Aborto ricorrente

25 ottobre 2021

Aborto ricorrente


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20 ottobre 2021

Aborto ricorrente

Buongiorno, io ho 32 anni e ho avuto 3 aborti spontanei dopo transfer di blastocisti euploidi. (tutti tra la 5 e la 7 settimana) L'ultima gravidanza si è interrotta alla 7 settimana, per uovo cieco/gravidanza anembrionica. Nell'referto del pronto soccorso, c'è scritto: ''Tessuto stromale decidualizzato con aspetti di regressione, flogosi acuta e cronica e stravasi emorragici. ' Materiale deciduo-ovulare in varie fasi di regressione' Cosa vuol dire? c'erano delle infezioni in atto? Ritiene sia necessario effettuare un endometriocultura, per verificare lo stato dell'endeometrio? Grazie

Risposta del 25 ottobre 2021

Risposta a cura di:
Dott.ssa DANIELA PELOTTI


In precedenza, non si dava credito alla possibilità che l'infezione asintomatica di basso grado colpisse la fertilità umana, ma ora c'è una crescente convinzione che tali infezioni possano influenzare l'incidenza di concepimento, impianto e morte embrionale.
certi micoplasmi che si trovano nel tratto riproduttivo di una donna e dell’uomo, possono essere responsabili di infertilità, aborti spontanei e nascite premature, insuccessi nella PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA (PMA)
Nella mia esperienza di ginecologa verifico che la maggior parte delle cause di infertilità della coppia non è un problema della donna ma dell’uomo, che presenta una percentuale di spermatozoi morfologicamente normali spesso inferiore al al 4%.
PERCHE’ gli andrologi non si preoccupano di questa evidenza e semplicemente si limitano a consigliare alla coppia non fertile centri di Procreazione Medicalmente Assistita senza andare a capire la causa?
Gran parte dei problemi uroginecologici dipendono da un intestino infiammato! L'intestino deve impedire a microrganismi patogeni, parassiti, tossine e antigeni alimentari di entrare nel circolo sanguigno o invadere gli organi pelvici.
L'integrità delle cellule intestinali dell’uomo, verrebbe minata dal persistere di uno stato infiammatorio cronico, legato a problemi di intolleranze alimentari, celiachia non diagnosticata o gluten sensitivity, all'abuso di zuccheri, cereali raffinati e derivati, micotossine.
Quando la flora batterica intestinale (microbiota) è equilibrata, tutto funziona perfettamente e la membrana intestinale svolge adeguatamente il suo lavoro, lasciando passare al sangue ed ai tessuti sottostanti solo ciò che serve.
Quando, invece, si crea una disbiosi intestinale (disequilibrio della flora batterica), si innescano nell’intestino fenomeni putrefattivi e infiammatori conseguenti sia a un’inadeguata azione digestiva da parte dei microrganismi in esso presenti, sia ai cataboliti tossici prodotti dalla flora patogena in eccesso.
Se questi fenomeni putrefattivi e/o infiammatori persistono nel tempo, infiammano la membrana intestinale, alterandone la struttura. Le giunzioni serrate si allargano, lasciando spazio alle sostanze e ai batteri presenti nell’intestino di passare nei tessuti sottostanti e nel sangue. In presenza aumentata permeabilità intestinale (leaky gut), le funzionalità digestive e di assimilazione sono ridotte. Il sistema immunitario è costantemente sollecitato, perché impegnato a combattere le sostanze e i batteri/funghi patogeni che si trovano in circolo e che raggiungono, trasportati dal sangue, i diversi distretti, organi e tessuti corporei, creando uno stato infiammatorio diffuso (infiammazione sistemica).
Batteri, funghi e citochine infiammatorie possono invadere gli organi pelvici, utero, vescica, vagina, prostata e alterare la funzionalità e il loro MICROBIOMA
Le donne che non riescono a concepire a causa dell'infertilità sono spesso caratterizzate dalla presenza del microbioma cervico-vaginale, ed endometriale alterato, questo può determinare il successo o l’insuccesso della tecnica di fecondazione medicalmente assistita
(PMA). (4)
Alterazioni del microbioma dell’apparato riproduttivo maschile possono causare prostatite e infertilità.
Alcuni casi di aborti ripetuti senza spiegazione sono infatti legati ad alterazioni del DNA paterno
La frammentazione del DNA si propone oggi come candidato a nuovo parametro predittivo di fertilità. Che cosa provoca il danneggiamento del DNA dello spermatozoo?
Uno studio effettuato su 7. 852 campioni di sperma da alcuni ricercatori americani e pubblicato sulla rivista scientifica Fertility and Sterility, ha dimostrato che la presenza di germi patogeni nel liquido seminale è strettamente correlata ad un aumento di danni al DNA dei singoli spermatozoi. Questo dato indica che la presenza di un patogeno, trascurata e non curata, a lungo andare può provocare dei danni intrinseci a livello del genoma spermatico, danni che si traducono con infertilità o aborti ripetuti.
I batteri più frequentemente responsabili di infezione delle vie spermatiche sono batteri saprofiti di origine intestinale che colonizzano abbondantemente il perineo, quindi prevalentemente aerobi gram negativi. Nella maggioranza dei casi, quindi, si tratta di batteri normali ospiti del nostro tratto intestinale, che diventano un problema quando vengono a trovarsi dove non dovrebbero.
Sembra che ci possa essere un legame tra la malattia celiaca o sensibilità al glutine e l'infertilità maschile e femminile Alcuni studi hanno dimostrato che la fertilità migliorava una volta che agli uomini e alle donne coinvolti veniva adottata la dieta priva di glutine.

Dott. Ssa Daniela Pelotti
Specialista attività privata
Specialista in Ginecologia e ostetricia
Molinella (BO)


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