03 novembre 2024
Acido Acetilsalicilico + Acido Ascorbico Coop
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Cos'è Acido Acetilsalicilico + Acido Ascorbico Coop (acido acetilsalicilico + acido ascorbico)
Acido Acetilsalicilico + Acido Ascorbico Coop è un farmaco a base di acido acetilsalicilico + acido ascorbico, appartenente al gruppo terapeutico Antiaggreganti piastrinici, Antipiretici, Analgesici FANS. E' commercializzato in Italia da Coop Italia Soc. Cooperativa
Confezioni e formulazioni di Acido Acetilsalicilico + Acido Ascorbico Coop disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Acido Acetilsalicilico + Acido Ascorbico Coop disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
A cosa serve Acido Acetilsalicilico + Acido Ascorbico Coop e perchè si usa
Terapia sintomatica degli stati febbrili e delle sindromi influenzali e da raffreddamento. Mal di testa e di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori reumatici e muscolari.
Indicazioni: come usare Acido Acetilsalicilico + Acido Ascorbico Coop, posologia, dosi e modo d'uso
Posologia
Adulti: 1 o 2 compresse se necessario fino a 3 -4 volte al dì.
Non superare 8 compresse nelle 24 ore.
Non superare le dosi consigliate.
Non utilizzare per più di 3 giorni in caso di febbre e 5 giorni in caso di dolore senza il consiglio di un medico.
Speciali popolazioni
Popolazione pediatrica:
il medicinale è controindicato nei bambini e nei ragazzi di età inferiore a 16 anni. (vedere paragrafo 4.3)
Anziani
I pazienti anziani devono attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati.
Modo di somministrazione
Sciogliere il medicinale in mezzo bicchiere d'acqua non gassata. L'assunzione del prodotto deve avvenire a stomaco pieno.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Acido Acetilsalicilico + Acido Ascorbico Coop
Ipersensibilità ai principi attivi (acido acetilsalicilico e acido ascorbico), salicilati o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Pazienti che hanno manifestato broncospasmo, asma riniti od orticaria conseguenti all'impiego di acido acetilsalicilico, salicilati o di altri prodotti antinfiammatori non steroidei.
Malattia ulcerosa gastro-duodenale.
Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).
Diatesi emorragiche.
Insufficienza renale, cardiaca o epatica gravi, ipofosfatemia.
-trattamento concomitante con metotrexato (a dosi di 15 mg/settimana o più) o con warfarin (vedere paragrafo 4.5);
Ultimo trimestre di gravidanza e allattamento.
Bambini e ragazzi di età inferiore a 16 anni.
Acido Acetilsalicilico + Acido Ascorbico Coop può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
L'inibizione della sintesi delle prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto, malformazione cardiaca e gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi di prostaglandine durante il primo periodo di gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1% fino a circa l'1,5%. È stato stimato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrione –fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l'acido acetilsalicilico non deve essere somministrato se non in caso di effettiva necessità. Se usato da donne in procinto di concepimento o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere rispettivamente la più bassa e il più breve possibile.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a:
- Tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
- Disfunzione renale che può progredire a insufficienza renale con oligoidramnios;
la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:
- Possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può verificarsi anche a dosi molto basse;
- Inibizione delle contrazioni uterine risultante in travaglio ritardato o prolungato.
Conseguentemente l'acido acetilsalicilico è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.
Allattamento
L'acido acetilsalicilico non deve essere assunto durante l'allattamento
Fertilità
L'uso di acido acetilsalicilico come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi potrebbe interferire con la fertilità; di ciò devono essere informati i soggetti di sesso femminile ed in particolare le donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte ad indagini sulla fertilità.
Patologie correlate:
- Bronchite
La bronchite acuta è un'infiammazione dell'epitelio (rivestimento interno) dei bronchi: come curarla, cause e sintomi. - Cefalea
La cefalea o mal di testa è causata da contrazioni muscolari dovute a stress o tensione oppure da problemi della circolazione del sangue nel cervello. - Influenza
L'influenza è una malattia infettiva virale caratterizzata da sintomi di infiammazione acuta delle prime vie aeree (naso, gola, bronchi) e malessere generalizzato - Orecchioni
Infezione virale contagiosa, detta anche parorite epidemica, che colpisce le ghiandole salivari, in particolar modo le ghiandole parotidi, situate in prossimità dell'orecchio. L'infezione conferisce immunità per tutta la vita ed è quindi caratteristica dell'infanzia. - Rosolia
Infezione virale acuta caratterizzata dalla comparsa di una tipica eruzione cutanea. La rosolia è causata da un virus ad RNA, la cui infezione, una volta contratta, lascia un'immunità permanente. Per questa ragione si tratta di una malattia tipicamente infantile. - Sindrome premestruale
I segnali più comuni sono un fastidioso senso di tensione al seno, cefalea, gonfiore addominale e crampi, nervosismo, irritabilità, tristezza e crisi di pianto. Alcune donne risentono dei cambiamenti ormonali più delle altre ma sintomi scompaiono dopo l'inizio delle mestruazioni - Sinusite
Infiammazione acuta o cronica delle mucose dei seni paranasali. Questi sono cavità piene d'aria scavate nelle ossa della faccia (massiccio facciale), tutte comunicanti con il naso. - Varicella
Infezione virale acuta provocata dal virus della varicella-zoster, caratterizzata da un'eruzione cutanea caratteristica, con comparsa di piccole vescicole rilevate. Il virus lascia un'immunità permanente e la malattia non può essere contratta due volte.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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