26 aprile 2024
Taigalor
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Cos'è Taigalor (lornoxicam)
Taigalor è un farmaco a base di lornoxicam, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici FANS.
A cosa serve Taigalor e perchè si usa
- Sollievo a breve termine del dolore acuto di intensità da lieve a moderata
- Sollievo sintomatico del dolore e dell'infiammazione nell'osteoartrite
- Sollievo sintomatico del dolore e dell'infiammazione nell'artrite reumatoide
Indicazioni: come usare Taigalor, posologia, dosi e modo d'uso
Per tutti i pazienti il dosaggio adeguato deve essere istituito in base alla risposta individuale al trattamento.
Dolore
8-16 mg di lornoxicamal giorno suddivisi in 2 o 3 somministrazioni. Il dosaggio massimo giornaliero raccomandato è di 16 mg.
Osteoartrite ed Artrite Reumatoide
Il dosaggio iniziale raccomandato è di 12 mg di lornoxicamal giorno suddivisi in 2 o 3 somministrazioni. Il dosaggio di mantenimento non deve superare i 16 mg di lornoxicamal giorno.
Le compresse rivestite Taigalor sono formulate per una somministrazione orale e devono essere ingerite con una quantità sufficiente di liquido.
Informazioni aggiuntive per particolari gruppi di pazienti
Bambini ed adolescenti
L'impiego di lornoxicam non è raccomandato nei bambini ed adolescenti sotto i 18 anni di età a causa di una mancanza di dati sulla sicurezza e sull'efficacia.
Anziani
Salvo insufficienza renale o epatica, non è necessaria alcuna specifica modifica del dosaggio nei pazienti anziani con età superiore ai 65 anni. Lornoxicam deve essere somministrato con precauzione negli anziani, poichè in questi pazienti gli effetti avversi a livello gastrointestinale sono meno tollerati (vedere paragrafo 4.4).
Insufficienza renale
Nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata il dosaggio massimo giornaliero raccomandato è di 12 mg suddivisi in 2 o 3 somministrazioni (vedere paragrafo 4.4).
Insufficienza epatica
Nei pazienti con insufficienza epatica moderata il dosaggio massimo giornaliero raccomandato è di 12 mg suddivisi in 2 o 3 somministrazioni (vedere paragrafo4.4).
Gli effetti indesiderati possono essere contenuti con l'impiego della dose efficace più bassa per il tempo più breve necessario a controllare i sintomi (vedere paragrafo4.4).
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Taigalor
-Ipersensibilità al lornoxicam o ad uno qualsiasi degli eccipienti
- Trombocitopenia
- Ipersensibilità (sintomi come asma, rinite, angioedema o orticaria) ad altri farmaci antinfiammatori non
- steroidei (FANS) incluso l'acido acetilsalicilico
- Grave insufficienza cardiaca
- Emorragia gastrointestinale, cerebrovascolare o altri fenomeni emorragici
- Precedenti episodi emorragici o perforazioni gastrointestinali, associati a precedente terapia con FANS
- Episodi di ulcera peptica ricorrente/emorragie (due o più episodi distinti di comprovata
- ulcerazione o sanguinamento) precedenti, o in corso
- Grave insufficienza epatica
- Grave insufficienza renale (creatinina sierica > 700 μmol/l)
- Terzo trimestre di gravidanza(vedere paragrafo 4.6).
Taigalor può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Lornoxicam è controindicato nel terzo trimestre di gravidanza e non dovrebbe essere assunto durante il primo e secondo trimestre della gravidanza (parto incluso) poichè non sono disponibili dati clinici in tale condizione.
Non ci sono sufficienti dati relativamente all'impiego di lornoxicam in donne gravide. Gli studi negli animali hanno dimostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo5.3).
L'inibizione della sintesi di prostaglandina può influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale. I dati raccolti dagli studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio d'aborto spontaneo e di malformazione cardiaca a seguito dell'uso di un inibitore della sintesi di prostaglandina nelle prime fasi della gravidanza. Si ritiene che il rischio aumenti con l'aumentare del dosaggio e della durata del trattamento. Negli animali, la somministrazione di un inibitore della sintesi delle prostaglandine ha dimostrato di provocare, prima e dopo, un aumento di rischio del distacco dell'embrione e letalità embrione-fetale. Durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, gli inibitori della sintesi di prostaglandina non devono essere somministrati a meno che non sia chiaramente necessario.
Gli inibitori della sintesi di prostaglandina somministrati durante il terzo trimestre di gravidanza possono esporre il feto a tossicità cardiopolmonare (chiusura prematura del dotto arterioso ed ipertensione polmonare) e a una disfunzione renale che può portare a insufficienza renale e quindi ad una ridotta quantità di liquido amniotico. Al termine della gravidanza, gli inibitori della sintesi di prostaglandina possono esporre la madre ed il feto ad un aumento del tempo di sanguinamento e all'inibizione delle contrazioni uterine, con conseguente ritardo o prolungamento del travaglio. Quindi, l'impiego di lornoxicam è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3)
Allattamento
Non sono disponibili dati relativi all'escrezione di lornoxicam nel latte materno umano. Lornoxicam è escreto nel latte dei ratti a concentrazioni relativamente elevate. Pertanto lornoxicam non deve essere somministrato alle donne che allattano al seno.
Quali sono gli effetti indesiderati di Taigalor
Gli eventi avversi più comunemente osservati con i FANS sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, talvolta fatali, soprattutto nei pazienti anziani (vedere paragrafo 4.4). Nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatite ulcerosa, riacutizzazioni di coliti e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4) sono stati riportati a seguito di somministrazione di FANS. Meno frequentemente è stata osservata gastrite.
Circa il 20% dei pazienti trattati con lornoxicam può incorrere in reazioni avverse. Gli eventi indesiderati più frequenti di lornoxicam includono nausea, dispepsia, indigestione, dolore addominale, vomito, e diarrea. Sulla base degli studi disponibili, questi sintomi sono stati generalmente osservati in meno del 10% dei pazienti.
Sono stati riportati episodi di edema, ipertensione e scompenso cardiaco, in associazione al trattamento con FANS.
Dati provenienti da studi clinici ed epidemiologici indicano che l'impiego di alcuni FANS (in modo particolare in trattamenti a dosi elevate e a lungo termine) può essere associato con un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (ad esempio infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4).
Eccezionalmente, manifestazione di complicazioni infettive serie della cute e dei tessuti molli durante la varicella.
Di seguito sono elencati gli effetti indesiderati che generalmente si sono verificati in più dello 0,05% dei 6.417 pazienti trattati nel corso degli studi clinici di fase II, III e IV.
Molto comune(≥1/10); Comune (≥1/100, <1/10); Non comune (≥1/1000, <1/100); Raro (≥1/10.000, <1/1.000); Molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Infezioni edinfestazioni
Rari: Faringite.
Patologie del sistema emolinfopoietico
Raro: Anemia, trombocitopenia, leucopenia, prolungamento del tempo di sanguinamento
Molto raro: Ecchimosi. I FANS sono stati ritenuti responsabili di patologie ematologiche potenzialmente severe quali neutropenia, agranulocitosi, anemia aplastica, edanemia emolitica come effetti di classe.
Disturbi del sistema immunitario
Raro: Ipersensibilità, reazione anafilattoide e anafilassi.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non comune: Anoressia, variazioni di peso.
Disturbi psichiatrici
Non comune: Insonnia, depressione.
Raro: Confusione, nervosismo, agitazione.
Patologie del sistema nervoso
Comune: Cefalea lieve e transitoria, vertigini.
Raro: Sonnolenza, parestesia, disgeusia, tremori, emicrania.
Molto raro: meningite asettica in pazienti con LES e connettivite mista (vedere paragrafo 4.4)
Patologie dell'occhio
Non comune: Congiuntivite
Raro: Disturbi della visione.
Patologie dell'orecchio e del labirinto
Non comune: Vertigini, tinnito.
Patologie cardiache
Non comune: Palpitazioni, tachicardia, edema, insufficienza cardiaca.
Patologie vascolari
Non comune: Rossore, edema.
Raro: Ipertensione, vampate di calore, emorragia, ematoma.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non comune: Rinite.
Raro: Dispnea, tosse, broncospasmo.
Patologie gastrointestinali
Comune: Nausea, dolore addominale, dispepsia, diarrea, vomito.
Non comune: Costipazione, flatulenza, eruttazione, secchezza delle fauci, gastrite, ulcera gastrica, dolore del tratto addominale superiore, ulcera duodenale, ulcerazione della bocca.
Raro: Melena, ematemesi, stomatite, esofagite, reflusso gastroesofageo, disfagia, stomatite aftosa, glossite, ulcera peptica perforata, emorragia gastrointestinale.
Patologie epatobiliari
Non comune: Aumento dei livelli dei parametri della funzione epatica, SGPT (ALT) o SGOT (AST).
Molto raro: Epatotossicità che si può manifestare per es. con insufficienza epatica, epatite, ittero e colestasi.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune: Rash, prurito, iperidrosi, rash eritematoso, orticaria e angioedema, alopecia.
Rari: Dermatitee eczema, porpora.
Molto rari: Edema e reazioni bollose, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non comune: Artralgia.
Raro: Dolore alle ossa, spasmi muscolari, mialgia.
Patologie renali ed urinarie
Raro: Nicturia, disturbi della minzione, aumento dell'azoto ureico nel sangue e dei livelli di creatinina.
Molto raro: lornoxicam può causareinsufficienza renale acuta nei pazienti con preesistente danno renale, in quantodipendono dalle prostaglandine renali per il mantenimento del flusso sanguigno renale (vedere paragrafo 4.4). La nefrotossicità in varie forme incluse nefrite e sindrome nefrosica è stata associata ai FANS come effetto di classe.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non comune: Malessere, edema facciale.
Raro: Astenia.
Patologie correlate:
- Artrite reumatoide
Tra le malattie reumatiche l’artrite reumatoide è una di quelle con più forte impatto sociale in termini di incidenza, riduzione della qualità di vita, in soggetti spesso giovani, e costi economici. Cruciale è la diagnosi precoce - Artrosi
L'artrosi è una malattia cronica della cartilagine articolare e dei tessuti circostanti, caratterizzata da dolore, rigidità e deficit funzionale. - Herpes zoster
Infezione (comunemente chiamata anche fuoco di sant'Antonio) provocata dal virus della varicella-zoster, che causa una dolorosa eruzione cutanea di vescicole piene di liquido. - Lupus eritematoso sistemico
Malattia infiammatoria cronica del tessuto connettivo, che può colpire articolazioni, reni, mucose e pareti dei vasi sanguigni. - Mastopatia fibrocistica
Lesione benigna caratterizzata dalla presenza di dolore, cisti e modularità diffuse della mammella. Piccoli noduli sono normalmente presenti nel tessuto mammario, dovuti alle fluttuazioni ormonali a cui l'organo è sottoposto ad ogni ciclo mestruale. Il loro ingrandimento, associato alla presenza di - Morbo di Paget
Malattia cronica dello scheletro, chiamata anche osteite deformante, caratterizzata da un rimodellamento patologico del tessuto osseo che ne provoca l'ingrossamento e l'indebolimento. - Orecchioni
Infezione virale contagiosa, detta anche parorite epidemica, che colpisce le ghiandole salivari, in particolar modo le ghiandole parotidi, situate in prossimità dell'orecchio. L'infezione conferisce immunità per tutta la vita ed è quindi caratteristica dell'infanzia. - Pleurite
Infiammazione acuta o cronica della pleura, membrana composta da due foglietti che rivestono la superficie esterna dei polmoni e l'interno della cavità toracica, a stretto contatto fra loro e separati solo da una piccola quantità di liquido. - Poliposi
Condizione caratterizzata dalla presenza nel tubo digerente di numerosi polipi. I polipi neoformazioni benigne di tessuto che crescono nella parete dell'intestino, e più raramente dello stomaco, sporgendo nel lume, a volte attaccati attraverso un peduncolo. - Sclerodermia
Domenica 26 settembre 2010 è la Giornata del Ciclamino, che offre la possibilità da ormai dieci anni, di sostenere la lotta alla Sclerodermia. Una patologia cronica, autoimmune, invalidante, multiorgano che colpisce in prevalenza le donne, ma può essere diagnosticata per tempo - Sindrome temporo-mandibolare
Alterazione della giunzione fra osso temporale del cranio e mandibola, o dei legamenti e dei muscoli che la supportano e la fanno muovere. Si tratta di un'articolazione molto delicata, il cui allineamento deve essere perfetto per permettere una normale masticazione - Tendinite
Infiammazione dei tendini le strutture di tessuto fibroso che connettono i muscoli all'osso. In alcuni casi l'infiammazione si estende alla... - Tiroidite
Alla prevenzione delle patologie tiroidee prima, durante e dopo la gravidanza è dedicata la Giornata Nazionale della Tiroide 2010, promossa e organizzata dalle principali associazioni dei pazienti
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico