13 giugno 2013
Lesione di segond
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12 giugno 2013
Lesione di segond
Buonasera, tempo fa ho avuto un trauma al terzo dito della mano che ha causato un microdistacco osseo alla base della terza falange. Mi è stata applicata una stecca per tenere il dito in iperestensione per 6 settimane a seguito dei quali, dopo un controllo radiografico, mi sono stati prescritti degli esercizi per la riabilitazione. A distanza di qualche giorno, constatando che provavo spesso dolore durante gli esercizi, ho richiesto una visita dalla quale è emerso che, come evidente dalla radiografia di controllo, il frammentino fosse molto vicino alla falange ma non ancora saldato. A tal punto mi è stato applicato lo stesso trattamento di immobilizzazione per ulteriori 2 settimane, al termine delle quali il frammentino risultava chiaramente saldato in base alla radiografia. Ricominciando gli esercizi per la riabilitazione il dito ha subito iniziato a muoversi correttamente senza dolori, ma dopo una settimana la falange interessata ha cominciato ad assumere una posizione di flessione (che non si era riscontrata al tempo del trauma! ). È probabile che il frammentino si sia saldato ma che lo stesso non sia accaduto per il tendine eventualmente lesionato? Nel caso sarebbe opportuno riprendere con un periodo di immobilizzazione e se sì quale sarebbe indicativamente il tempo necessario (c'è da considerare che con gli esercizi di riabilitazione abbia potuto peggiorare la condizione del tendine?) ?Ringrazio in anticipo per la disponibilità e porgo cordiali saluti.
Risposta del 13 giugno 2013
Risposta a cura di:
Dott. PASQUALE PRISCO
Gentile signora,
i colleghi anglosassoni definiscono questo tipo di lesione "dito a martello", riferendosi alla conseguenza ultima della lesione.
Purtroppo per mia esperienza ho constatato che il trattamento conservativo ha scarsi risultati.
Solo la cura chirurgica, sono molte le tecniche, garantisce il ritorno alla normalità nella maggiopr parte dei casi.
La presa comunque rimane valida e il danno è più estetico che funzionale.
Dopo tanto tempo, in un centro di chirurgia della mano, adotterebbero la tecnica della fissazione in semiflessione: la presa funziona bene e il dito rimane in leggera flessione, ma non si piega oltre. Saluti
Dott. Pasquale Prisco
Specialista in Ortopedia e traumatologia
Torre Annunziata (NA)