Percorso riabilitativo dopo prostatectomia

28 dicembre 2020

Percorso riabilitativo dopo prostatectomia


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21 dicembre 2020

Percorso riabilitativo dopo prostatectomia

Buongiorno, mi chiamo Piero Luciano Tassinari e sono un uomo di 69 anni operato di prostatectomia radicale quasi 5 mesi fa. Il mio tumore era circoscritto alla capsula prostatica e l'intervento è stato RISOLUTIVO: asportata la prostata, i linfonodi e le vescicole seminali; i tessuti periprostatici inviati per l'esame istologico risultavano indenni. A 5 mesi dall'intervento questa la situazione: »INCONTINENZA: è decisamente migliorata: buon controllo la notte e la mattina (minzioni “abbondanti”, mediamente 3 per notte – al mattino protezione dello slip asciutta); tante pipì al pomeriggio/sera anche molto ravvicinate (volume minzionale più ridotto/gocciolamento); durante le mie abituali camminate le prime due ore ho una buona tenuta, nelle ore successive stimolo frequente, piccole perdite e fastidio saltuario nella zona della vescica (strano, soprattutto nei tratti in discesa!!!) »Sto ancora praticando gli esercizi di ginnastica riabilitativa del pavimento pelvico. »Prima dell'intervento praticavo regolarmente ATTIVITA’ FISICA: mountain bike e trekking. BICI: ho ripreso la pratica della mountain bike (quella assistita!) a tre mesi dall'intervento,  2/3 volte a settimana. Ho iniziato con 35/40 minuti e dopo un mese sono passato a 50’, un’ora.   VA BENE? POSSO ALLUNGARE? »L’ATTIVITA’ FISICA MI FA STAR BENE, L’UNICO EFFETTO COLLATERALE CHE MI SEMBRA DI NOTARE E’ LO STIMOLO PIU’ FREQUENTE ALLA MINZIONE NELLE ORE SUCCESSIVE, ACCOMPAGNATO DA UN LEGGERO FASTIDIO IN ZONA VESCICA. »»Le chiedo se considera il mio percorso di recupero post-intervento nella norma e se i tempi/modalità di ripresa delle mie passioni sportive siano compatibili e corretti rispetto alla situazione che le ho descritto. Grazie.

Risposta del 28 dicembre 2020

Risposta a cura di:
Dott. GIOVANNI BERETTA


Gentile lettore,

impossibile darle una risposta corretta e mirata da questa postazione; purtroppo situazioni post-chirurgiche complesse e particolari, come la sua, richiedono sempre un primo passo decisivo e fondamentale, cioè una visita clinica diretta; senza questa noi, da questa postazione, nulla le possiamo dire di preciso e mirato.

Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Dott. Giovanni Beretta
Specialista attività privata
Specialista in Urologia
Specialista in Andrologia
Milano (MI)


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