Titolo antistreptolisinico alto...

16 aprile 2006

Titolo antistreptolisinico alto...


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13 aprile 2006

Titolo antistreptolisinico alto...

Salve! Sono un ragazzo di 24 anni e da quando sono piccolo ho i valori del Titolo Antistreptolisinico (TAS) elevati. Per esempio, nell'ultimo prelievo il TAS è risultato essere pari a 306 IU/ml, a fronte di un valore massimo di 200. In realtà, quando ero bambino venivano riscontrati valori più elevati, tanto che all'età di circa 8 anni ho fatto una cura di penicilline. I medici mi hanno detto sempre che è una cosa normale e che dovrò conviverci senza preoccuparmene più di tanto. In effetti, il TAS elevato, almeno apparentemente, non mi ha mai dato problemi. Volevo avere il vostro parere a proposito. Grazie!

Risposta del 16 aprile 2006

Risposta a cura di:
Dott. TONINO GRASSO


E' proprio così: in assenza di altri elementi patologici, il TAS elevato è solo la traccia lasciata da pregresse infezioni

Dott. Tonino Grasso
Medicina Territoriale
MARTANO (LE)

Risposta del 16 aprile 2006

Risposta a cura di:
Dott. ALBERTO MOSCHINI


La persistenza del TAS indica che l'infezione da Streptococco persiste, è sempre presente, nell'organismo, nonostante le terapie antibiotiche, verso le quali il batterio ormai è altamente resistente. Lo streptococco è un batterio verso cui non si fanno anticorpi di memoria, pertanto ogni volta è una infezione nuova, come ben descritto in letteratura inrnazionale. Purtroppo, anche questo è un agente fetente, che può provocare danni, con l'andar del tempo, quindi bisogna sempre stimolare il sistema immunitario a portarlo via. In letteratura internazionale questo è ben descritto, pertanto bisogna sempre avere come obiettivo le terapie adeguate per eliminarlo, ed insegnare al sistema immunitario a combatterlo. La medicina biologica ci offre queste armi e non solo ci offre anche esami strumentali per rilevarlo, accertarsi che non abbia fatto entrare altri agenti patogeni, controllare lo stato della persona, controllare il suo sistema immunitario che non stia reagendo in maniera errata, indagare esattamente lo stato attuale della persona, indirizzare nella terapia adeguata, ma seguire il procedimento terapeutico.
saluti

Dott. Alberto Moschini
Specialista in Medicina alternativa (omeopatia, agopuntura. . . )
MASSA (MS)

Risposta del 16 aprile 2006

Risposta a cura di:
Dott. GIAN PIERO DI BARTOLOMEI


Sono d'accordo con la prima risposta.

Dott. Gian Piero Di Bartolomei
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata
Specialista in Cardiologia
Specialista in Medicina dello sport



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