10 giugno 2020
Aggiornamenti e focus, Speciale Prediabete
Consumare latticini grassi riduce il rischio di diabete e ipertensione
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Se la dieta comprende almeno due porzioni quotidiane di prodotti lattiero-caseari, in particolare quelli ricchi di grassi, il rischio di diabete e ipertensione, e in generale di sindrome metabolica, si riduce, secondo uno studio pubblicato su Bmj Open Diabetes Research & Care.
«Ricerche precedenti hanno suggerito che un più alto consumo di latticini sia associato ad un rischio diminuito di diabete, ipertensione e sindrome metabolica, ma erano focalizzate sul Nord America e l'Europa, ed escludevano altre regioni del mondo» spiega Balaji Bhavadharini, della Hamilton Health Sciences e della McMaster University di Hamilton, Canada, primo nome dello studio.
Per stabilire se queste associazioni fossero valide anche in un ventaglio più ampio di paesi, i ricercatori hanno studiato per nove anni quasi 190.000 partecipanti allo studio Prospective Urban Rural Epidemiology (Pure), con un'età compresa tra 35 e 70 anni e provenienti da 21 paesi non europei o nord americani. Tramite questionari hanno valutato l'assunzione abituale nella dieta nei 12 mesi precedenti di prodotti lattiero-caseari tra cui latte, yogurt, bevande allo yogurt, formaggi, classificati come grassi o a basso contenuto di grassi. Sono state raccolte anche informazioni su anamnesi personale, uso di medicinali soggetti a prescrizione medica, livello di istruzione, fumo e misurazioni di peso, altezza, circonferenza della vita, pressione sanguigna e glicemia a digiuno.
Si è osservato che il consumo medio giornaliero totale di prodotti lattiero-caseari è stato di 179 g. Circa 46.667 persone presentavano la sindrome metabolica, e il latte intero e il latte parzialmente scremato, ma non il latte magro, sono stati associati a una minore prevalenza di questa condizione, con una dimensione dell'associazione maggiore nei paesi con un consumo di latte normalmente basso. Rispetto alla mancata assunzione di latte, almeno due porzioni al giorno di prodotti lattiero-caseari nel complesso sono risultate associate a un rischio inferiore del 24% di sindrome metabolica, rischio che scendeva ulteriormente fino al 28% se si consideravano solo i latticini grassi. Durante lo studio, 13.640 persone hanno sviluppato ipertensione e 5.351 diabete. Due o più porzioni al giorno di prodotti lattiero-caseari totali sono state associate a un rischio inferiore dell'11-12% per entrambe le patologie, e tre porzioni sono state associate a una riduzione del rischio del 13-14%. Le associazioni sono risultate più forti per i latticini grassi che per quelli a basso contenuto di grassi.
Fonte: Doctor33
Bibliografia
Bmj Open Diabetes Research & Care 2020. Doi: 10.1136/bmjdrc-2019-000826
http://dx.doi.org/10.1136/bmjdrc-2019-000826
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«Ricerche precedenti hanno suggerito che un più alto consumo di latticini sia associato ad un rischio diminuito di diabete, ipertensione e sindrome metabolica, ma erano focalizzate sul Nord America e l'Europa, ed escludevano altre regioni del mondo» spiega Balaji Bhavadharini, della Hamilton Health Sciences e della McMaster University di Hamilton, Canada, primo nome dello studio.
Per stabilire se queste associazioni fossero valide anche in un ventaglio più ampio di paesi, i ricercatori hanno studiato per nove anni quasi 190.000 partecipanti allo studio Prospective Urban Rural Epidemiology (Pure), con un'età compresa tra 35 e 70 anni e provenienti da 21 paesi non europei o nord americani. Tramite questionari hanno valutato l'assunzione abituale nella dieta nei 12 mesi precedenti di prodotti lattiero-caseari tra cui latte, yogurt, bevande allo yogurt, formaggi, classificati come grassi o a basso contenuto di grassi. Sono state raccolte anche informazioni su anamnesi personale, uso di medicinali soggetti a prescrizione medica, livello di istruzione, fumo e misurazioni di peso, altezza, circonferenza della vita, pressione sanguigna e glicemia a digiuno.
Si è osservato che il consumo medio giornaliero totale di prodotti lattiero-caseari è stato di 179 g. Circa 46.667 persone presentavano la sindrome metabolica, e il latte intero e il latte parzialmente scremato, ma non il latte magro, sono stati associati a una minore prevalenza di questa condizione, con una dimensione dell'associazione maggiore nei paesi con un consumo di latte normalmente basso. Rispetto alla mancata assunzione di latte, almeno due porzioni al giorno di prodotti lattiero-caseari nel complesso sono risultate associate a un rischio inferiore del 24% di sindrome metabolica, rischio che scendeva ulteriormente fino al 28% se si consideravano solo i latticini grassi. Durante lo studio, 13.640 persone hanno sviluppato ipertensione e 5.351 diabete. Due o più porzioni al giorno di prodotti lattiero-caseari totali sono state associate a un rischio inferiore dell'11-12% per entrambe le patologie, e tre porzioni sono state associate a una riduzione del rischio del 13-14%. Le associazioni sono risultate più forti per i latticini grassi che per quelli a basso contenuto di grassi.
Fonte: Doctor33
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Bmj Open Diabetes Research & Care 2020. Doi: 10.1136/bmjdrc-2019-000826
http://dx.doi.org/10.1136/bmjdrc-2019-000826
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