Bambini con tic ricorrente

16 aprile 2020

Bambini con tic ricorrente


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10 aprile 2020

Bambini con tic ricorrente

Ho due bambini: il più grande ha quasi 11 anni e all'età di 8, nel mese febbraio, ha cominciato ad avere dei tic. Ho consultato due neuropsichiatri: il primo sosteneva un'ipotesi emotiva, definendo il bambino iper-adatto, l'altro ipotesi genetica. In breve, il tic è passato entro maggio. Stessa cosa l'anno scorso: comparsa a febbraio e fine a maggio. Anche quest'anno sempre a febbraio ricompare il tic, sempre tic diversi. La cosa più strana è che anche il piccolo di 8 anni, sempre a febbraio di quest'anno, presenta tic. Mi colpisce stessa età di esordio e la costanza del periodo dell'anno in cui si presentano i tic, in bambini con carattere totalmente diverso. Il pediatra per il grande 3 anni fa mi fece fare anche elettroencefalogramma (non emerse nulla di rilevante). Vorrei sapere cosa si può fare per approfondire e, in tal caso, quale è il centro più indicato.

Risposta del 16 aprile 2020

Risposta a cura di:
Dott.ssa DANIELA PELOTTI


E’ possibile che i tics che affliggono improvvisamente alcuni bambini possano originare dalla presenza dello Streptococco beta emolitico di gruppo A o Streptococco pyogene (SBeA)in faringe.
E’possibile che possano verificarsi infezioni lievi da S. pyogenes, non percepite o sottovalutate e che ciò possa indurre una reazione immunologica responsabile, in soggetti predisposti, dell’irritazione del SNC. I tics guariscono per lo più spontaneamente dopo qualche mese e, quando occorre, si curano con antibiotico a base di penicillina. I tic nervosi possono comparire in seguito a tonsilliti o infezioni delle vie aeree superiori. Ricorrono più frequentemente nei periodi tipicamente di freddo umido. I soggetti che sono più predisposti possono essere intolleranti ai cibi con glutine, il glutine causa malassorbimento di iodio e predisporre a ipofunzione tiroidea con conseguente rischio di infezioni ricorrenti delle vie aeree superiori.
Secondo l’ultimo di una serie di studi pubblicato sul British Journal of Psychiatry da 11 centri di ricerca inglesi che vanno dall’Institute of Psychiatry del King’s College di Londra all’Università di Cambridge, infezioni batteriche potrebbero interferire con aree cerebrali che controllano i movimenti.

Dott. Ssa Daniela Pelotti
Specialista attività privata
Specialista in Ginecologia e ostetricia
Molinella (BO)


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