Covid-19 e bambini: le conseguenze psicologiche

17 luglio 2020
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Covid-19 e bambini: le conseguenze psicologiche



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Il lungo e forzato isolamento dovuto all'emergenza Covid-19 ha avuto conseguenze importanti anche sullo stato emotivo delle famiglie, sia dei bambini e adolescenti che dei loro genitori. Lo hanno confermato i risultati di una ricerca condotta a livello nazionale dall'IRCCS Gaslini e dall'Università di Genova. L'indagine, condotta da neuropsichiatri, psicologi e altri esperti, ha voluto monitorare l'impatto della pandemia sui bambini e le loro famiglie, con una particolare attenzione ai giovanissimi affetti da malattia cronica. Un'attenzione che si è tradotta anche in un'iniziativa concreta nel capoluogo ligure: L'IRCCS Gaslini ha aperto un Laboratorio post- emergenza per intercettare situazioni di disagio psicofisico legate alla Fase 1 della pandemia.

Il periodo di lockdown ha avuto conseguenze importanti. E anche durante la più 'permissiva' Fase 2 il disagio non è certamente sparito. Spiega il professor Lino Nobili, direttore della Neuropsichiatra Infantile dell'IRCCS Gaslini: "Nel 65% dei bambini di età minore ai 6 anni e nel 71% di quelli oltre i 6 anni (fino a 18) sono insorte problematiche comportamentali e sintomi di regressione. Sotto i 6 anni i problemi più frequenti sono stati l'aumento dell'irritabilità, disturbi del sonno e ansia (inquietudine, ansia da separazione). Nei più grandi (6-18 anni) i disturbi più frequenti erano quelli definibili come 'componente somatica', cioè ansia e sensazione di mancanza d'aria, oltre che disturbi del sonno (difficoltà ad addormentarsi, e al risveglio)".

Negli adolescenti ci sono stati molti casi di "ritardo di fase", la condizione per cui il ragazzino va a letto molto tardi e non riesce a svegliarsi al mattino. Tra i più grandi era molto diffusa una instabilità emotiva con irritabilità e cambiamenti nel tono dell'umore. Se i genitori erano insofferenti a causa dell'isolamento, il loro disagio veniva "assorbito" dai figli. La crisi veniva ampliata anche dall'assenza dei nonni, da preoccupazioni dei genitori per il lavoro, e dalla mancanza di socializzazione.

La ricerca ha verificato che se in famiglia gli adulti erano ansiosi, soffrivano di disturbi del sonno causa della situazione, questo stato aveva un impatto sulla sfera emotiva dei figli. Questo malessere legato alle conseguenze del Covid-19 è stato molto più frequente e intenso nelle famiglie dove vivevano insieme anziani e bambini.

"Questi dati preliminari sottolineano come la situazione di isolamento abbia determinato una condizione di stress notevolmente diffusa con ripercussioni significative a livello non solo della salute fisica, ma anche di quella emozionale-psichica dei genitori e dei bambini" conclude il professore Lino Nobili.

Alessandra Margreth

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