Reopro

19 aprile 2024

Reopro


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Nota: Per informazioni su farmaci e confezioni ritirate dal commercio accedi al portale AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).


Cos'è Reopro (abciximab)


Reopro è un farmaco a base di abciximab, appartenente al gruppo terapeutico Antiaggreganti piastrinici.

A cosa serve Reopro e perchè si usa


Il ReoPro è indicato negli adulti, in associazione con eparina ed acido acetilsalicilico, per:
  • Intervento sull'albero coronarico per via percutanea
Per la prevenzione delle complicanze cardiache di tipo ischemico in pazienti sottoposti ad intervento sull'albero coronarico per via percutanea (angioplastica con palloncino, aterectomia e stent) (vedere paragrafo 5.1).
  • Angina instabile
Per la riduzione del rischio a breve termine (1 mese) di infarto del miocardio, in pazienti con angina instabile che non rispondono alla terapia medica convenzionale completa e che sono candidati a un intervento sull'albero coronarico per via percutanea.

Indicazioni: come usare Reopro, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia

Adulti

La dose raccomandata di ReoPro è di 0,25 mg/kg in bolo endovenoso, seguita immediatamente dalla somministrazione di 0,125 µg/kg/min (fino ad un massimo di 10 µg/min) per infusione endovenosa continua.

Per la stabilizzazione dei pazienti con angina instabile, la somministrazione del bolo seguita dall'infusione deve iniziare fino a 24 ore prima del possibile intervento e concludersi 12 ore dopo.

Per la prevenzione delle complicanze cardiache di tipo ischemico in pazienti sottoposti ad intervento sull'albero coronarico per via percutanea e che non stanno attualmente ricevendo una infusione di ReoPro, il bolo deve essere somministrato da 10 a 60 minuti prima dell'intervento e seguito da un'infusione per 12 ore.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l'efficacia di ReoPro nei bambini di età inferiore ai 18 anni non sono state stabilite.Non ci sono dati disponibili.

Modo di somministrazione

Il ReoPro è utilizzabile in pazienti adulti per somministrazione endovenosa.

Il ReoPro deve essere somministrato solo quando sia disponibile una valida assistenza di personale medico e infermieristico specializzato. Si deve inoltre poter disporre di tests ematologici e di strutture per la somministrazione di emoderivati.

Per le istruzioni sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Reopro


Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti o ad anticorpi monoclonali murini o alla papaina. Possono essere presenti tracce di papaina derivanti dal processo di produzione.

Dato che l'inibizione dell'aggregazione piastrinica aumenta il rischio di emorragia, il ReoPro è controindicato nelle seguenti situazioni cliniche: emorragia interna in atto; storia di accidente cerebrovascolare nei due anni precedenti; recente intervento chirurgico o trauma a livello cranico o spinale (entro i due mesi precedenti); recente intervento chirurgico maggiore (entro i due mesi precedenti); neoplasia intracranica; malformazione arterovenosa od aneurisma; diatesi emorragica nota od ipertensione grave non controllata; trombocitopenia preesistente; vasculite; retinopatia ipertensiva; grave insufficienza epatica.

Poiché sono disponibili solo dati limitati, l'uso di ReoPro è controindicato nei pazienti con grave insufficienza renale che necessitano di emodialisi (vedere paragrafo 4.4, sezione sulla malattia renale).

Reopro può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Non è noto se abciximab possa causare un danno fetale se somministrato a donne in gravidanza. ReoPro non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessità.

Allattamento

L'allattamento al seno deve essere interrotto in quanto non ci sono studi sull'uomo o sull'animale relativi all'escrezione di abciximab nel latte materno.

Fertilità

Non sono stati condotti studi con ReoPro sulla riproduzione animale. Inoltre non è noto se abciximab possa comprometterne la capacità di procreare.

Quali sono gli effetti indesiderati di Reopro


Riassunto del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse più frequenti sono emorragia, lombalgia, ipotensione, nausea, dolore toracico, vomito, cefalea, bradicardia, febbre (piressia), dolore nel sito di accesso e trombocitopenia. Raramente sono stati riscontrati tamponamento cardiaco, emorragia polmonare (principalmente alveolare) e la sindrome da distress respiratorio dell'adulto.

Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse riportate in Tabella 1 si basano su quanto osservato durante gli studi clinici e a seguito dell'uso post-marketing di abciximab in tutto il mondo. All'interno della classificazione per sistemi e organi, le reazioni avverse sono elencate con frequenza decrescente in base alla seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Tabella 1

Tabella delle reazioni avverse*

Patologie del sistema emolinfopoietico Disturbi del sistema immunitario Patologie del sistema nervoso Patologie cardiache

Comune: Trombocitopenia

Raro: Reazione anafilattica*, ipersensibilità/reazioni allergiche

Comune: Cefalea

Comune: Bradicardia

Raro: Tamponamento cardiaco

Patologie vascolari

Comune: Emorragia, ipotensione, edema periferico

Non comune: Emorragia intracranica

Raro: Emorragia ad esito fatale

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Patologie gastrointestinali Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Raro: Sindrome da distress respiratorio dell'adulto, emorragia polmonare

Comune: Emorragia gastrointestinale*, nausea, vomito

Comune: Lombalgia

Comune: Dolore toracico, piressia, dolore nel sito di accesso, dolore addominale *Vedere paragrafo 4.4

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Emorragia

Nello studio EPIC, in cui è stato utilizzato un regime di dosaggio dell'eparina standard, non aggiustato sul peso corporeo, le più comuni complicanze verificatesi in corso di terapia con ReoPro sono state di tipo emorragico durante le prime 36 ore. L'incidenza di complicanze emorragiche maggiori, di complicanze emorragiche minori e di necessità di trasfusioni di emoderivati è risultata circa doppia. Fra i pazienti che hanno presentato complicanze emorragiche maggiori, il 67% si è verificato in regione inguinale a livello del sito di accesso arterioso.

Le emorragie maggiori e minori sono definite come segue:

Emorragie maggiori: Diminuzione dei livelli ematici di emoglobina > 5 g/dl

Emorragie minori: Macroematuria spontanea, o ematemesi, o perdita ematica con riduzione dei livelli di emoglobina > 3 g/dl, o diminuzione dell'emoglobina > 4 g/dl senza perdita ematica evidente.

In uno studio clinico successivo, EPILOG, usando il regime di eparina, la rimozione della cannula e le linee guida per l'accesso all'arteria femorale descritti al paragrafo 4.4, sezione su Precauzioni per ridurre l'incidenza di emorragia, l'incidenza di complicanze emorragiche maggiori non associate ad intervento di by-pass aorto-coronarico nei pazienti trattati con ReoPro (1,1%) non è risultata essere differente rispetto a quella osservata nei pazienti trattati con placebo (1,1%), e non vi è stato un aumento significativo nell'incidenza di emorragie intracraniche. La riduzione delle complicanze emorragiche maggiori osservate nello studio EPILOG è stata ottenuta senza alcuna perdita di efficacia. Allo stesso modo, nello studio EPISTENT, l'incidenza delle complicanze emorragiche maggiori non associate ad intervento di by-pass aorto-coronarico in pazienti trattati con ReoPro più angioplastica con palloncino (0,6%) o con ReoPro e impianto di stent (0,8%) non è risultata essere significativamente diversa da quella osservata nei pazienti trattati con placebo e impianto di stent (1,0%). Nello studio CAPTURE, in cui non è stato usato un regime di eparina a basse dosi, l'incidenza di complicanze emorragiche maggiori non associate con l'intervento di by-pass aorto-coronarico fu più alta nei pazienti trattati con ReoPro (3,8%) rispetto a quelli trattati con placebo (1,9%).

Sebbene i dati siano limitati, il trattamento con ReoPro nei pazienti sottoposti a by-pass aorto-coronarico non è stato accompagnato da un eccesso di complicanze emorragiche maggiori. Alcuni pazienti che presentavano un tempo di sanguinamento prolungato, prima di sottoporsi all'intervento chirurgico hanno ricevuto trasfusioni di piastrine per correggere il tempo di sanguinamento (vedere paragrafo 4.4, sezione su Trasfusione per ripristinare la funzione piastrinica).

Altre patologie vascolari

Studi clinici suggeriscono che l'aderenza al regime di eparina attualmente raccomandato, aggiustato sul peso corporeo, sia associato ad un rischio più basso di emorragia intracranica rispetto ai protocolli precedenti (dose più alta, non aggiustata sul peso corporeo). L'incidenza totale di emorragia intracranica e di ictus non emorragico nei 4 principali studi è stata simile, con 9 casi su 3.023 (0,30%) per i pazienti trattati con placebo e 15 casi su 4.680 (0,32%) per i pazienti trattati con ReoPro. L'incidenza di emorragia intracranica è stata dello 0,10% nei pazienti trattati con placebo e dello 0,15% nei pazienti trattati con ReoPro.

Nello studio GUSTO V 16.588 pazienti con infarto acuto del miocardio furono sottoposti, in maniera randomizzata, al trattamento con ReoPro associato a mezza dose di reteplase o con solo reteplase a dose intera. L'incidenza dell'emorragia non intracranica di entità moderata o grave risultò aumentata in quei pazienti che avevano ricevuto ReoPro e mezza dose di reteplase rispetto a quelli che avevano ricevuto solo reteplase (rispettivamente, 4,6% versus 2,3%).

Trombocitopenia

Pazienti trattati con ReoPro hanno mostrato una maggiore probabilità di manifestare trombocitopenia

(conta delle piastrine inferiore a 100.000 cellule/µl) rispetto ai pazienti trattati con placebo. Negli studi clinici EPILOG e EPISTENT che impiegano ReoPro associato ad un regime di eparina a basse dosi raccomandate, aggiustate sul peso corporeo, l'incidenza è stata del 2,8% rispetto all'1,1% dei pazienti trattati con placebo. Trombocitopenia è stata osservata con percentuali più alte dopo la risomministrazione (vedere sezione più avanti sulla Risomminstrazione).

Risomministrazione

Negli studi clinici di Fase III, la formazione dell'anticorpo antichimerico umano (HACA) fu riscontrata, generalmente a basso titolo, in circa il 5-6% dei pazienti da 2 a 4 settimane dopo aver ricevuto una prima somministrazione di ReoPro.

La risomministrazione di ReoPro a pazienti sottoposti a PTCA fu valutata con un registro che comprendeva 1.342 trattamenti effettuati in 1.286 pazienti. La maggior parte dei pazienti stava ricevendo la seconda somministrazione di ReoPro, mentre il 15% stava ricevendo la terza o somministrazioni successive. La percentuale complessiva della positività per HACA prima della risomministrazione era del 6% ed aumentò al 27% dopo la risomministrazione.

In uno studio su dati da registro sulla risomministrazione in pazienti che ricevevano una seconda o successiva somministrazione di ReoPro, l'incidenza di qualsiasi grado di trombocitopenia fu del 5%, con un'incidenza di trombocitopenia grave del 2% (< 20.000 cellule/µl). I fattori associati con un aumentato rischio di trombocitopenia erano un'anamnesi di trombocitopenia a seguito di una precedente esposizione a ReoPro, la risomministrazione entro 30 giorni ed una positività per la ricerca degli anticorpi umani antichimerici HACA antecedente la risomministrazione.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco. Sito web: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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