70... e adesso? Memoria in salute

05 marzo 2022
Aggiornamenti e focus, #70...eadesso?

70... e adesso? Memoria in salute



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I consigli del dottor Muir Gray per tutti i "giovani di spirito" dai settanta ai novant'anni e oltre a diventare più attivi, mentalmente e fisicamente. Dal libro "70... e adesso?".

Alcuni cambiamenti a livello di memoria, ragionamento e capacità decisionale sono talmente comuni (per non dire universali) che molti di noi li attribuiscono all'invecchiamento senza pensarci due volte. Ma, stando alla scienza, è improbabile che questi cambiamenti siano frutto esclusivamente della vecchiaia. Una buona parte, infatti, è da imputare non agli anni che passano, bensì a fattori esterni, come il fatto di trascorrere più tempo da soli a causa di una disabilità. L'isolamento può essere aggravato dal deterioramento della vista o dell'udito. Ci sono perciò dei consigli da seguire per mantenere in forma la mente.

Dormire


Per ridurre lo stress e avere la mente fresca è importante dormire a sufficienza. Le ore di sonno variano da persona a persona, ma in genere aumentano con l'età. Questa esigenza spesso è acuita dagli effetti collaterali dei farmaci prescritti comunemente per il cuore o per la pressione, ad esempio.

Ecco alcune semplici regole per favorire un buon sonno ristoratore:
  • fissate un obiettivo - sette ore a notte, ad esempio;
  • non dormite di giorno se fate fatica ad addormentarvi di notte;
  • fate più moto durante il giorno e CAMMINATE DI PIÙ;
  • imparate la tecnica di meditazione chiamata "mindfulness", che vi permette di svuotare la mente mentre cercate di addormentarvi o se vi svegliate nel cuore della notte;
  • assumete meno liquidi dopo le 18.00 per non dover correre in bagno di notte;
  • sforzatevi di andare a letto sempre alla stessa ora, senza guardare film iperadrenalinici o immagini che potrebbero turbarvi. Piuttosto leggete un libro rilassante;
  • attenetevi a questo programma per dormire meglio!

Allenare la memoria


Innanzitutto, preoccupiamoci di ridurre al minimo o almeno compensare la perdita della cosiddetta "memoria a breve termine".

Ecco qualche consiglio:
  • se una persona ha un cognome poco comune, chiedetele qual è l'origine. Ad esempio: "Zangrande? Da dove viene questo cognome?". Poi ripetetelo a qualcuno per imprimerlo nella memoria;
  • chiedete e annotate l'indirizzo e-mail di qualcuno. Io lo faccio sempre. Può tornare utile quando vi dimenticate il nome, dato che molti indirizzi e-mail sono in formato nome.cognome@gmail.com.
Un famoso uomo politico, che chiameremo MacDonald, adottava un escamotage simile a questo. Ogni volta che qualcuno gli si avvicinava aspettandosi di essere riconosciuto, ma lui ne aveva dimenticato il nome, faceva un cenno alla moglie, poi diceva: "Questa è mia moglie, non credo vi conosciate". A quel punto, lei tendeva la mano e si presentava con il nome da nubile: "Sono Nancy Smith", in modo tale da spingere l'interlocutore a replicare: "Piacere, Dudley Jones".

Esistono molte altre tecniche per compensare la perdita di memoria a breve termine, ad esempio:
  • prendere nota degli appuntamenti non appena vengono fissati, completi di tutti i dettagli. Lo smartphone è il mezzo più pratico per farlo;
  • controllare la lista delle cose da fare ogni giorno, alla stessa ora;
  • prendere delle abitudini da rispettare regolarmente, come lasciare sempre gli occhiali e le chiavi nello stesso posto.

Allenarsi a ragionare

È importante anche correre ai ripari per evitare il declino di altre funzioni cognitive, come la capacità decisionale. Sempre più studi clinici sembrano dimostrare che le funzioni intellettive del cervello si possono preservare svolgendo gli esercizi per la forma fisica ma anche allenando quotidianamente la materia grigia.
  • dedicatevi a giochi di enigmistica come il sudoku o le parole crociate ogni giorno. Non appena vi accorgete di fare meno fatica, cambiate gioco o livello di difficoltà.
  • imparate qualcosa di nuovo, non importa che cosa: tutto sta a evitare di fermarsi e di atrofizzare il cervello. Mettetevi continuamente alla prova! Non dovete per forza imparare una lingua straniera in una settimana, basta cimentarsi con l'uso del computer, ricostruire il vostro albero genealogico oppure chiamare i vostri nipoti su Skype!

Muir Gray
70... e adesso?
Una guida per vivere i propri anni bene
Edizioni LSWR



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