Claritromicina Teva Italia

27 aprile 2024

Claritromicina Teva Italia


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Nota: Per informazioni su farmaci e confezioni ritirate dal commercio accedi al portale AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).


Cos'è Claritromicina Teva Italia (claritromicina)


Claritromicina Teva Italia è un farmaco a base di claritromicina, appartenente al gruppo terapeutico Antibatterici macrolidi.

A cosa serve Claritromicina Teva Italia e perchè si usa


Claritromicina Teva Italia è indicata negli adulti e nei bambini di età superiore ai 12 anni per il trattamento delle seguenti infezioni causate da batteri sensibili.
  • Polmonite acquisita in comunità
  • Esacerbazione acuta di bronchite cronica
  • Sinusite batterica acuta (adeguatamente diagnosticata)
  • Faringite batterica
  • Infezioni della cute e dei tessuti molli (entità da lieve a moderata)
È opportuno tenere in considerazione le linee guida ufficiali sull'uso appropriato di agenti antibatterici.

Indicazioni: come usare Claritromicina Teva Italia, posologia, dosi e modo d'uso


Adulti: La dose usuale raccomandata di Claritromicina Teva Italia negli adulti è una compressa da 500 mg a rilascio modificato al giorno da assumere con i pasti.

Nei casi di infezioni più gravi, il dosaggio può essere aumentato a 2 compresse da 500 mg a rilascio prolungato al giorno. La durata usuale del trattamento va dai 7 ai 14 giorni.

Bambini oltre i 12 anni: come per gli adulti.

Bambini sotto i 12 anni d'età:

Claritromicina Teva Italia non è adatta per i bambini di età inferiore ai 12 anni e di peso inferiore a 30 kg. Pertanto, i bambini di età inferiore ai 12 anni devono usare altre formulazioni farmaceutiche di claritromicina più adatte.

Claritromicina Teva Italia non deve essere somministrata a pazienti con insufficienza renale (clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min). Le compresse di claritromicina a rilascio immediato possono essere usate in questa popolazione di pazienti. (Vedere paragrafo 4.3). L'uso di Claritromicina Teva Italia non è raccomandato nei pazienti con grave compromissione delle funzionalità epatica.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Claritromicina Teva Italia


  • Ipersensibilità verso il principio attivo claritromicina, ad altri macrolidi, o uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Somministrazione concomitante con i derivati dell'ergot (vedere paragrafo 4.5).
  • Somministrazione concomitante con cisapride, pimozide, astemizolo e terfenadina (vedere paragrafo 4.5).
Somministrazione concomitante di simvastatina o lovastatina. Il trattamento con questi agenti deve essere interrotto durante il trattamento con claritromicina (vedere paragrafo 4.5).

Poiché la dose non può essere ridotta da 500 mg al giorno, Claritromicina Teva Italia è controindicata nei pazienti con clearance della creatinina inferiore ai 30ml/min.

La claritromicina non deve essere usata nei pazienti con anamnesi di prolungamento dell'intervallo QT o aritmia cardiaca ventricolare, incluse torsioni di punta (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).

La claritromicina non deve essere somministrata a pazienti con ipokaliemia (rischio di prolungamento dell'intervallo QT).

La claritromicina non deve essere usata nei pazienti che soffrono di grave insufficienza epatica in associazione con compromissione renale.

Claritromicina Teva Italia può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Fertilità

Non sono disponibili dati relativi all'effetto della claritromicina sulla fertilità nel genere umano. Nei ratti, i dati disponibili limitati non indicano effetti sulla fertilità.  

Gravidanza

I dati sull'uso della claritromicina nel primo trimestre in più di 200 gravidanze non hanno dimostrato chiaramente evidenze di effetti teratogeni o reazioni avversi o effetti sulla salute dei neonati. I dati relativi ad un numero limitato di donne in gravidanza che hanno ricevuto la claritromicina nel primo trimestre suggeriscono la possibilità di un aumentato rischio di aborto. Non sono fino ad ora disponibili altri dati epidemiologici rilevanti. I dati provenienti dagli studi sugli animali hanno dimostrato la presenza di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio nell'uomo non è noto. La claritromicina deve inoltre essere usata durante la gravidanza solo dopo attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio.

Allattamento

La claritromicina e i suoi metaboliti attivi sono escreti attraverso il latte materno. Dato che diarrea e infezioni fungine delle membrane mucose possono verificarsi nei bambini allattati, può essere necessario interrompere l'allattamento. Anche la possibilità di sensibilizzazione deve essere considerata. La claritromicina deve inoltre essere usata solo se i benefici per la madre sono superiori ai potenziali rischi per il feto.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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