Trauma al collo

21 marzo 2009

Trauma al collo


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18 marzo 2009

Trauma al collo

Salve dottore, Vorrei farle una domanda, anche perchè di fronte al mio problema non sò come comportarmi, circa 2 mesi fà mentre lavoravo, ho fatto un salto sul posto e non mi sono accorto che fuori usciva un piano in legno duro sopra di me, così ho sbattuto la parte superiore della testa, con fuori uscita di sangue. Subito dopo il trauma non perso i sensi ne sensazioni di vomito e nient'altro e la ferita era solamente un graffio, così ho deciso di non andare all'ospedale, in quanto stavo bene. Lo stesso pomeriggio ho fatto corsa e ginnastica e tutto è andato per il meglio. La sera tardi mentre dormivo, mi sveglio con un dolore al collo e alle spalle, così ho preso un oki e sono andato a letto. Per circa una settimana non ho avuto più dolore, ma dopo mi è tornato e sono andato in ospedale dove l'ortopedico mi ha controllato senza farmi nessuna lastra e mi ha detto che era infiammazione, e che per tre giorni devo prendere oki. Dopo la cura mi è passato il dolore ma alle volte mi torna e devo passarmi l'artrosilene con effetti quasi immediati. A distanza di due mesi circa, muovo il collo in tutte le direzioni (anche subito dopo il trauma muvevo il collo in tutte le dir. ) solo che quando guardo verso l'alto sento un pò di dolore e dipende il movimento mi viene un forte dolore con relativo mal di testa. Se faccio uno sforzo dopo poco mi viene il dolore. Cosa può essere?? cosa devo fare??? Attendo con ansia una sua risposta, grazie

Risposta del 21 marzo 2009

Risposta a cura di:
Dott. LUIGI DI BISCEGLIE


Egregio/a signore/a, lei ha riportato un trauma contusivo-distorsivo del rachide cervicale, di tipo indiretto.
L'impatto del capo contro una superficie dura si è trasferito come energia meccanica sulla colonna cervicale con sollecitazione dei legamenti specie di quello longitudinale anteriore che posteriore ed in parte di quelli intertrasversari. I legamenti infatti limitano i movimenti delle articolazioni nei limiti del fisiologico ed evitano quindi danni alle strutture ossee; quando le sollecitazioni vincono la loro resistenza, i movimenti anomali risvegliano diolore per la stimolazione dei corpuscoli tendinei del Golgi che sono dei recettori che registrano l'allungamento e che per un arco riflesso "ordinano" ai muscoli satelliti di contrarsi per limitare il movimento. Poichè non vi è stato alcun mezzo di contenzione (tipo collare di Shanz) prescritto ed indossato, la riparazione dei legamenti stirati è più lenta e spesso incompleta; per fortuna madre natura, grazie al dolore ed alla contrattura muscolare, mette a riposo il rachide, consentendo una guarigione, lenta ma presente. Consiglio quindi di evitare i movimenti a fondo corsa del collo e di limitare l'uso di Fans o analgesici in caso di dolore insistente.

Dott. Luigi Di Bisceglie
Casa di cura convenzionata
Specialista in Ortopedia e traumatologia
BISCEGLIE (BA)



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