Atenololo Hexal

19 aprile 2024

Atenololo Hexal


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Cos'è Atenololo Hexal (atenololo)


Atenololo Hexal è un farmaco a base di atenololo, appartenente al gruppo terapeutico Betabloccanti selettivi. E' commercializzato in Italia da Sandoz S.p.A.

Confezioni e formulazioni di Atenololo Hexal disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Atenololo Hexal disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Atenololo Hexal e perchè si usa


  • Ipertensione arteriosa, compresa quella di origine renale
  • Angina pectoris
  • Aritmie
  • Intervento precoce nell'infarto miocardico acuto

Indicazioni: come usare Atenololo Hexal, posologia, dosi e modo d'uso


Adulti

Ipertensione arteriosa, compresa quella di origine renale: 100 mg al giorno. Di solito il pieno effetto antipertensivo si raggiunge dopo una o due settimane di terapia. Se necessario è possibile ottenere un'ulteriore riduzione dei valori pressori associando Atenololo Hexal con altri medicinali antipertensivi. In particolare la somministrazione contemporanea di Atenololo Hexal con un diuretico determina un effetto antipertensivo superiore a quello prodotto dai singoli medicinali.

Angina pectoris: la maggior parte dei pazienti risponde alla somministrazione di 100 mg al giorno. Aumentando la posologia non si ottiene generalmente un ulteriore beneficio.

Aritmie: si consiglia una posologia di mantenimento per via orale di 50 - 100 mg/die.

Pazienti Anziani

Può rendersi necessario ridurre la posologia, particolarmente nei pazienti con compromissione della funzionalità renale.

Popolazione pediatrica

Non esistono esperienze cliniche relative all'impiego pediatrico di Atenololo Hexal; pertanto se ne sconsiglia la somministrazione ai bambini.

Insufficienza renale

Poiché l'atenololo è escreto per via renale è necessario ridurre il dosaggio nei pazienti con grave compromissione della funzionalità renale.

Non si verifica accumulo significativo di Atenololo Hexal nei pazienti che hanno una clearance della creatinina superiore a 35 ml/min. (il limite normale è di 100 - 150 ml/min.).

Nei pazienti con clearance creatininica di 15 - 35 ml/min. (equivalente a 3,4 - 6,8 mg % di creatininemia) la posologia deve essere di 50 mg al giorno o di 100 mg a giorni alterni.

Per i pazienti con clearance creatininica minore di 15 ml/min. (equivalente a 6,8 mg % di creatininemia), la posologia deve essere di 50 mg a giorni alterni o 100 mg ogni 4 giorni.

Ai pazienti in emodialisi, l'atenololo deve essere somministrato per via orale alla dose di 50 mg dopo ogni seduta; la somministrazione deve essere effettuata in un ambiente ospedaliero, in quanto possono verificarsi marcate riduzioni della pressione arteriosa.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Atenololo Hexal


Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Bradicardia, shock cardiogeno, ipotensione, acidosi metabolica, gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica, blocco atrioventricolare di 2° e 3° grado, malattia del nodo del seno, feocromocitoma non trattato, scompenso cardiaco non controllato da una terapia adeguata.

Atenololo Hexal non deve essere associato a terapia con calcio antagonisti con effetto inotropo negativo (vedere paragrafo 4.5 “Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione“).

Atenololo Hexal può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

L'atenololo attraversa la barriera placentare e si sono riscontrati livelli ematici nel cordone ombelicale.

Non sono stati effettuati studi sull'impiego di atenololo nel 1° trimestre di gravidanza e pertanto non può essere esclusa la possibilità di un danno fetale.

L'atenololo è stato impiegato, sotto stretto controllo medico, per il trattamento dell'ipertensione nel 3° trimestre. L'uso di atenololo durante la gravidanza, per il trattamento dell'ipertensione lieve-moderata, è stato associato a un ritardo della crescita intrauterina.

L'uso dell'atenololo nelle donne in stato di gravidanza o che possono iniziare una gravidanza, richiede un'attenta valutazione dei benefici indotti dalla terapia rispetto ai possibili rischi, particolarmente nel 1° e 2° trimestre di gestazione.

Allattamento

Si riscontra un accumulo significativo di atenololo nel latte materno. Deve essere adottata cautela quando atenololo viene somministrato a donne che allattano.

I bambini nati da madri che assumono atenololo poco prima di partorire o durante l'allattamento possono essere a rischio di ipoglicemia e bradicardia. Per tale motivo bisogna porre attenzione quando Atenololo Hexal è assunto durante la gravidanza e l'allattamento.

Quali sono gli effetti indesiderati di Atenololo Hexal


Negli studi clinici, gli eventi indesiderati segnalati sono generalmente attribuibili alle azioni farmacologiche di atenololo.

I seguenti effetti indesiderati, elencati per sistema corporeo, sono stati riportati con le seguenti frequenze: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100, <1/10), Non comune (≥1/1.000, ≤1/100), Raro

( ≥1/10.000, ≤1/1.000), Molto raro (≤1/10.000), Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Patologie del sistema emolinfopoietico

Raro: porpora, trombocitopenia

Non nota: granulocitopenia

Disturbi psichiatrici

Non comune: disturbi del sonno similmente a quanto riportato da altri betabloccanti

Raro: cambi di umore, incubi, psicosi o allucinazioni, aggravamento di sindromi nervose con depressione mentale, catatonia, confusione e turbe della memoria

Patologie del sistema nervoso

Raro: capogiri, cefalea, parestesia

Patologie dell'occhio

Raro: disturbi visivi, secchezza agli occhi

Patologie cardiache

Comune: bradicardia

Raro: deterioramento della funzionalità cardiaca, insorgenza del blocco cardiaco

Patologie vascolari

Comune: freddo alle estremità

Raro: ipotensione posturale che può essere associata a sincope, peggioramento della claudicatio intermittens, nei pazienti sensibili al fenomeno di Raynaud

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Raro: broncospasmo in pazienti con asma bronchiale o con anamnesi di affezioni asmatiche

Patologie gastrointestinali

Comune: disturbi gastrointestinali

Raro: secchezza delle fauci

Patologie epatobiliari

Rara: tossicità epatica inclusa colestasi intraepatica

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Raro: alopecia, reazioni cutanee di tipo psoriasico, aggravamento della psoriasi, rash cutaneo, inoltre l'atenololo può esacerbare la depigmentazione nei soggetti affetti da vitiligine

Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo

Non nota: sindrome simil lupoide

Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella

Raro: impotenza

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Comune: stato di affaticamento

Esami diagnostici

Comune: aumenti dei livelli di transaminasi

Molto raro: è stato osservato un aumento degli ANA (anticorpi-antinucleo); tuttavia non è chiara la rilevanza clinica.

Qualora, secondo il giudizio clinico, la qualità di vita del paziente venisse negativamente interessata dalla presenza di un qualsiasi effetto indesiderato sopraelencato, deve essere considerata la sospensione del trattamento.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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