24 aprile 2024
Elettrolitica Reidratante III B. Braun
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Cos'è Elettrolitica Reidratante III B. Braun (sodio cloruro + potassio cloruro + calcio cloruro + magnesio cloruro + sodio acetato + sodio citrato)
Elettrolitica Reidratante III B. Braun è un farmaco a base di sodio cloruro + potassio cloruro + calcio cloruro + magnesio cloruro + sodio acetato + sodio citrato, appartenente al gruppo terapeutico Soluzioni endovena elettrolitiche.
A cosa serve Elettrolitica Reidratante III B. Braun e perchè si usa
Reintegrazione dei fluidi e di elettroliti. Trattamento degli stati di acidosi lievi e moderati ma non gravi.
Indicazioni: come usare Elettrolitica Reidratante III B. Braun, posologia, dosi e modo d'uso
Agitare bene durante la preparazione e prima dell'uso.
Uso endovenoso. La dose è dipendente dall'età, peso e condizioni cliniche del paziente; tenere in considerazione che il fabbisogno giornaliero di potassio è nell'adulto di circa 40-80 mEq e nel bambino 2-3 mEq/Kg. La dose totale non deve eccedere i 200 mEq al giorno.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Elettrolitica Reidratante III B. Braun
- condizioni in cui è presente ipercaliemia o in cui esista ritenzione di potassio;
- alcalosi metabolica e respiratoria;
- grave insufficienza epatica (incapacità a metabolizzare lo ione acetato);
- ipernatriemia;
- stati di iperidratazione;
- ipercalcemia;
- grave insufficienza renale (oliguria o anuria);
- insufficienza cardiaca scompensata;
- stati clinici associati ad edemi e ritenzione idrosalina.
- trattamento in concomitanza con ceftriaxone nei neonati (≤28 giorni di età), anche in caso di utilizzo di linee di infusione separate. Vedere paragrafi 4.5, 4.8 e 6.2.
Elettrolitica Reidratante III B. Braun può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
In gravidanza somministrare solo in caso di effettiva necessità. Usare con la massima cautela nella eclampsia.
Allattamento
Il passaggio di ELETTROLITICA REIDRATANTE B. Braun nel latte materno non è ancora stato sufficientemente studiato. Al momento non è noto se ELETTROLITICA REIDRATANTE B. Braun attraversi la barriera placentare e se sia escreto nel latte materno. Non sono disponibili nemmeno dati da esperimenti su animali. Durante l'allattamento somministrare solo in caso di effettiva necessità.
Quali sono gli effetti indesiderati di Elettrolitica Reidratante III B. Braun
Il seguente elenco include un numero di reazioni avverse sistemiche che possono essere associate con l'uso di ELETTROLITICA REIDRATANTE B. Braun.
Nelle condizioni di un utilizzo corretto generalmente si verificano con bassa frequenza.
Patologie cardiache
Aritmie, disturbi della conduzione.
Patologie vascolari
Ipotensione.
Patologie del sistema nervoso centrale
Parestesie.
Patologie gastrointestinali
Nausea, vomito.
Patologie del sistema muscolo-scheletrico
Disturbi neuromuscolari.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Risposte febbrili, infezioni nella sede di iniezione, trombosi venose e flebiti.
Precipitazione del sale calcio-ceftriaxone
Raramente sono state riferite reazioni avverse gravi, e in alcuni casi fatali, in neonati pretermine e in nati a termine (di età >28 giorni) che erano stati trattati con ceftriaxone e calcio per via endovenosa. La presenza di precipitazione del sale calcio-ceftriaxone è stata rilevata post mortem nei polmoni e nei reni. L'elevato rischio di precipitazione nei neonati è una conseguenza del loro basso volume ematico e della maggiore emivita di ceftriaxone rispetto agli adulti (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
Sono stati riferiti casi di precipitazione renale, principalmente nei bambini sopra i 3 anni di età trattati con dosi giornaliere elevate (es. ≤80 mg/kg/die) o con dosi totali superiori ai 10 grammi e che presentavano altri fattori di rischio (es. restrizione dei fluidi, pazienti costretti a letto). Il rischio di formazione di precipitato aumenta nei pazienti immobilizzati o disidratati. Questo evento può essere sintomatico o asintomatico, può causare insufficienza renale e anuria ed è reversibile con l'interruzione della somministrazione.
È stata osservata precipitazione del sale di calcio-ceftriaxone nella colecisti, principalmente in pazienti trattati con dosi superiori alla dose standard raccomandata. Nei bambini, studi prospettici hanno dimostrato un'incidenza variabile di precipitazione con la somministrazione per via endovenosa; in alcuni studi l'incidenza è risultata superiore al 30%. tale incidenza sembra essere inferiore somministrando le infusioni lentamente (20-30 minuti). Questo effetto è generalmente asintomatico, ma in casi rari le precipitazioni sono state accompagnate da sintomi clinici, quali dolore, nausea e vomito. In questi casi è raccomandato il trattamento sintomatico. La precipitazione è generalmente reversibile con l'interruzione della somministrazione.
In caso di reazione avversa, interrompere la somministrazione e conservare la parte non somministrata per eventuali esami.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Patologie correlate:
- Malassorbimento
Condizione caratterizzata dall'insufficiente assorbimento delle sostanze nutritive a livello intestinale. Normalmente, gli alimenti vengono digeriti e successivamente le sostanze nutritive in essi contenute vengono assorbite nel circolo ematico, specialmente a livello dell'intestino tenue. - Salmonellosi
La salmonellosi è una infezione gastrointestinale molto contagiosa causate dal consumo di cibi contaminati da batteri appartenenti al genere Salmonella (esclusa la Salmonella typhi, che provoca il tifo). - Ustioni
Lesioni della cute provocate da temperature molto elevate. Anche particolari sostanze chimiche, l'elettricità e le radiazioni possono provocare ustioni.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico