26 marzo 2007
Informazioni intervento di emorroidectomia
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23 marzo 2007
Informazioni intervento di emorroidectomia
Varenna 23 marzo 2007 Gentili Signori, circa 2 anni fa' in seguito ad una proctorragia mi furono state dignosticate emorroidi interne di 2° grado. Una settimana fa' circa ho avuto una seconda crisi emorroidale e in seguito ad una visita chirurgica che ha rilevato un peggioramento della situazione mi e' stato consigliato "per risolvere il problema definitivamente"di sottopormi ad un intervento con il metodo Milligan-Morgan. Ho piena fiducia nella medicina ma sentendo molte persone tornando indietro non lo rifarebbero per molti problemi che si sono verificati in seguito e i perenni dolori che ancora soffrono. . Vorrei liberarmi del problema, e per esigenze "purtroppo lavorative" con tempi di recupero non lunghissimi. . . Tra le tante soluzioni che vengono proposte e pubblicizzate sembra che una escluda l'altra, tutte valide e non. Le mie domande: La tecnica Milligan-Morgan e' cosi dolorosa nel periodo post-operatorio? Qual'è la tecnica crede sia la migliore e in quale centro della lombardia? Dopo un intervento di questo genere, e' vero che in caso di recidivita' non si puo' intervenire una seconda volta? Grazie mille in anticipo per il servizio che offrite Grazie Cordiali Saluti C. P.Risposta del 26 marzo 2007
Risposta a cura di:
Dott. GIUSEPPE D'ORIANO
La tecnica di Milligan -Morgan risalente al 1937, come ho avuto modo di scrivere, è stata ritenuta valida per anni perchè si consideravano le Emorroidi prolassate come neoformazioni varicose iperplastiche e quindi da asportare. Oggi, grazie a studi universalmente accettati, si è chiarito che il tessuto emorroidario è un tessuto normale già presente nel feto e con funzioni valvolari di continenza. La sintomatologia della malattia emorroidaria è dovuta non alla presenza di questo tessuto, ma al suo prolasso verso l'esterno. La causa di questo prolasso è dovuta al cedimento della mucosa di rivestimento del canale rettoanale, che scivolando verso il basso spinge le Emorroidi all'esterno. Quindi, non dobbiamo rimuovere il tessuto emorroidario, ma l'anello mucoso interno che ha ceduto. Con tale asportazione, permettiamo il riposizionamento in sede del tessuto emorroidario che riprende la sua fisiologica funzione. Con tale tecnica, che utilizza un Kit dedicato, si evitano ferite cutane dolorose ed inutili, si evita il rischio di stenosi cicatriziali e crisi dolorose alla defecazione, inoltre i tempi di ripresa delle normali attività quotidiane sono più rapidi. In merito alle recidive, bisogna dire che tale intervento permette con più faciltà di poter reintervenire perché non ha creato danni o cicatrici stenotiche sull'anoderma. Il reintervento consiste nello asportare un eventuale nuovo anello di mucosa, interno, che ha ceduto.
Saluti Dr Giuseppe D'Oriano
Dott. Giuseppe D'Oriano
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata
Specialista in Chirurgia generale
NAPOLI (NA)