28 giugno 2022
Atenololo ABC
Cos'è Atenololo ABC (atenololo)
Atenololo ABC è un farmaco a base di atenololo, appartenente al gruppo terapeutico Betabloccanti selettivi. E' commercializzato in Italia da ABC Farmaceutici S.p.A.
Confezioni e formulazioni di Atenololo ABC disponibili in commercio
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A cosa serve Atenololo ABC e perchè si usa
Ipertensione arteriosa compresa quella di origine renale
· angina pectoris
· aritmie
· infarto miocardico acuto
Indicazioni: come usare Atenololo ABC, posologia, dosi e modo d'uso
È necessario seguire le istruzioni del proprio medico per quanto riguarda dose, modo e frequenza di assunzione delle compresse.
Le compresse devono essere assunte con acqua, preferibilmente sempre alla stessa ora e in una singola somministrazione.
Il miglioramento dello stato di salute non deve comportare l'interruzione del trattamento, a meno che non venga richiesto dal medico. L'interruzione del trattamento deve avvenire in maniera graduale.
La posologia giornaliera indicata è riferita ad un adulto.
Adulti
Ipertensione arteriosa compresa quella di origine renale: una compressa da 100 mg al giorno. Di solito il pieno effetto antiipertensivo si raggiunge dopo una o due settimane di terapia. Se necessario è possibile ottenere un'ulteriore riduzione dei valori pressori associando ATENOLOLO ABC con altri farmaci antiipertensivi. In particolare la somministrazione contemporanea di ATENOLOLO ABC con un diuretico determina un effetto antiipertensivo superiore a quello prodotto dai singoli farmaci.
Angina pectoris: la maggior parte dei pazienti risponde alla somministrazione di una compressa da 100 mg al giorno. Aumentando la posologia non si ottiene generalmente un ulteriore beneficio.
· Aritmie: è possibile una terapia di mantenimento con Atenololo ABC per via orale solo se è richiesta la dose di 100 mg/die.
· Infarto miocardico acuto: Atenololo ABC non è indicato nell'intervento precoce dell'infarto acuto del miocardio. Può essere usato come terapia di mantenimento quando è richiesta la dose di 100 mg/die. Qualora compaia bradicardia e/o ipotensione (di entità tale da richiedere un intervento terapeutico) o altri gravi effetti collaterali, ATENOLOLO ABC deve essere sospeso.
Anziani: Può rendersi necessario ridurre la posologia, particolarmente nei pazienti con compromissione della funzionalità renale.
Bambini: Non esistono esperienze cliniche relative all'impiego pediatrico dell'atenololo; pertanto se ne sconsiglia la somministrazione ai bambini.
Insufficienza renale : poichè l'atenololo è escreto per via renale, è necessario ridurre il dosaggio nei pazienti con grave compromissione della funzionalità renale. Non si verifica accumulo significativo di atenololo nei pazienti che hanno una clearance della creatinina superiore a 35 ml/min/1,73 m2 (il limite normale è di 100 – 150 ml/min/1,73 m2). Nei pazienti con clearance creatininica di 15 – 35 ml/min/1,73 m2 (equivalente a 3,4-6,8 mg% di creatininemia) la posologia deve essere 100 mg a giorni alterni. Per i pazienti con clearance creatininica < 15 ml/min/1,73 m2 (equivalente a 6,8 mg% di creatininemia), la posologia deve essere di 100 mg ogni 4 giorni.
Ai pazienti in emodialisi l'atenololo deve essere somministrato per via orale alla dose di 50 mg dopo ogni seduta e la somministrazione deve essere effettuata in ambiente ospedaliero, in quanto possono verificarsi marcate riduzioni della pressione arteriosa.
Pertanto Atenololo ABC 100 mg compresse rivestite non è indicato in questi pazienti (vedi Par. 4.3).
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Atenololo ABC
Come gli altri beta-bloccanti, ATENOLOLO ABC non deve essere somministrato a pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
Bradicardia; blocco atrioventricolare di 2° e 3° grado; malattia del nodo del seno; scompenso cardiaco non controllato da una terapia adeguata; shock cardiogeno, feocromocitoma non trattato, ipotensione, acidosi metabolica, gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica.
Come tutti i beta-bloccanti ATENOLOLO ABC non deve essere associato a terapia con verapamil o diltiazem.
È necessario che siano trascorse almeno 48 ore dalla sospensione di uno di questi farmaci prima di iniziare la terapia.
Atenolo ABC è controindicato in pazienti in emodialisi (vedi par 4.2).
Atenololo ABC può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
L'atenololo attraversa la barriera placentare e si sono riscontrati livelli ematici nel cordone ombelicale.
Non sono stati effettuati studi sull'impiego di atenololo nel 1° trimestre di gravidanza e pertanto non può essere esclusa la possibilità di un danno fetale.
L'atenololo è stato impiegato, sotto stretto controllo medico, per il trattamento dell'ipertensione nel 3° trimestre. L'uso di atenololo in donne gravide, per il trattamento dell'ipertensione lieve-moderata, è stato associato ad un ritardo della crescita intra-uterina.
L'uso di atenololo in donne che sono in gravidanza o che possono iniziarla richiede un'attenta valutazione dei benefici indotti dalla terapia rispetto ai possibili rischi, particolarmente nel 1° e 2° trimestre di gestazione.
Allattamento
Si riscontra un accumulo significativo di atenololo nel latte materno. Pertanto deve essere adottata cautela quando il farmaco viene somministrato a donne che allattano.
I nati da madri che hanno assunto atenololo poco prima di partorire o durante l'allattamento possono essere a rischio di ipoglicemia e bradicardia. Bisogna porre attenzione quando l'atenololo è assunto durante la gravidanza o l'allattamento.
Quali sono gli effetti indesiderati di Atenololo ABC
Negli studi clinici condotti con atenololo, gli eventi indesiderati segnalati sono generalmente attribuibili alle azioni farmacologiche di atenololo.
I seguenti effetti indesiderati, elencati per sistema corporeo, sono stati riportati con le seguenti frequenze: molto comuni (≥10%), comuni (1-9,9%), non comuni (0,1-0,9%), rari (0,01-0,09%), molto rari (<0,01%) inclusi casi isolati.
Disturbi cardiaci:
Comuni: bradicardia;
Rari: deterioramento della funzionalità cardiaca, insorgenza di blocco cardiaco.
Disturbi vascolari:
Comuni: freddo alle estremità
Rari: ipotensione posturale che può essere associata a sincope, aggravamento della claudicazione intermittente, nei pazienti sensibili fenomeno di Raynaud.
Disturbi del sistema nervoso:
Rari: capogiri; cefalea; parestesia
Disturbi psichiatrici:
Non comuni: disturbi del sonno similmente a quanto riportato da altri beta-bloccanti.
Rari: cambiamenti dell'umore, incubi; psicosi o allucinazioni, aggravamento di sindromi nervose con depressione mentale, catatonia, confusione e turbe della memoria.
Disturbi gastrointestinali:
Comuni: disturbi gastrointestinali.
Rari: secchezza delle fauci.
Esami di laboratorio:
Comuni: aumento dei livelli di transaminasi
Molto rari: è stato osservato un incremento di anticorpi antinucleo, tuttavia non è chiara la rilevanza clinica.
Disturbi epatobiliari:
Rari: tossicità epatica, inclusa la colestasi intraepatica.
Disturbi del sangue e sistema linfatico:
Rari: porpora, trombocitopenia.
Disturbi della pelle e del tessuto sottocutaneo:
Rari: alopecia, reazioni cutanee di tipo psoriasico; rash cutaneo, inoltre, l'atenololo può esacerbare la depigmentazione nei soggetti affetti da vitiligine, aggravamento della psoriasi
Disturbi oculari:
Rari: secchezza agli occhi, disturbi alla vista.
Disturbi del sistema riproduttore e della mammella:
Rari: impotenza
Disturbi respiratori, toracici e del mediastino:
Rari: in pazienti con asma bronchiale o con una storia di problemi asmatici può verificarsi broncospasmo.
Disturbi generici e al sito di somministrazione:
Comune: affaticamento
Disturbi del metabolismo e della nutrizione:
Ipoglicemia, iperglicemia. Modifica delle concentrazioni ematiche di trigliceridi e colesterolo.
Qualora, secondo il giudizio clinico, la qualità di vita del paziente venisse negativamente interessata dalla presenza di un qualsiasi effetto indesiderato sopraelencato, deve essere considerata la sospensione del trattamento.
Patologie correlate:
- Angina
L'angina pectoris consiste in un dolore temporaneo al torace o in una sensazione di oppressione toracica provocati dall'insufficiente apporto di ossigeno al tessuto miocardico del cuore. - Aritmia cardiaca
Alterazione della normale frequenza o regolarità del battito cardiaco. Il ritmo cardiaco viene considerato anormale se la frequenza è eccessivamente rapida (tachicardia), lenta (bradicardia) o irregolare. - Infarto
Le malattie cardiovascolari costituiscono la causa di morte di primaria rilevanza in Europa. La Giornata Mondiale del cuore è l’occasione per ricordare l’importanza della prevenzione - Ipertensione
L'ipertensione è uno dei più comuni fattori di rischio cardiovascolare, eppure il 17% degli intervistati in una recente indagine lo ignora. Meglio non sottovalutarla e tenere sotto controllo la propria pressione arteriosa
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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