalicilico Zentiva Italia e perchè si usa


  • Prevenzione secondaria di infarto miocardico, attacchi ischemici transitori (TIA) e ictus ischemico.
  • Prevenzione della morbilità cardiovascolare nei pazienti affetti da angina pectoris stabile.
  • Anamnesi di angina pectoris instabile, eccetto durante la fase acuta.
  • Prevenzione dell'occlusione dei bypass dopo bypass aorto-coronarico (Coronary Artery Bypass Grafting CABG).
  • Angioplastica coronarica, eccetto durante la fase acuta.
Acido acetilsalicilico Zentiva Italia non è raccomandato in situazioni di emergenza.

Indicazioni: come usare Acido Acetilsalicilico Zentiva Italia, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia

Adulti

La forma farmaceutica di Acido acetilsalicilico Zentiva Italia è compressa gastroresistente che non deve essere frantumata o divisa e l'unica dose ottenibile è di 100 mg e suoi multipli. Pertanto, Acido acetilsalicilico Zentiva Italia non è adatto a tutti i dosaggi descritti di seguito. Per i dosaggi per i quali Acido acetilsalicilico Zentiva Italia non è adatto, devono essere utilizzati altri medicinali contenenti acido acetilsalicilico.

Prevenzione secondaria dell'infarto del miocardio

La dose raccomandata è di 75-150 mg una volta al giorno.

Prevenzione della morbilità cardiovascolare nei pazienti affetti da angina pectoris stabile

La dose raccomandata è di 75-150 mg una volta al giorno.

Anamnesi di angina pectoris instabile, eccetto durante la fase acuta

La dose raccomandata è di 75-150 mg una volta al giorno.

Prevenzione dell'occlusione dell'innesto dopo CABG

La dose raccomandata è di 75-150 mg una volta al giorno.

Angioplastica coronarica, tranne durante la fase acuta

La dose raccomandata è di 75-150 mg una volta al giorno.

Prevenzione secondaria di TIA e ictus ischemico

La dose raccomandata è di 75 – 300 mg una volta al giorno.

Acido acetilsalicilico Zentiva Italia non deve essere utilizzato a dosi più elevate a meno che non sia stato consigliato da un medico. La dose non deve superare i 300 mg al giorno.

Anziani

In generale, l'acido acetilsalicilico deve essere usato con cautela nei pazienti anziani che sono più inclini agli eventi avversi. La dose abituale per gli adulti è raccomandata in assenza di grave insufficienza renale o epatica (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Il trattamento deve essere rivisto a intervalli regolari.

Popolazione pediatrica

L'acido acetilsalicilico non deve essere somministrato a bambini e adolescenti di età inferiore a 16 anni, salvo consiglio medico in cui il beneficio supera il rischio (vedere paragrafo 4.4).

Metodo di somministrazione

Per uso orale.

Le compresse devono essere deglutite intere con sufficiente liquido (1/2 bicchiere d'acqua). A causa del rivestimento gastroresistente, le compresse non devono essere frantumate, rotte o masticate perché il rivestimento previene gli effetti irritanti sull'intestino.

Durata della somministrazione

Trattamento a lungo termine con la dose più bassa possibile.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Acido Acetilsalicilico Zentiva Italia


  • Ipersensibilità ai composti dell'acido salicilico o ai FANS e ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Anamnesi di asma causata da salicilati o sostanze con un meccanismo d'azione simile, in particolare FANS.
  • Ulcere gastrointestinali acute.
  • Anamnesi di sanguinamento o perforazione gastrointestinale (insufficienza gastrica o intestinale) causata da una precedente terapia con FANS.
  • Presenza o anamnesi di ulcera/emorragia gastrica e duodenale ricorrente con episodi di ulcerazione o sanguinamento o altri tipi di sanguinamento come emorragie cerebrovascolari.
  • Diatesi emorragica; disturbi della coagulazione come emofilia e trombocitopenia.
  • Grave insufficienza epatica.
  • Grave insufficienza renale.
  • Dosi > 100 mg/die durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
  • Metotrexato utilizzato a dosi > 15 mg/settimana (vedere paragrafo 4.5).

Acido Acetilsalicilico Zentiva Italia può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Dosi basse (fino a 100 mg/die)

Studi clinici indicano che dosi fino a 100 mg/die per uso ostetrico limitato, che richiedono un monitoraggio specializzato, sembrano sicure.

Dosi da 100 – 500 mg/die

Non c'è esperienza clinica sufficiente per quanto riguarda l'uso di dosi superiori a 100 mg/die fino a 500 mg/die. Pertanto, le raccomandazioni seguenti per dosi di 500 mg/die e superiori si applicano anche a questo intervallo di dosaggio.

Dosi da 500 mg/die e oltre

L'inibizione della sintesi delle prostaglandine può influenzare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. I dati provenienti da studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto spontaneo e di malformazione cardiaca e gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine all'inizio della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazione cardiovascolare è aumentato da meno dell'1% fino a circa l'1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali, è stato dimostrato che la somministrazione di un inibitore della sintesi delle prostaglandine provoca un aumento della perdita pre e post-impianto e della letalità embrio-fetale. Inoltre, in animali trattati con un inibitore della sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico, è stata segnalata un'aumentata incidenza di varie malformazioni, comprese quelle cardiovascolari. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l'acido acetilsalicilico non deve essere somministrato se non in caso di assoluta necessità. Se l'acido acetilsalicilico viene utilizzato da una donna che tenta di concepire, o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere mantenuta la più bassa possibile e la durata del trattamento la più breve possibile.

Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a:
  • tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare).
  • disfunzione renale, che può evolvere in insufficienza renale con oligo-idroamniosi.

La madre e il neonato, a fine gravidanza, a:

  • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, effetto antiaggregante che può manifestarsi anche a dosi molto basse.
  • inibizione delle contrazioni uterine con conseguente ritardo o prolungamento del travaglio.
Di conseguenza, l'acido acetilsalicilico a dosi maggiori di 100 mg/die è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.

Allattamento al seno

Basse quantità di salicilati e dei loro metaboliti vengono escreti nel latte materno. Poiché finora non sono stati segnalati effetti indesiderati per il bambino, l'uso a breve termine della dose raccomandata non richiede la sospensione dell'allattamento. In caso di uso a lungo termine e/o somministrazione di dosi più elevate, l'allattamento al seno deve essere interrotto.

Fertilità

Ci sono alcune evidenze che i farmaci che inibiscono la sintesi di ciclossigenasi/prostaglandine possono influenzare la fertilità femminile attraverso un effetto sull'ovulazione. Questo effetto è reversibile dopo l'interruzione del trattamento.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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