Tumore pancreas (2 parte)

18 giugno 2012

Tumore pancreas (2 parte)


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15 giugno 2012

Tumore pancreas (2 parte)

per il quale gli somministrano una volta al mese la Zometa. Quest ultima terapia la sta seguendo all'ospedale S. Carlo di Potenza essendo piu vicino alla nostra zona come reparto di oncologia. Infatti non dimentico quello che mi è sembrata una sorta di abbandono dall'equipe che lo seguiva a Milano quando inziò ad avere l'aumento del valore del PSA con l'aggiunta del tumore al pancreas. Questa nuova terapia lo ha abbattuto sia fisicamente che moralmente, famiglia compresa, perchè non vede risultati ma solo dimagrimento e debolezza. Dagli ultimi tre controlli radiografici la massa inziale di 5cm, si è ridotta a 3, 5cm, ma l'ultima tac conferma la misura di 3, 5cm della massa tumorale. Ora a distanza di un anno è quasi fermo da circa due mesi con la chemio al pancreas a causa dell'abbassamento dei valori delle piastrine, calcio, e altro, valori che a stento si stanno riprendendo. Aggiungo che diverse volte ha dovuto saltare la seduta di chemio per valori bassi delle piastrine e globuli oltre ad alcuni ricoveri per gambe gonfie e valori del sangue troppo bassi. I medici oncologi gli stanno dicendo di aspettare che il midollo si "pulisca" dalla tossicità della cura imposta per il tumore. Le chiedo appunto cosa ne pensa di questo percorso e se è vero che debba aspettare che il midollo, colpito da questa cura, si riprenda. Sono quasi due mesi. Inoltre l'oncologo dice che quando sarà pronto fisicamente inizieranno con una cura meno aggressiva dal punto di vista di tossicità per il midollo.
Stiamo procedendo per la strada "giusta" oppure stiamo tralasciando qualcosa? L'intervento alla testa del pancreas ci è stato sconsigliato sia dagli oncologi che da chirurghi endocrinologi e delle vie biliari a causa della presenza del primo tumore. Grazie per la cortese risposta.

Risposta del 18 giugno 2012

Risposta a cura di:
Dott. GIORGIO REGUZZONI


Il Tumore del pancreas, anche quando operabile, ha una prognosi infausta con tasso di sopravvivenza "10% a 5 anni. Nel caso di suo papa' mi sembra coesistere un tumore prostatico con metastasi ossee, indi con prognosi infausta, tale da non giustificare l'intervento. La tossicita' midollare delle chemioterapie puo' essere giustificata dall'interessamento osseo. Credo che in questo caso sia difficile un giudizio dato sulla carta. Se il paziente risulta in ottime condizioni (cioè, se e' del tutto autonomo, non ha perso troppo peso. . . E soprattutto in assenza di altre metastasi) puo' essere considerata la radioterapia sulla testa del pancreas, allo scopo di rallentare l'evoluzione del male; in caso contrario darei piu' importanza alle terapie di supporto e palliative. Non credo utile un "viaggio della speranza".

Dott. Giorgio Reguzzoni
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata
Specialista in Oncologia
Busto Arsizio (VA)


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