Le storie di Bagigio: la vedetta

10 maggio 2020
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Le storie di Bagigio: la vedetta



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Anche nel Mondo di Bagigio è arrivato il #coronavirus. Quali sono le domande che pongono i bambini? Quali sono le risposte che possono dare le mamme e i papà? Le "Storie di Bagigio" della dottoressa Barbara Camilli, psicologa sono scritte per dare un aiuto a tutta la famiglia, alimentando la visione del futuro a misura di bambino, senza perdere il sorriso.

Un giorno Bagigio chiese alla mamma quando sarebbe andata a fare la spesa, perché il cibo iniziava a scarseggiare e la fame era tanta.

Quella di Bagigio era comprensibile, stava crescendo. Quella del papà rischiava di allargarlo di qualche taglia.

"Mamma dalla vedetta si vede niente?" chiese Bagigio alla mamma

"Tesoro oggi niente, vediamo domani" replicò la mamma speranzosa.

I giorni passavano e il frigo gradatamente si stava svuotando. La nonna tutti i giorni tramite il nonno mandava sempre piatti prelibati per il suo Bagigio. Erano così buoni che ogni tanto il nonno lungo la strada non poteva resistere e nell'assaggiare un piatto e poi l'altro le dosi calavano. D'altronde doveva essere certo che il suo amato nipote mangiasse cibi prelibati e così si sacrificava per assaggiarli. Meno male che li separavano solo 100 metri altrimenti avrebbe finito tutto!

Quando il nonno arrivava con la sua motoretta protetta di tutto punto come solo il nonno inventore poteva fare, Bagigio sentiva il rombo del motore, allora si precipitava alla finestra qualunque cosa stesse facendo e qui si sbracciava mandando baci e mimando di abbracciarlo. Il nonno tutto contento faceva lo stesso da fuori in cortile.

"Allora Bagigio la mamma è ancora di vedetta?" chiese il nonno ridendo.

"Si nonno, ora ha anche il binocolo, perché dice che il cannocchiale non era sufficiente!" rispose Bagigio ridendo.

"Ti ho portato qualcosa di buono. Sai ho pensato di dare una controllata prima di venire e devo dire che la nonna è stata proprio brava!" disse il nonno che nel frattempo aveva posato davanti alla porta di casa un sacchetto colmo di bontà.

Guardando verso Bagigio il nonno disse "Ci vediamo domani Bagigio!" e sorridendo montò in sella alla sua moto del 1960 e tornò a casa

Ad un certo punto si sentì un grido di gioia in tutta la casa.

"LIBERO!" esultò la mamma con una risata.

"Chi hanno liberato" chiese papà con l'aria interrogativa.

"VADO E TORNO......LO SAPEVO CHE IL BINOCOLO AVREBBE FUNZIONATO" replicò la mamma che alla velocità della luce si precipitò in camera per cambiarsi.

Bagigio con un sorriso spettacolare mentre la mamma si vestiva gli ricordava le cose urgenti, come i suoi colori e i suoi giornalini.

"Mamma mi raccomando indossa i guanti in lattice, gli occhiali protettivi, la maschera salva naso e bocca, lo spray disinfettante in tasca, poi se vuoi ti impresto la mia pettorina da laboratorio, è impermeabile e ti può servire" disse Bagigio alla sua mamma che da tempo si era appostata alla finestra del bagno per vedere se la coda al supermercato diminuiva ma fino ad ora niente. Figuratevi la sua gioia quando vide che non c'era nessuno. Felicità pura, tanto che Bagigio le aveva dato la sua pettorina protettiva di plastica, un vero scudo anti virus.

"Mamma così a quella Corona gli facciamo vedere chi siamo" esclamò Bagigio orgoglioso di contribuire a proteggere la mamma.

"Amore grazie, ora vado e ti compro quello che mi hai chiesto e altre cose buone" disse la mamma.

"Chi hanno liberato?" dal torpore del divano era emerso il papà che aveva sentito la parola liberato ma non aveva ancora capito chi. Appena terminò la frase la mamma come un tornado era uscita tutta emozionata all'idea di non fare la coda.

Il papà intanto era in corridoio con tutti i capelli scombinati.

Sarà per il torpore o per il tornado (ndr)
Dopo circa un'oretta la mamma tornò con la macchina carica.

Macchina?

"FORTEEEEE.....vieni a vedere papà!! Il nonno ha montato, chissà quando, un carrellino dietro la macchina della mamma ed è pieno di cose buone". Bagigio era euforico non solo per la spesa generosa della mamma ma per l'invenzione del nonno.

Aveva montato un carrellino munito di spazzole pulenti anti Corona, così la chiamava lui
"Che forte il nonno ne studia sempre una" disse Bagigio.

E mentre la mamma scaricava tutta contenta la spesa, il papà stava ancora cercando di capire chi avessero liberato, ma forse aveva capito: il carrellino del nonno era stato liberato, uello che è stato in cantina per anni finalmente era stato liberato e ora era libero di circolare per una buona causa, la spesa del nipote.

Papà chiese se era così, allora la mamma e Bagigio guardandosi e sorridendo in coro gli dissero "Diciamo di sì".

Barbara Camilli



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