Adenocarcinoma scarsamente differenziato

10 ottobre 2012

Adenocarcinoma scarsamente differenziato


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02 ottobre 2012

Adenocarcinoma scarsamente differenziato

buonasera, vorrei avere qualche delucidazione in merito allo stato di salute di mia nonna. Una colonscopia ha mostrato una formazione vegetale in parte ulcerata e facilmente sanguinante nel cieco di fianco alla valcola ileo-ciecale. all'rx torace esiti pleuritici apicalisin, ingrandimento AS, sporgenza e calcificazioni del tratto traverso dell'aorta, alla TC addome basale solo linfonodo 15 mm paraciecale, non lesioni riferibili a secondarismi. poi si è proceduto a emicolectomia dx, el:adenocarcinoma scarsamento differenziato(G3)infiltrante estesamente il tessuto adiposo periviscirale, fronte d'invasione tentacolare, aspetti di periviscerite, non certi aspetti di invasione vascolare, linfonodi 5 di cui 1 con metastosi di carcinoma, margini chirurgici indenni nelle sezioni in esame:pT3 n1A;presenza di alcuni polipi nel pezzo operatorio, adenoma tubulari con displasia basso grado, uno con focale displasia alto grado. La diagnosi della prima visita oncologica è Ca cieco, pT3 N1a M0(stadio C2 astler coller).
Domani mia nonna verrà dimessa dall'ospedale, è normale? potrà fare la cura anche da casa?
posso sapere se c'è una reale possibilità che possa guarire?
grazie mille è solo un consulto in più. Alice

Risposta del 09 ottobre 2012

Risposta a cura di:
Dott. GIORGIO REGUZZONI


La malattia ha buone possibilità di guarigione; essendo presente una metastasi linfonodale sarebbe da considerare anche la chemioterapia, se le condizioni cliniche lo permettono (mi pare trattarsi di una persona anziana) in quanto aumenterebbe ancora di più le possibilità di guarigione. Sarà consigliato anche un controllo della colonscopia data la presenza di polipi sul pezzo operatorio. E' infine opportuno verificare se ci sono altri familiari (fratelli, figli, genitori) con tumore dell'intestino, per avviare uno screening tra i parenti, se si rileva una familiarità.

Dott. Giorgio Reguzzoni
Specialista attività privata
Specialista in Oncologia
Busto Arsizio (VA)
Risposta del 10 ottobre 2012

Risposta a cura di:
Dott. ISACCO FALCO


se l'età è minore di 80 e non presenza di grosse patologie collaterali è indicata chemioterapia adiuvante a base di fluoropirimidine, alternativa altrettando valida è terapia orale quindi praticale a domicilio con capecitabina. Per stadio senza alcuna terapia c'è possibilità di guarire del 40% con abbassamento del rischio di circa il 20% con adeguata terapia

Dott. Isacco Falco
Medico Ospedaliero
Specialista in Oncologia
Bassano del Grappa (VI)


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